giovedì 25 gennaio 2024

Spettralità…

"Spectrality, Marxism, and the Critique of Value", di Thomas Waller
- Pubblicato su "Critique. Journal of Socialist Theory - Volume 49, 2021 - Issue 1-2  -

Questo saggio fa dialogare criticamente "Spettri di Marx" (1993) di Jacques Derrida con la scuola di teoria marxista, di lingua tedesca, nota come Wertkritik: per mezzo di un confronto con teorici critici del valore, come Robert Kurz e Norbert Trenkle, ma anche con figure che possono essere associate alla "neue-Marx Lektüre", come Moishe Postone e Alfred Sohn-Rethel, il saggio espone e porta avanti quattro tesi, tra di loro correlate:

1°: Derrida - rispetto al Marx "esoterico" - privilegia il Marx "essoterico", dal momento che egli non ha alcun interesse alla critica categoriale all'economia politica borghese, svolta da Marx;
2°: Derrida, nella sua lettura de Il Capitale, proietta su di esso quelli che sono invece alcuni aspetti dell'opera giovanile di Marx, e lo fa in modo tale da rendere Marx stesso una sorta di "cane di paglia" contro cui scagliare la sua famosa critica alla metafisica occidentale;
3°:
Derrida trans-storicizza la categoria del lavoro, facendole poi condividere alcuni assunti fondamentali di quello stesso marxismo tradizionale che egli intende criticare;
4°: Derrida fraintende e travisa le categorie di valore d'uso e di valore di scambio, alle quali attribuisce un processo teleologico, quando invece una simile relazione non esiste.

In questo modo, con il suo saggio, Derrida cerca di contribuire allo sviluppo di un concetto di Spettralità, che viene vista come una caratteristica immanente della forma-valore nel capitalismo.

Nessun commento: