"La première cigarette", di Poulbot, 1911.
Nel raffigurare un monello di strada, visto nel mentre che si accende la sigaretta al riparo dal vento sotto le gonne di una ragazzina che non indossa le mutandine, a questo disegno, apparso allora su un giornale, si guadagnò la sua brava e dovuta citazione a comparire davanti al giudice istruttore, con l'accusa di atti osceni. [*]
I disegni di Francisque Poulbot (1879-1946) - un vignettista francese diventato famoso per i "suoi" bambini che egli disegnava collocandoli per le strade di Parigi - cominciarono ad apparire sulla stampa già dal 1900, quando egli aveva 21 anni. Durante le due guerre mondiali, avrebbe firmato anche manifesti e cartoline patriottiche. Assai legato a Montmartre, e alla vita che scorreva in quel quartiere, tra il 1920 e il 1921 Poulbot contribuì a creare la "République de Montmartre", un'associazione che aveva come scopo quello di tenere alto lo spirito e la solidarietà nella Montmartre degli artisti, oltre a salvaguardare quello spirito "festaiolo" che veniva promosso dalla Libera Comune di Montmartre, che aveva come scopo, tra le altre cose, anche quello di proteggere il quartiere dagli eccessi dei costruttori. Per aiutare i bambini bisognosi di Montmartre, nel 1923 venne aperto un ambulatorio, ancora esistente: Les P'tits Poulbots. Il neologismo "poulbot" si riferiva proprio a quei bambini che apparivano nelle sue illustrazioni: i monelli di strada, il cui emblema è da sempre Gavroche, il famoso personaggio de "I Miserabili" di Victor Hugo.
[*] Per la citazione a comparire davanti al magistrato, va detto che molti giornali si schierarono dalla parte di Poulbout. Il processo venne archiviato. Il giornale "Le Sourire" organizzò un banchetto per celebrare «la vittoria della ragione e dell'arte!» al quale vennero invitati artisti, musicisti, attori e pittori. Fu una festa memorabile, in cui lo humour e l'allegria si scontrarono con il moralismo bigotto, senza odio.
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