Moishe Postone (nella foto: intorno ai 25 anni, nel 1967), inizia la sua lettura della teoria sociale, confrontandosi in particolare con il marxismo eretico del giovane Lukács e della Scuola di Francoforte. Va detto che, nella sua vita, a metà degli anni Sessanta, Postone cambia direzione, abbandonando gli studi di biochimica e iscrivendosi al dipartimento di storia dell'Università di Chicago per studiare la storia intellettuale (filosofia, storia delle scienze sociali e del pensiero europeo) - come veniva chiamata negli Stati Uniti - mentre invece la maggior parte dei dipartimenti di filosofia si occupava solo di filosofia analitica. Nel fare questo, si trovò a seguire le lezioni di Hannah Arendt; che egli trovò severa, e persino anche piuttosto antipatica, ma che all'epoca era però l'unica insegnante dell'università che nei suoi seminari si interessava a Marx e a Hegel. Da allora in poi, il campo di studio abbracciato da Postone fu la teoria sociale; dalla sociologia all'antropologia e alla storia. Oltre a Marx, per lui, la storia intellettuale - che poi avrebbe insegnato a Chicago a partire dagli anni '90 - andò a costituire tutta una gran parte di quella che sarebbe poi stata la sua problematica e il suo lavoro, come può essere visto nelle sue riflessioni sulle dinamiche immanenti, le trasformazioni sociali e le periodizzazioni storiche del capitalismo; così come nei numerosi articoli in cui commenta alcuni grandi pensatori del XX secolo: oltre agli autori della "Scuola di Francoforte", Hannah Arendt, Ernest Mandel, Daniel Bell, David Harvey, Robert Brenner, e così via. L'interesse di Postone per la storia intellettuale e per Marx, lo avrebbe portato a cercare un argomento per quella che sarebbe stata la sua tesi di laurea. E, in questa ricerca, ad aprirgli gli occhi fu la lettura, nel 1967, dell'articolo di Martin Nicolaus sulla New Left Review , "The Unknown Marx", nel quale veniva svolta una traduzione parallela dei Grundrisse che gli fece capire la valenza che avrebbe potuto avere una lettura approfondita del Marx maturo.
Nessun commento:
Posta un commento