«Io so la scienza dei commiati, appresa fra lamenti notturni e chiome sciolte.» (Osip Mandelstam, da "Tristia")
Nel suo "Collected Poems in English" Joseph Brodsky incorpora delle traduzioni: due poesie di Marina Tsvetaeva, una di Osip Mandelstam, una di Zbigniew Herbert e, infine, una di Wislawa Szymborska.
La traduzione da Mandelstam è la sua poesia "Tristia" del 1916, che evoca l'esilio di Ovidio.
La traduzione è un doppio omaggio: al poeta latino, che Brodskij stesso ammirava molto e al quale dedicò anche alcune delle sue poesie (spesso epistolari, come lo erano quelle di Ovidio);
e inoltre era anche un omaggio a quel suo connazionale che Brodskij considerava il più grande poeta russo del XX secolo.
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