Catastrofe climatica, "l'entità sionista" e "il tedesco"
- Anatomia della disputa tra Andreas Malm e Anselm Jappe -
di Matthew Bolton, Università Tecnica di Berlino
Questo articolo - che apparirà in "The Rebirth of Antisemitism in the 21st Century", a cura di David Hirsh per la casa editrice Routledge - si basa su una breve discussione, che ha avuto luogo tra due autori che fanno entrambi riferimento a Marx ( Andreas Malm e Anselm Jappe ) e che è esplosa, a sinistra, nel corso di un panel di Zoom nel quale si parlava esplicitamente della crisi del Covid e dello Stato durante l'escalation del maggio 2021 tra Israele e Hamas. Malm - influente teorico e attivista ambientale - ha interrotto la sua presentazione, in cui parlava della pandemia, per accusare di fascismo e di "proto-genocidio" l'«entità sionista», e per chiamare alla solidarietà con Hamas. In segno di protesta, Anselm Jappe ha abbandonato la tavola rotonda, e Malm ha risposto facendo uno sprezzate riferimento alle origini tedesche di Jappe.
Nell'articolo che viene qui linkato, si sostiene che questa disputa - per quanto minore - rivela qualcosa di molto importante circa quella che è stata l'evoluzione attuale dell'antisemitismo nella sinistra contemporanea; vale a dire, il suo crescente intreccio con l'attivismo per il clima. Nell'articolo si suggerisce come la divergenza tra Malm e Jappe sulle questioni di Israele, sul sionismo e sull'antisemitismo sia espressione di profonde differenze teoriche di fondo nei rispettivi approcci allo Stato e al capitale. Nel finale dell'articolo si sottolinea il rifiuto, da parte di Malm, di considerare Jappe come un "tedesco": la cosa può essere vista come una sorta di sintesi caricaturale e de-storica di quello che è stato il ruolo storico che la sinistra tedesca ha avuto nel costringere lo Stato tedesco a confrontarsi con il suo passato nazista; una sintesi che rifiuta il persistere dei pericoli dell'antisemitismo, sia in Germania che altrove.
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