venerdì 1 marzo 2024

La Linea Rossa…

Truppe NATO in Ucraina?
-I paesi della NATO stanno discutendo forme di intervento militare diretto in Ucraina. Il Cremlino avverte di una guerra su larga scala -
di Tomasz Konicz [***]

Lunedì, il primo ministro slovacco Robert Fico ha lasciato da parte ogni ritegno diplomatico. Il capo del governo - considerato un filorusso - ha dichiarato, poco prima del vertice europeo di Parigi, che ci sono diversi Stati facenti parte della NATO e dell'Unione europea che stanno discutendo quali passi attuare per un diretto intervento militare in Ucraina. [*1] Nel paese devastato dalla guerra, il dispiegamento di forze facenti parte dell'esercito occidentale deve avvenire su "base bilaterale". Nel frattempo, tutto questo è stato confermato anche dal presidente polacco, Duda, che inizialmente, in una sua dichiarazione, ha parlato della "sicurezza delle frontiere" e dello "sminamento", descrivendole come aree di responsabilità delle truppe di intervento occidentali in Ucraina. [*2] In un simile contesto, ad apparire cruciale è il termine "bilaterale". Le truppe della NATO e dell'UE non interverrebbero, legalmente, sotto l'ombrello protettivo della NATO, quanto piuttosto sulla base di alcuni  trattati intergovernativi di assistenza. Ciò renderebbe superflua la garanzia di mutua assistenza fornita dalla NATO; la quale obbliga l'intera alleanza militare a rispondere militarmente, in caso di attacchi contro singoli Stati della NATO. Questa norma giuridica serve a impedire, in caso di conflitti militari diretti tra la Russia e i potenziali paesi di intervento occidentale, l'innesco di un meccanismo automatico di assistenza, il quale porterebbe inevitabilmente a una guerra mondiale che includerebbe anche uno scambio di missili nucleari. Ed è proprio questa la forma di un accordo bilaterale di assistenza - attualmente in discussione all'interno della NATO – che viene visto come la base giuridica per un intervento che renda possibile un primo passo verso un confronto militare diretto tra truppe russe e quelle occidentali.

Allo stesso tempo, gli Stati occidentali coinvolti in questo conflitto, perderebbero la protezione della NATO, e ciò avviene in un momento in cui l'alleanza militare occidentale si sta già misurando con un futuro incerto, a causa della possibile vittoria di Trump negli Stati Uniti. In questo contesto, la Polonia viene considerata come un candidato sicuro per un'escalation del genere. Nel paese orientale della NATO, attualmente è in corso una campagna di coscrizione, in cui centinaia di migliaia di cittadini polacchi vengono chiamati ad arruolarsi. [*3] Si tratta dei cittadini nati tra il 1997 e il 2005, i quali dovranno presentarsi davanti a delle commissioni di selezione che esamineranno la loro idoneità militare. Il rifiuto di farlo comporterebbe multe e il deferimento alle autorità messo in atto dalla polizia. Anche il presidente francese, Macron, non intende più escludere che ci possa essere un dispiegamento di truppe di terra in Ucraina. Sebbene al momento non ci sia il "consenso" su tale dispiegamento di truppe di terra, il 27 febbraio Macron ha detto che l'Europa dovrà fare tutto il possibile “per evitare che la Russia vinca questa guerra”. [*4] La risposta del Cremlino a queste avvisaglie, è arrivata poche ore dopo: una guerra tra la NATO e la Russia sarà "inevitabile" nel momento in cui gli alleati occidentali di Kiev fossero intervenissero in Ucraina con truppe di terra; ha dichiarato il portavoce del Cremlino Peskov, in quello stesso 27 febbraio. Il solo fatto che in Occidente venga discussa pubblicamente una cosa del genere, per Mosca rappresenta un “elemento nuovo assai importante”. [*5] Tuttavia, così facendo, però, il Cremlino contraddice anni e anni di propaganda bellica, secondo la quale, in Ucraina, la Russia starebbe già, de facto, combattendo contro tutta la NATO! Questi piani di intervento, che si fanno sempre più concreti, mostrano sullo sfondo una sconfitta sempre più netta dell'Ucraina, che a lungo termine non può essere in grado di far fronte al potenziale militare russo, incomparabilmente maggiore. [*6] Da tempo, Kiev ha perso l'occasione di negoziare un cessate il fuoco relativamente vantaggioso: lo ha fatto alla fine del 2022, quando la Russia era stata costretta a ritirarsi da Kherson. [*7] Da quel momento, in quella spietata guerra di logoramento, la macchina militare russa ha avuto sempre più il sopravvento. Più la guerra si protrae, e sempre meno sembra probabile che il raggiungimento di un accordo di pace, dopo il quale esisterebbe ancore un'Ucraina indipendente.

La sottile linea rossa
L'intervento diretto dell'Occidente nel paese devastato dalla guerra, sotto diversi aspetti, rappresenta una linea rossa. Varcata la quale, diventa assai probabile una guerra nucleare, su larga scala, tra la NATO e la Russia, che in invece in precedenza era solo abbastanza possibile. L'esercito russo può essere sconfitto dalle truppe della NATO; la macchina militare russa continua ad essere ancora inefficace, corrotta e poco propensa all'innovazione. Nella guerra, il surplus di materiale russo, è il risultato degli accordi con la Corea del Nord e con l'Iran, ed è conseguente del ritorno alla produzione bellica, da parte della Russia, [*8] che viene invece evitato dall'Occidente. L'esercito russo, in una guerra convenzionale, potrebbe essere sconfitto dalle truppe occidentali, rendendo così probabile un'escalation verso una guerra nucleare, che verrebbe innescata dall'utilizzo di armi nucleari tattiche. Ed è ancora una volta improbabile che la NATO rimanga inerme qualora le armi nucleari tattiche venissero utilizzate contro le truppe occidentali in Ucraina. Le perdite che vengono subite dalla Russia – che, a quanto pare, continua a essere ancora incapace di condurre una guerra combinata – rimangono molto alte, ma il maggiore potenziale quantitativo, che la Federazione Russa ha nella guerra, sta pian piano prevalendo. L'Ucraina sta esaurendo la "manodopera", e le risorse per la linea del fronte; cosa che porta a una crescente preponderanza di Mosca, ad esempio, nell'artiglieria e nel supporto aereo. Dopo la sconfitta dell'esercito ucraino ad Avdiivka [*9] - un sobborgo di Donetsk che è stato trasformato in una fortezza - l'avanzata russa sembra guadagnare slancio. Allo stesso tempo, Mosca ha ancora forti riserve composte da centinaia di migliaia di truppe disponibili per una futura offensiva, in primavera o in estate. Inevitabilmente, ogni nuova linea di difesa che le truppe di Kiev costruiscono è più debole dell'ultima che hanno dovuto abbandonare.

È quindi un dato di fatto che, solo un intervento militare diretto dell'Occidente può impedire la vittoria della Russia. Questa crisi imperialista di guerra [*10] - nella quale l'Ucraina si trova schiacciata tra Ovest ed Est [*11] – non può più avere un esito "buono", ragionevolmente progressista. Una vittoria russa non solo porrebbe fine alla sovranità dell'Ucraina, ma darebbe anche in tutta Europa un ulteriore slancio alle forze autoritarie e fasciste come l'AfD. La sconfitta della Russia – che sarebbe possibile solo nel contesto dell'intervento occidentale – quasi certamente si concluderà con uno scambio di missili nucleari. L'unica opzione praticabile è quella di un "accordo sporco" tra Est e Ovest, per dividersi la martoriata terra di confine. La posta in gioco in Ucraina è troppo alta perché entrambe le parti – per l'Occidente e per il Cremlino – possano semplicemente accettare la sconfitta. La guerra di aggressione della Russia è il risultato di una posizione di debolezza geopolitica, mentre l'influenza di Mosca nel suo "cortile di casa" post-sovietico, in crisi e socialmente in frantumi, si sgretolava sempre più. [*12] Per il Cremlino, in Ucraina è in gioco ogni cosa, vale a dire, mantenere la posizione della Russia in quanto potenza imperiale. Ma nel frattempo, anche la posta che è in gioco per l'Occidente è diventata sempre più alta. Una vittoria russa destabilizzerebbe rapidamente il sistema di alleanze occidentali,soprattutto in Europa, dove la stagnazione economica e i disordini sociali si stanno diffondendo. La Russia e l'Occidente, per il bene della loro stabilità interna, non possono permettersi di perdere l'Ucraina: è questo ciò che rende l'escalation così pericolosa. Tuttavia, la linea rossa che potrebbe essere superata qui, si applica anche alle forze progressiste. Il sostegno alla guerra difensiva dell'Ucraina, che è legittimo secondo il diritto internazionale, anche in termini di aiuti militari, deve cessare in caso di intervento militare diretto da parte dell'Occidente: la spirale molto probabile di un'escalation porterà a uno scambio di missili nucleari.

- Tomasz Konicz [***] - 27/2/2024 -


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NOTE:

https://www.reuters.com/world/europe/slovak-pm-says-some-western-states-consider-bilateral-deals-send-troops-ukraine-2024-02-26/

https://twitter.com/MurzynfrogXXX/status/1762278676006154482

https://www.tag24.de/thema/aus-aller-welt/polen/angst-vor-krieg-maenner-und-frauen-in-polen-muessen-zur-musterung-3081619

https://www.spiegel.de/ausland/ukraine-emmanuel-macron-will-einsatz-von-bodentruppen-nicht-ausschliessen-a-d62fe80b-2961-4977-979b-7bab6a72c7d1

https://www.independent.co.uk/news/world/europe/ukraine-war-russia-putin-nato-military-troops-live-b2503174.html

https://www.konicz.info/2023/12/14/putins-rechnung-geht-auf/

https://www.konicz.info/2023/01/19/kiews-verpasste-chance/

https://www.konicz.info/2023/08/26/putins-kriegswirtschaft/

https://en.wikipedia.org/wiki/Battle_of_Avdiivka_(2022%E2%80%932024)

10  https://www.konicz.info/2022/06/23/was-ist-krisenimperialismus/

11  https://www.konicz.info/2022/06/20/zerrissen-zwischen-ost-und-west/

12  https://www.akweb.de/politik/russland-ukraine-konflikt-kampf-auf-der-titanic/

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