A conclusione del suo libro Cumpleaños - com'è sua consuetudine - César Aira appone la data: 18 luglio 1999. Il libro si era aperto con l'informazione che il narratore aveva appena compiuto cinquant'anni; Aira nasce il 23 febbraio del 1949. Ma sebbene nel testo queste date non compaiano affatto, "Cumpleaños" può essere letto alla stregua di un diario: per tuto il libro abbiamo una routine, abbiamo dei giorni che passano e un narratore-scrittore che racconta la propria quotidianità, rivisitando scene del passato, facendo conoscenza con nuove persone e riferendoci questi incontri (riportando poi, anche gli effetti prodotti in lui da tali incontri: la circostanza più importante è quella in cui parla della cameriera del caffè, la quale vive nella sua città natale, e che dice al narratore-scrittore che anche lei scrive). Così, il libro Cumpleaños dimostra che l'opera di Aira è governata dal caso, dal momento che in essa c'è sempre un orizzonte alternativo (supplementare) da esplorare: e tuttavia per quanto i romanzi di Aira siano indubbiamente inattuali e sorprendenti, raramente includono la figura di un narratore-scrittore che si identifichi come César Aira (cosa che Cumpleaños invece fa fin dalla sua prima riga ed è per questo motivo che diventa un libro diverso, separato, memorialistico e autobiografico). Ma non solo: il narratore di Cumpleaños si esprime persino sulle novelle che scrive e che pubblica; parlando, in generale, anche della posizione che esse occupano nel suo "immaginario" (di come siano simultaneamente tanto dei tentativi di sfuggire al sistema letterario quanto anche di cercare nel contempo di entrarne a esserne parte (e questo lo dice il narratore stesso!).
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