« Nella storia del romanzo, il tema ideologico della sessualità concepita alla luce della psicoanalisi - che nei romanzi di Puig pretende di apparire come se si trattasse di un'innovazione e di un'audace infrazione dei tabù sociali - appare come assolutamente datato: le grandi opere che lo riprendono, Mann, Svevo, Lawrence, Musil, Breton, e perfino Schnitzler (la quale dobbiamo anche un'incursione ortodossa nel monologo interiore), possono essere localizzate tutte intorno agli anni Venti. È del tutto superfluo aggiungere che nessuno di questi autori si lascia andare alla semplificazione di cui fa uso Puig.
Appare del tutto chiaro, come la pretesa avanguardistica di Puig si riduce a essere solamente un catalogo di argomenti, la cui validità scompare dalla letteratura intorno agli anni Trenta. Puig non solo è superficiale, ma è anche antiquato. »
( da: Juan José Saer, "The Buenos Aires Affair" [1973], in "Ensayos, borradores inéditos 4", Seix Barral, 2015, p. 73)
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