La storia copia, fa la parodia della storia, e plagia la letteratura
« Il racconto di Borges, "Tema del traditore e dell'eroe" [*] (ambientato in Irlanda, con allusioni a Parnell, al Fergus di Yeats citato da Joyce nel primo capitolo dell'Ulisse, ai druidi e alla loro dottrina della trasmigrazione, ai cicli di Vico), ci narra il modo in cui l'assassinio "reale", storico, compiuto dal traditore-eroe al servizio dell'emancipazione, riproduca l'assassinio "letterario" del Giulio Cesare di Shakespeare, secondo quella che è una traduzione dal celtico; in cui ci sono perfino delle parti che sono state copiate dal Macbeth. A sua volta, l'assassinio, a cui il popolo partecipò, secondo una riproduzione del Festspiele svizzero, prefigurava quello di Lincoln. L'investigatore, chiamato a scoprire quella che invece è la verità storica, entra nella trama della storia scritta e mette a tacere la verità, dedicando un libro - anch'esso previsto nella sua narrazione - alla gloria dell'eroe».
[*] - Questa breve storia coinvolge modelli di eventi che sembrano ripetersi misteriosamente in epoche e regioni molto diverse; il confondersi del confine tra storia e finzione; così come la censura, l'insabbiamento e il tradimento della "verità" che si verificano sia nella storia che nella finzione. Come Hidalgo, anche Borges subì una sorta di censura o di tradimento politico quando, durante la dittatura di Perón, venne degradato da direttore delle biblioteche a a ispettore del pollame.
(da Josefina Ludmer, "The Gaucho Genre. A Treatise on the Motherland")
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