RICEVO E PUBBLICO
In questo giorno di dissolutezza statale ed ecclesiastica a Notre-Dame de Paris, è bene ricordare questo estratto dal PROGETTO DI VALORIZZAZIONE RAZIONALE DELLA CITTÀ DI PARIGI pubblicato su POTLATCH, bollettino d'informazione dell'Internazionale Lettrista, n , 1955:
«Per le Chiese, sono state avanzate quattro diverse soluzioni, riconosciute come difendibili fino al giudizio attraverso la sperimentazione ,la quale farà presto trionfare la migliore:
G.- E. Debord - si è dichiarato favorevole alla distruzione totale degli edifici religiosi di tutte le fedi. (Non rimanga traccia e usiamo lo spazio.)
Gil J Wolman - suggerisce di mantenere le chiese, svuotandole di ogni concetto religioso. Trattarli come edifici ordinari. Per far giocare lì i bambini.
Michèle Bernstein - chiede che le chiese vengano parzialmente distrutte, affinché le rovine rimanenti non rivelino più la loro destinazione originaria (la Torre Jacques, Boulevard de Sébastopol, potrebbe essere un esempio casuale). La soluzione perfetta sarebbe quella di radere al suolo completamente la chiesa, e ricostruirla invece dalle rovine. La prima soluzione viene scelta solo per ragioni economiche.
Jacques Fillon - infine, vuole trasformare le chiese in "case spaventose" (utilizzare la loro atmosfera attuale, accentuandone gli effetti di panico.)
Tutti: sono d'accordo nel respingere l'obiezione estetica, mettendo a tacere gli ammiratori del portale di Chartres.
La bellezza, quando non è promessa di felicità , va distrutta. E cosa rappresenta meglio la sventura se non questa sorta di monumento eretto a tutto ciò che nel mondo non è ancora dominato, al grande margine disumano della vita? »
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