Uno dei principali problemi, affrontati da Kafka nei suoi Diari (e anche nella sua opera narrativa in generale), è quello che riguarda l'esposizione del corpo individuale di fronte all'occhio sociale, e al suo giudizio (i suoi riti, i suoi divieti). Da qui, l'enfasi posta da Kafka - nel diario - sulla vita degli attori, e il suo interesse nel riferire a proposito delle performance attuate da quelli che sono dei professionisti di successo e, soprattutto, di alcuni oratori (Kafka va molto spesso a vedere gli spettacoli di compagnie itineranti - teatro ebraico, per esempio - e inoltre frequenta assai spesso anche le conferenze nei centri culturali - anche in tal caso, alcuni dei quali ebrei).
Infatti, molte tra le parti più elaborate del diario riguardano proprio registrare il fatto che fosse entrato in contatto con alcuni oratori carismatici: Rudolf Steiner, Karl Kraus, il militare francese Richepin (il quale, da bambino, aveva visto il cadavere di Napoleone). Kafka, mette sempre a confronto sé stesso con i suoi personaggi, e lo fa a partire dall'esempio dell'esperienza – vocale, corporea, aurale – che ha fatto di questi individui seducenti e strani (in tal senso la scena di Kafka, che legge i suoi manoscritti ai suoi amici è già canonica).
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