Un materialista coerente e rigoroso
- di Vladimir Safatle -
«Alfred Sohn-Rethel è stato il primo a richiamare l'attenzione sul fatto che, nell'attività universale e necessaria dello spirito, il lavoro sociale viene incondizionatamente nascosto». (Theodor W. Adorno)
Un libro arrivato in ritardo. Quando è stato pubblicato, il suo autore aveva 71 anni. Per questo, come una specie di nottola di Minerva che spicca il volo solo nel tardo pomeriggio,"Lavoro intellettuale e lavoro manuale. Per la teoria della sintesi sociale" è apparso come una di quelle opere che riescono a sintetizzare lo sforzo di tutta un'intera generazione. Alfred Sohn-Rethel, è stato assai spesso quasi una sorta di eminenza grigia della prima generazione della scuola di Francoforte, soprattutto per Adorno, per Benjamin e per Kracauer. Il suo materialismo coerente e rigoroso gli ha consentito di realizzare una delle genesi materiali più impressionanti di quel sistema filosofico di idee della filosofia moderna che conosciamo. Tale riflessione genealogica, è servita come chiave di lettura della critica della ragione attuale durante i momenti più vigorosi della prima generazione di teoria critica. Prendendo sul serio i principi di Marx ed Engels, esposti nell'Ideologia tedesca, riguardo la necessità di operare un'interpretazione materialista di ciò che siamo disposti a considerare universale e astorico, Sohn-Rethel sostiene che «al centro della struttura formale della merce si trovava il soggetto trascendentale». In altre parole, l'analisi della forma merce non serve solo a svelare i modi di produzione del valore sociale, o la produzione di trasformazioni strutturali nei soggetti che le producono. Oltre a chiarire ciò che effettivamente noi facciamo in quella che è la nostra dimensione pratica, questo ci permette ora di comprendere l'inconscio di quello che ci serve in quanto teoria della conoscenza. In questo inconscio della filosofia trascendentale, troviamo pertanto la fabbrica, le macchine, tutte le astrazioni reali presupposte dal processo sociale di produzione del valore, l'«identità segreta tra la forma-merce e la forma-pensiero»; un modo per scoprire come la ragione pura non fosse poi così tanto pura, per vedere come il lavoro manuale e il lavoro intellettuale siano sempre più vicini tra loro di quanto alcuni vogliano credere. In tal modo, Sohn-Rethel sviluppa così un'opera che non ha eguali nella storia della filosofia, sia per la sua originalità che per la sua forza critica. In un momento in cui la teoria critica viene messa in discussione in quella che è la sua capacità di spiegare efficacemente la profondità delle crisi sociali che segnano il nostro tempo, ecco che opere come questa dimostrano che cosa può fare il pensiero rigoroso quando è disposto a criticare profondamente i nostri modi di pensare egemonici. Dal momento che all'orizzonte c'è la consapevolezza che, «se non riusciremo a rovesciare la teoria della verità senza tempo nelle teorie della conoscenza delle scienze naturali, allora, prima che il marxismo venga abbandonato come canone di pensiero, sarà solo questione di tempo».
Qual è il rapporto tra denaro e conoscenza? In questa genealogia della separazione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale, Alfred Sohn-Rethel rivela le affinità strutturali e strutturanti tra le astrazioni concettuali del pensiero occidentale e la forma merce. Uno dei testi principali della teoria marxista del dopoguerra, "Lavoro intellettuale e lavoro manuale", ha esercitato un'influenza decisiva sui principali autori della cosiddetta Scuola di Francoforte, come Theodor Adorno e Walter Benjamin. Sohn-Rethel sviluppa l'audace tesi secondo cui l'analisi marxiana della merce è fondamentale, non solo per la critica dell'economia politica, ma anche per l'origine storica dello stesso pensiero concettuale occidentale, e per quella divisione tra «testa e mano» che ne deriva: «la separazione tra lavoro intellettuale e lavoro manuale è essenziale per il dominio della classe borghese, quanto lo è la proprietà privata dei mezzi di produzione». Coniando il concetto di "astrazione reale" e riposizionando tutte le discussioni su scienza, tecnica ed epistemologia che ci sono state nel campo marxista, l'opera di Sohn-Rethel rappresenta una fertilità duratura per la filosofia critica contemporanea, ispirando autori come Slavoj Žižek, Anselm Jappe, Antonio Negri e Giorgio Agamben, tra gli altri.
- Vladimir Safatle - Pubblicato il 4/12/2024 su https://blogdaboitempo.com.br/
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