Spesso, nei suoi scritti su Stendhal, Leonardo Sciascia usa una frase di Paul Valéry: "on n'en finirait plus avec Stendhal", vale a dire che Stendhal è inesauribile, e continueremo per sempre a occuparci di lui.
La frase di Valéry, apparve come penultima frase in un saggio che venne poi pubblicato come prefazione a un'edizione di Lucien Leuwen (un romanzo incompiuto scritto da Stendhal nel 1834, e pubblicato postumo nel 1894), che si trova contenuto in uno dei volumi dell'Opera omnia di Stendhal, pubblicata nel 1926 (il testo di Valéry venne poi ripubblicato nel 1937 sulla Nouvelle Revue française, una rivista fondata nel 1908).
Nel 2003 l'editore Adelphi ha lanciato in Italia il libro "L'adorabile Stendhal", che raccoglie diversi testi di Sciascia su Stendhal; distribuiti in diversi libri (un lavoro di ricerca e di compilazione svolto da Maria Andronico Sciascia, vedova dello scrittore). In uno dei testi del volume, intitolato "Stendhal e la Sicilia", Sciascia attua un movimento di lettura che - nelle sue mani - è sempre produttivo: egli ripercorre i romanzi degli scrittori siciliani realizzati sotto il segno di Stendhal. Il primo autore citato da Sciascia, è Giovanni Verga: il suo romanzo "Camerati", del 1883, è un «esplicito omaggio a Stendhal»: nel libro, la battaglia di Custoza (24 giugno 1866, Terza Guerra d'Indipendenza italiana) viene presentata da Verga dal punto di vista di un soldato e appare assai simile a quella che è la battaglia di Waterloo così come viene rappresentata nella Certosa di Parma. Sciascia parla anche di Tomasi di Lampedusa, il quale, da parte sua, manifesta esplicitamente il suo amore per Stendhal nelle "Lezioni su Stendhal" oltre che, implicitamente, nel suo grande romanzo "Il gattopardo" (1958).
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domenica 15 dicembre 2024
Adorabile Stendhal !!
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