venerdì 21 gennaio 2022

Il Deficit del Materialismo Storico

Si poteva pensare che la critica radicale - di origine marxiana - della società, fosse predestinata a recuperare un approccio che era stato trascurato dalla teoria borghese, e a svilupparlo. In fondo era stato Marx - oltre ad aver analizzato la logica distruttiva del funzionamento del «soggetto automatico», insieme a quella forma di attività separata dalle necessità che è il «lavoro astratto» e che è implicita in tale logica - ad aver evidenziato in maniera assai chiara (ad esempio nel capitolo sulla «cosiddetta accumulazione primitiva») in cosa sarebbe consistita la preistoria niente affatto civilizzatrice del capitalismo.

Tuttavia, le origini della logica del capitale, perfino in questa loro caratterizzazione vista a partire da un'economia di guerra, rimangono oscure, e pertanto il marxismo posteriore a Marx non è più tornato a recuperare un tale approccio: la storia preindustriale della costituzione del sistema produttore di merci lo spaventava; dal momento che, stranamente, era assai poco coerente con la sua dottrina.

Gli è che perfino nella stessa teoria di Marx, esiste un motivo a partire dal quale anche il marxismo ha potuto rimuovere una tale connessione, così sgradevole per gli apologeti borghesi. Uno dei momenti essenziali della costruzione del materialismo storico consiste infatti nell'interpretare la storia come se si trattasse di tutta una sequenza di gradi di sviluppo «necessari»  nei quali anche al capitalismo viene concesso un suo posto, e gli viene perfino data una sua «missione civilizzatrice» (Marx).

Ma così facendo, a partire da questa costruzione ereditata dalla filosofia illuminista borghese e da Hegel - la quale poi è stata solamente convertita al materialismo, e prolungata nel socialismo - si finisce per concordare malamente con quella che è stata una storia della fondazione del capitalismo, assolutamente anti-civilizzatrice, dove il capitale - come dice Marx - viene al mondo con il sangue, il pus e il sudiciume che gli fuoriescono da tutti i pori.

Il materialismo storico, si trova così a essere ancora più contraddetto dal fatto che la logica della valorizzazione e del lavoro astratto non sono nate dallo sviluppo delle forze produttive, a partire «dal seno» della società agraria premoderna, e che piuttosto esse sono emerse sotto forma di quello che poi è stato un vero e proprio «sviluppo di forze distruttive», il quale proveniva dall'esterno sovrapponendosi in maniera soffocante all'economia agraria dello scambio diretto; anziché sviluppare quest'ultima al di là di quelli che erano i suoi limiti.

Per poter salvare il loro schema storico-filosofico meta-teorico, ecco che allora i marxisti si vedono costretti a trascurare quella che era stata la proto-storia e la preistoria della costituzione del capitalismo; oppure ne devono dare una valutazione che contrasta con la verità dei fatti. A quanto pare, la motivazione decisiva per un simile comportamento sarebbe stato il timore di dare impulso a un pensiero reazionario. Ma si tratta di una falsa alternativa, dal momento che le contraddizioni dell'ideologia borghese emergono sempre e comunque: la mitologia illuminista del progresso, da un lato, e il pessimismo culturale insieme al romanticismo agrario, dall'altro, sono solamente le due facce di una stessa moneta, e alla base di questi due modi di pensare troviamo la necessità di un'ontologia positiva.

Se, invece, accogliamo l'impulso negativo a «rovesciare tutte le condizioni nelle quali l'uomo è un essere degradato» (Marx), ecco che allora non si rende più necessaria alcuna costruzione ontologica. Così, da tutto questo si può dedurre che in fondo i punti essenziali del materialismo storico possono essere applicati solamente a un’unica formazione sociale, vale a dire, quella capitalista.

(Robert Kurz - da "L'esplosione della modernità con Quattrini & Cannoni" - 9/1/2012 )

2 commenti:

Anonimo ha detto...

scopro di essermi perso post imperdibili
nel complimentarmi per questo suo lavoro
le chiedo un elenco dei post su R. Kurz che mi conviene rileggere del tiiipo il manifesto contro il lavoro. Stpefacente come un documento pubblicato nel 1999
facesse riferimento alla societa dell appartheid!
Pubblichi una sintesi sulla wertkritik
grazie

BlackBlog francosenia ha detto...

La ringrazio per i complimenti.
Ma per la ricerca temo che dovrà fare riferimento al motore di google.
Come dire, c'è un bel po' di cose, ma vanno trovate.
Salud