«Se pensiamo, seguendo Marx, che "la forza lavoro non è il lavoro in sé ma semplicemente la potenzialità e l'abilità al lavoro", si dovrà allora dire che qualunque corpo, umano o animale, reale o virtuale, femminile o maschile possiede questa potenza masturbatoria, potenza di far eiaculare, potentia gaudendi, e quindi potenza produttrice di capitale fisso, forza che partecipa al processo produttivo senza consumarsi nel processo stesso. Fino a ora abbiamo conosciuto una relazione diretta tra pornifìcazione del corpo e grado di oppressione. Nel corso della storia, i corpi maggiormente pornifìcati sono stati il corpo della donna, il corpo infantile, il corpo razzializzato dello schiavo, il corpo del giovane lavoratore, il corpo omosessuale. Ma non c'è relazione ontologica fra anatomia e potentia gaudendi. Va allo scrittore francese Michel Houellebecq il merito di aver saputo elaborare una narrazione distopica di questo nuovo potere del capitalismo globale che ha fabbricato la megaputtana e il megacazzone: il nuovo soggetto egemonico è il corpo (spesso codificato come maschile, bianco, eterosessuale) farmacopornograficamente potenziato (dal Viagra, dalla cocaina, dalla pornografia, ecc.), consumatore di servizi sessuali pauperizzati, di solito forniti da corpi codificati come femminili, infantili, razzializzaci)».
(Paul B. Preciado, da : "Testo tossico. Sesso, droghe e biopolitiche nell'era farmacopornografìca". Traduzione di Elena Rafanelli, Fandango , 2015, pag.43)
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