Metti una sera nel deserto della California, le stelle luccicanti nel cielo, la migliore musica classica, la giusta quantità di LSD e uno dei più grandi filosofi del Novecento. Questo libro è il racconto dell’«esperienza più importante» della vita di Michel Foucault, narrato da chi lo ha guidato lungo una notte che molti pensavano leggenda e invece è stata una rivoluzione personale. Un viaggio nelle profondità di sé stessi che ha cambiato per sempre il pensatore francese, tanto da spingerlo a riscrivere il suo capolavoro Storia della sessualità. Dopo trent’anni dentro uno scatolone, la testimonianza di quell’esperienza mistica ha preso forma divenendo un libro unico, divertentissimo e illuminante al tempo stesso. Tra sedute di yoga, riflessioni sulla natura umana, confessioni e visioni, Foucault in California è romanzo on the road, dialogo filosofico e racconto di formazione queer. Un viaggio vertiginoso e stravagante, che dimostra come per giungere alla Verità si possano prendere le strade più varie. E talvolta allucinanti.
(dal risvolto di copertina di: Simeon Wade, Foucault in California. blackie edizioni, 165 pagine €17,67)
Il viaggio lisergico del Prof. Foucault
- di Vanni Santoni -
Quando Michel Foucault decise di andarsene dalla Francia nel 1975, si diceva disgustato dal moralismo che ancora ne dominava da società, nonostante l'ostentato laicismo. Non era la prima volta che partiva, ma quel viaggio in California sarebbe risultato decisivo a causa di un evento che lui stesso definì «il più importante della sua vita». Quale? Il moralismo avrebbe colpito ancora, e il fatto che Foucault, su invito del ricercatore Simeon Wade, fosse andato lì per fare la sua prima esperienza psichedelica, è stato cancellato per decenni dai libri di testo: solo nei siti specializzati spuntava a volte un’analisi degli effetti dell’Lsd firmata dal filosofo. La vicenda era scomoda, ed è tornata a galla solo oggi che, con la riscoperta medica degli psichedelici, il «piano per espandere la più grande coscienza del mondo» può tornare a esser letto senza troppi tabù, né sorpresa per il fatto che un sommo intellettuale volesse «prendere un acido», essendo stata per tutti i Sixties l’iniziazione per eccellenza di artisti, scrittori e pensatori; il dato rilevante è, piuttosto, come Foucault sia stato l’ultimo gigante a farlo: col riflusso, l’espansione di coscienza sarebbe finita tra i memorabilia del tempo che fu. Blackie Edizioni viene a riaccendere la luce su quel momento, che portò il filosofo a mutare l’impianto del proprio pensiero, riscrivere il primo volume della Storia della sessualità e cambiare il piano dei successivi, con l’attesa pubblicazione di Foucault in California (traduzione di Giorgia Tolfo, pp. 176, e 18,60) scritto proprio da Wade: un momento chiave della storia del Novecento, ma anche il racconto di «un’indimenticabile notte nel deserto, con musica deliziosa, persone splendide e una bottiglia di chartreuse».
Vanni Santoni - Pubblicato su La Lettura del 26/3/2023 -
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