lunedì 20 settembre 2021

GKN

Ovviamente, alla manifestazione ci sono andato. Dubito che i partecipanti, arrivassero a diecimila. Ma non sono arrivato a vedere la fine del corteo, per cui non posso asserire che alla fine non ci fossero davvero 15 mila persone, se non anche di più. Ma la cosa non credo abbia importanza. Anche perché ritengo che, per quanto mi riguarda, la maggior parte di chi ha camminato quelle strade e su quei viali fosse parte più del problema che della soluzione. Non credo che le centinaia di operai della GKN verranno riassunti, né tantomeno credo che la fabbrica verrà nazionalizzata dallo Stato; allo stesso modo in cui non avverrà per altri settori produttivi nazionali. Credo sia più facile che tutto questo verrà utilizzato per assestare un colpo decisivo al Reddito di Cittadinanza, evitando di trasformarlo in un Reddito Universale di Base, e assistendo questi disoccupati (diventati un po' più famosi degli altri grazie a un messaggio su WhatsApp, senza che si capisca cosa ci faccia l'operaio insieme al padrone nello stesso gruppo WhatsApp !!) dando loro qualcosa in cambio di una qualche forma di «lavoro sociale». Comunque, staremo a vedere. Ho scritto altrove che si è trattato di un funerale, bello come funerale, ma sempre un funerale è stato. Della sinistra e della classe operaia. Per quest'ultima in tono minore rispetto a quello, per esempio, celebrato sulla pelle dei minatori inglesi ai tempi della Tatcher! Prendiamolo per quello che è stato: una festa. Un po’ come i funerali a New Orleans che non ho mai visto. Il peggio arriverà, sotto altre forme. Avanti!

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