Così, per caso, mentre leggevo ancora una volta, per un progetto, il I volume del Capitale, mi sono imbattuto nel quarto capitolo della seconda sezione, "Contraddizioni della formula generale" del capitale, che probabilmente avevo già letto diverse volte ma che in realtà non avevo mai studiato davvero, e che stavolta per un qualche motivo ha attratto la mia attenzione: «La forma di circolazione nella quale il denaro esce dal bozzolo e si svela come capitale, contraddice a tutte le leggi che sono state spiegate in precedenza sulla natura della merce, del valore, del denaro e della circolazione stessa.» (Einaudi editore, p.188). Per tutto il giorno, ho cercato di capire. Ma questa affermazione dice davvero ciò che penso? Per l'esattezza, Marx, nel suo modo sottile di esprimersi, sta per caso veramente asserendo che la circolazione del capitale si oppone - entra in conflitto, contraddice - oppure, meglio ancora, è incompatibile con la legge del valore?!? Ho letto bene? E se non è così, che cos'è che sta dicendo?
Guardando in giro, può essere interessante, registrare il fatto che, ad esempio, David Harvey (al 30° minuto della sua "discussione abbreviata di questo capitolo", ignora del tutto una tale dichiarazione. E anche quelli di Zero Books che discutono il capitolo, non se ne accorgono nemmeno della cosa; del resto sembra che loro non si accorgano proprio di niente!). Sorprendentemente, invece c'è questo tizio, Rhizome, che sembra aver capito di cosa stesse parlando Marx nella sua dichiarazione. Non so chi sia Rhizome, ma presumibilmente è uno dei tanti "figli" di Nick Land, oppure, quanto meno, un figlio dei profeti accelerazionisti, Gilles Deleuze & Félix Guattari.
Ora, se posso, vorrei aggiungere un'altra interessante affermazione - stavolta di Engels - presa dalle sue Considerazioni supplementari al III volume del Capitale: «In una parola, la legge del valore di Marx ha validità generale, nella misura in cui la possono avere le leggi economiche, per tutto il periodo della produzione semplice delle merci, quindi al momento in cui questa subisce una trasformazione con l'apparizione della forma capitalistica di produzione.» (Einaudi edizione, p.39). In altre parole, secondo Engels, una volta comparsa la forma capitalistica di produzione di merci, i prezzi delle merci, cominciano più o meno a divergere rispetto a quelli che sono i loro valori, fino a che - possiamo supporre - la produzione basata sul valore di scambio si decompone del tutto. In breve, non c'è alcuna contraddizione tra il I volume ed il III volume de Il Capitale, dal momento che già all'inizio del quarto capitolo del Primo volume Marx afferma che la forma assunta dalla circolazione del capitale è incompatibile con la legge del valore. In sostanza, ci sta dicendo che il capitale distrugge le basi delle sue stesse premesse.
fonte: the real movement
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