Il capitalismo, non sono solo «i capitalisti»: ma si tratta innanzitutto di una totalità sociale, così come dell'insieme delle relazioni sociali determinate dal capitale e dalla sua stessa logica, le quali strutturano la vita moderna. Deve pertanto essere analizzato, e combattuto, nella sua totalità. Da più di trent'anni, la critica del valore lavora a mostrare che il progetto di emancipazione sociale non ha niente a che vedere con una sinistra alter-capitalista e alter-statalista, la quale non ha mai fatto altro che cercare solo di gestire il disastro.
I saggi raccolti in questo libro propongono questa critica radicale, e lo fa esaminando una serie di questioni di attualità: la letteratura, la semplicità volontaria, il culto del Marchese de Sade, i musei, l'arte contemporanea, l'architettura, l'anticapitalismo tronco, il romanticismo rivoluzionario, l'importanza di William Morris, il mito del bandito da Lacenaire a Jacques Mesrine. Tutti questi temi consentono ad Anselm Jappe di evocare tutti i fondamenti della critica del valore e di ridefinire allo stesso tempo dei concetti essenziali quali alienazione, reificazione e feticismo, confrontando il senso che tali concetti hanno assunto in Marx, Lukács e Adorno.
- Anselm Jappe, "Sous le Soleil noir du capital. Chroniques d’une ère de ténèbres", Éditions Crise & Critique, 19,00€ -
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