giovedì 5 maggio 2022

Il senso della nostra vita

«Anche i dolori sono, dopo lungo tempo, una gioia, per chi ricorda tutto ciò che ha passato e sopportato.» (Omero)

È strano pensare come, da tutto quel "tramestio" di quelle giornate, siano già passati 50 anni.
Così come non riesco a fare a meno di rimuginare su quante ce ne sarebbero ancora di cose da tirare fuori a partire da quel «i porci fascisti non devono parlare: è questa la nostra campagna elettorale!» che segnò, tra le altre cose anche una delle tante rotture di allora. Anche quella rottura avvenne all'ombra del sempre presente partito-comunista-italiano, sempre brioso assai nel suo tessere ovunque i propri fili, soprattutto tra chi di Franco si spacciava (e magari continua a farlo ancora oggi) per «compagno». Fare nomi e riportare alla memoria magagne, rischierebbe la trivialità, e quindi ometto; dico che ... magari sarà per un'altra volta, magari in dettaglio, e pertanto lascio stare, ed evito di parlare di quel comizio (sotto la pioggia?!? Chissà) e delle cose che ancora non sono state dette, o ammesse; e che ci parlano tutte delle preoccupazioni che hanno gli uomini per le cose (come le organizzazioni), lasciando così, senza starci troppo a pensare, che gli uomini muoiano, o peggio.
Ometto - dicevo - quegli anni della nostra vita, per me così importanti, e mi limito a dire che Mammoli e Tuzzolino rimangono per noi due medaglie al nostro senso di ... giustizia! 
Anche perché «Ciascuno diventa ... quel che è»!! (Walter Benjamin)

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