« C'è, tuttavia, nella tesi stessa di Feuerbach, una carenza che è importante segnalare e che ha reso possibile alcuni volgari fraintendimenti. Il punto di partenza, lo si trova nella relazione esistente fra interpretazione (teorica), da un lato, e prassi o "trasformazione del mondo", dall'altro. Come è stato dimostrato, la riproduzione del capitalismo è sempre, anche, elaborazione delle contraddizioni, oltre che essere la progressiva interpretazione reale del mondo in sé; ma in tal modo essa diventa anche una trasformazione permanente del mondo, vale a dire, una trasformazione interpretativa. Ciò significa che le forme categoriali del capitalismo, insieme alla relazione di scissione che le lega, vengono presupposte ontologicamente e, a partire da questo, anche la trasformazione del mondo viene a sua volta elevata a interpretazione reale, che si sviluppa storicamente, "a partire da" e "dentro" tale forma-legame (Formzusammenhang). E nel fornire le griglie di interpretazione e di legittimazione ideale, ecco che in questa trasformazione capitalistica del mondo subentra la "prassi teorica". L'attuale contrapposizione, piatta e superficiale, tra "i filosofi hanno semplicemente interpretato diversamente il mondo" e "si tratta di trasformarlo", vista come critica del capitalismo, fallisce del tutto, poiché essa non tiene conto del ruolo giocato dalla trasformazione interpretativa-reale del mondo capitalista, in quanto prassi in sé, e suppone invece che una "prassi" in sé, in quanto tale, indeterminata, possa pretendere di contrapporsi alla semplice "interpretazione". »
( Robert Kurz, "Grigio è l'albero d'oro della vita, e verde è la teoria" - su Exit!, 2007 )
grazie ad Acid Prod
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