«Sam [Peckinpah], per me era pericoloso. Aveva il mio numero e io avevo il suo, e questo, per la relazione tra un attore e un regista, può essere pericoloso. Dal momento che era un ragazzino.» ( Lee Marvin, nato 100 anni fa, il 19 febbraio 1924).
In realtà, il rapporto professionale tra Marvin e Peckinpah si è limitato solo a due episodi televisivi (due telefilm, uno per "ROUTE 66", e uno per il "THE DICK POWELL THEATER", quest'ultimo era l'adattamento di un episodio di "THE WESTERNER"); oltre ad alcuni tentativi di collaborazione cinematografica che però non sono mai andati a buon fine. Pertanto, ci troviamo di fronte a uno dei tanti grandi scenari del «cosa sarebbe potuto essere», a partire dalle opere in cui hanno "quasi" collaborato; tra cui "vediamo":
1) Lee Marvin nel ruolo di Pike, in "THE WILD BUNCH" (che Marvin rifiutò, preferendo recitare in "PAINT YOUR WAGON", e anche perché considerava che "Il Mucchio selvaggio", fosse troppo simile a "THE PROFESSIONALS"); 2) Lee Marvin nel ruolo di Sam Potts, in "MAJOR DUNDEE" (una parte che poi andò invece a James Coburn); 3) Le Marvin avrebbe dovuto essere lo sceriffo Cottonmouth in “CONVOY” (ruolo che alla fine venne affidato a Ernest Borgnine); e 4) Il film L'EMPEROR OF THE NORD, che per Sam era un progetto passionale, ma che non riuscì mai a realizzare, e che alla fine venne interpretato proprio da Lee Marvin ed Ernest Borgnine, sotto la direzione di Robert Aldrich.
Detto questo, l'eredità cinematografica lasciata da Marvin rimane assai notevole: da Chino - il capo della banda di motociclisti "The Beetles" in THE WILD ONE (1953, al fianco di Marlon Brando; il cattivo del titolo, in THE MAN WHO SHOT LIBERTY VALANCE (1962); Charlie Strom in THE KILLERS (1964); il pistolero Kid Shelleen e il criminale Tim Strawn del suo doppio ruolo in CAT BALLOU (1965): quando vinse l'Oscar per questo doppio ruolo, disse: «Credo che metà di questo premio appartenga a un cavallo che ora si trova da qualche parte nella Valley»; Rico Fardan in THE PROFESSIONALS (1966); il Maggiore John Reisman ne THE DIRTY DOZEN (1967); Ben Rumson in PAINT YOUR WAGON (1969); Walker in POINT BLANK (1967); e il Sergente in THE BIG RED ONE (1980).
Queste sono state solo alcune delle grandi interpretazioni di Marvin, un ex marine che ha combattuto ed è stato ferito a Saipan, prima di approdare a Hollywood e forgiare la sua carriera con alcuni dei più iconici personaggi hardboiled. A proposito della sua straordinaria carriera, Marvin ha dichiarato: «È la paura, forse, la più grande motivazione che esista. Ma, come ho detto prima, fingendo di non avere paura, puoi farla lavorare per te e portare così a termine il lavoro. Ogni attore è pieno di dubbi su sé stesso, e io non faccio certo eccezione. Se vedi queste paure in te stesso - e le metti a nudo - il pubblico può associarsi a te più profondamente che se cerchi di giocare sul sicuro e fingi di essere un duro invincibile. Mostrare la mia forza non è nulla; mostrare la mia debolezza è tutto. Suppongo che ci voglia un certo tipo di forza per ammettere le proprie paure, ma non credo proprio che sia qualcosa di più della semplice onestà».
È morto il 29 agosto 1987, all'età di 63 anni.
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