«Critica della Separazione»
«— Non siate sciocco — disse — non cercate di salvare il mondo a tutti i costi. Non potete farci nulla. Questa congiura va al di là della Terra, al di là perfino del sistema solare. Noi siamo solo pedine: la partita viene giocata da uomini delle stelle.» (A.E. Van Vogt , "Il Mondo del Non-A")
Sotto la foto di Caroline Rittener - che era apparsa nel film di Guy Debord del 1961, "Critique de la Séparation" - si legge una frase tratta da una traduzione francese di "The World of Null-A" (1945/1948), dell'autore canadese di fantascienza A.E. Van Vogt (tradotto come "Le monde des A", Gallimard, Le Rayon Fantastique #14, 1953). Le parole di Van Vogt vengono messe in bocca alla Rittener al fine di meglio illustrare la critica situazionista della moderna separazione-alienazione; quel "complotto" di cui noi siamo semplici «pedine in una partita giocata da uomini delle stelle». Anche la classe dirigente capitalista, protetta dalla sua ricchezza, gioca un gioco che comprende a malapena: «Il punto non è riconoscere che alcuni vivono più o meno male di altri, ma che tutti quanti noi viviamo in modi che sfuggono al nostro controllo». (Guy Debord). La foto e la citazione, sono una delle numerose illustrazioni-con-testo che compaiono nell'articolo situazionista "L'avant-garde de la présence" in "Internationale Situationniste" no. 8, del gennaio 1963 (traduzione inglese disponibile qui). Ancora una volta, i situazionisti dimostrano in che modo la qualità degli elementi della cultura poteva cambiare sotto la spinta del détournement.
«Le idee migliorano. Il significato delle parole gioca un ruolo in questo miglioramento. Il plagio è necessario. Il progresso dipende da esso. Si avvicina al fraseggio di un autore, sfrutta le sue espressioni, cancella un'idea falsa, la sostituisce con quella giusta» (Isidore Ducasse).
fonte: The Sinister Science
Nessun commento:
Posta un commento