sabato 9 luglio 2022

Schiavitù Moderna !!

« Aristotele disse una volta che se i telai avessero potuto tessere da sé soli, i padroni non avrebbero avuto bisogno di schiavi. Oggi, la traiettoria storica del capitalismo sembra stia mettendo l'umanità nella situazione esattamente opposta: dove vediamo, da un lato, lo sviluppo scientifico accelerato delle forze produttive insieme all'ascesa dei processi di automazione industriale, e dall'altro una diversificazione e un'intensificazione a livello mondiale di tutte le forme di "lavoro non libero", spesso classificate anche come "schiavitù moderna". L'ipotesi aristotelica non era semplicemente sbagliata, ma piuttosto si basava semplicemente su una forma di ricchezza materiale che veniva presupposta in quella che era la società del suo tempo.

Il capitale, al contrario, è una forma di "ricchezza astratta" (Marx), socialmente e storicamente specifica della società moderna, che non si basa sulla ricchezza materiale ma sul "lavoro astratto" indifferenziato (Marx) rappresentato nelle merci e nel denaro. Mediata dalla concorrenza generalizzata, questa forma contraddittoria di "ricchezza astratta" ha reso il "lavoro" l'essenza della socializzazione moderna, e ha fornito al capitalismo una dinamica storica che era sconosciuta alle società premoderne; una dinamica che ha supportato e favorito il secolare processo storico di espansione del capitale - sia esterno (colonizzazione, ecc.) che interno (razionalizzazione dei processi produttivi, ecc.) - finalizzato alla piena costituzione di una riproduzione sociale capitalistica a livello globale. E dal momento che questo processo storico è stato sempre accompagnato da varie forme di "lavoro non libero", soprattutto nelle periferie e nei sistemi coloniali, noi ora riusciamo a comprenderle adeguatamente solo se le guardiamo nel loro interagire con la traiettoria storica del capitalismo. Sono stati numerosi quegli studi che hanno affrontato gli attuali fenomeni di "schiavitù moderna", vedendoli come un residuo del "precapitalismo"; quando altri li vedono invece come se fossero momenti di una "accumulazione primitiva in corso"; e altri ancora li interpretano come fossero solo dei casi estremi di quello che descrivono come un "capitalismo pienamente funzionante", se non come dei veri e propri esempi di "capitalismo neoliberale".

In questa conferenza intendo: (i) mostrare quali sono i diversi problemi teorici che hanno simili approcci, i quali spesso operano a partire da somiglianze immediate e/o da analogie storiche superficiali, e (ii) sostenere il modo in cui gli attuali fenomeni di "schiavitù moderna" possono venire compresi in modo più adeguato grazie a una prospettiva che guarda la decomposizione globale del capitalismo: un processo che è iniziato con la terza rivoluzione industriale della microelettronica, e che ora, con l'emergere dell'automazione, sta accelerando, intensificando la sua violenta logica di smobilitazione della forza lavoro e di contenimento delle popolazioni superflue, colpendo così in maniera particolarmente drammatica, il Sud globale ».

Da: Bruno Lamas: The Decomposition of Capitalism, Automation and the Problem of "Modern Slavery"


Bruno Lamas (1979), di professione architetto urbano, tra il 2004 e il 2017 ha lavorato nei campi dell'urbanistica e della pianificazione urbana e regionale. Attualmente è borsista della FCT e dottorando in Sociologia economica e organizzativa presso l'UL-ISEG, Lisbon School of Economics and Management, con la tesi "The Metamorphoses of Modern Slavery: Labor, Self-ownership and the Problem of Slavery in the History of Capitalism".

Nessun commento: