Hannah Arendt, ha analizzato la configurazione e la struttura del totalitarismo, e ha contrastato le tesi di Walter Benjamin sulla storia (tesi di cui era stata depositaria a Parigi, prima del suicidio di Benjamin sulla frontiera franco-spagnola). Su questo argomento, diversi autori hanno studiato e sottolineato il suo legame con Kant. Ma Kant, usando una metafora della contingenza vista come la base della cristallizzazione, aveva però inteso il termine in maniera scientificamente erronea. Così, di conseguenza, anche il suo ragionamento diventava una falsità, lasciandolo intellettualmente con il culo per aria. La cristallizzazione non è, come dice Kant nella sua Critica del giudizio, una solidificazione improvvisa e repentina. Nel passaggio da liquido a solido - se questo passaggio avviene con una certa velocità - quella che ha invece luogo è la vetrificazione, la quale non ha niente a che vedere con la cristallizzazione, che invece avviene progressivamente, in un cambiamento di fase molto lento; con la differenza fondamentale che nel primo caso la materia non è ordinata, mentre lo è nel secondo. Per i suoi seguaci kantiani questo uso inappropriato costituisce un danno.
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