martedì 6 luglio 2021

Il suono del modem…

Per dieci anni circa - dal 1999 al 2009, mese più mese meno - ho partecipato a modo mio a qualcosa che per potersi esercitare, tra le altre cose, aveva bisogno di ... un modem. A 56K. No, non è una serie Netflix!
Ora vengo e mi spiego.

La foto che potete vedere sopra, scattata a Cantù alla fine di una partita a calcio - seguita a un lungo pranzo e nella quale ho giocato contro Paolo Sollier, realizzando anche un gol - che è in qualche modo la sintesi di un periodo non breve in cui di solito, dopo lunghe discussioni e polemiche (in luoghi assai più strani delle cosiddette odierne reti sociali; e che si chiamavano mailing list e newsgroup e chat su mIRC) fissavamo un incontro da qualche parte in l'Italia per guardarci in faccia, in modo da poter poi mangiare e bere e cantare tutti insieme. Strane cose sono successe fra e con queste persone. Eppure, con diverse delle persone di cui parlo ho mantenuto amicizia (vera, non fb), e inoltre mi porto dietro lo sgomento e il dolore per la perdita di due di quegli amici che non ci sono più e a cui volevo particolarmente bene.

Va detto che, stranamente, a legarci insieme - così come, naturalmente e soprattutto, a dividerci - era uno strombazzato amore per due o tre di quelli che oggi vengono definiti cantautori, quantomeno i più ... famosi. E così facendo, di cantautori ne abbiamo raccattati a iosa. Varie persone e personaggi si sono uniti, hanno partecipato e/o si sono accodati a questo piccolo universo. E naturalmente è successo di tutto. Arrivavano come le api sul miele; alcune erano persone vere,  altri erano falsi come una banconota da 30€! C'è stato perfino chi in qualche modo ne ha tratto profitto, o almeno ha creduto di poterlo fare. Buon per lui! Ci sono stati addirittura quelli che a un certo punto si sono portati via il pallone - chiudendo una delle mailing list - dicendo che era loro e che non volevano giocare più. Ne conservo il ricordo dei loro nomi, e qualcos'altro.

In questa foto, scattata alla conclusione della partita, con il viso stravolto per il caldo e la fatica, insieme a Sollier e al padrone di casa, Andrea Parodi (devo ammettere che ho litigato anche con lui - così come ho fatto con almeno metà di quel mondo - ma ci siamo riappacificati, se non proprio chiariti), c'è anche uno strano personaggio dalla faccia sorridente e non troppo stanco, il quale cerca di sovrastare e attribuirsi la situazione, come ha sempre fatto, ed ha continuato a fare, finché gli è stato permesso. Data la mia repulsione per ogni stalinismo - che mi impedisce di ritoccare ed alterare qualsiasi cosa che abbia forza e forma di documento storico - ho scartato subito l'idea di rimuoverlo dalla foto; idea che mi aveva sfiorato. Questo per dire che è bene che ci sia: serve a ricordarmi quanto e quante volte mi sono sbagliato sul conto delle persone.


2 commenti:

Sergio Falcone ha detto...

Sei anche tu un autoritario e, per giunta, hai un pessimo carattere. Intollerante.

BlackBlog francosenia ha detto...

Per fortuna che nella mia vita sia capitato un super-eroe come te, che veglia su di me proteggendomi dalle mie stesse intemperanze, sacrificando il tuo tempo prezioso per sorvegliarmi. Che culo che ho avuto!!