E' la fine degli anni '70 quando in America va in onda uno dei rarissimi filmati in esterno del "Saturday Night Live". S'intitola "Don'Look Back In Anger" - parafrasando il titolo del dramma di Osborne - ed è in bianco e nero. Nel film, possiamo vedere un vecchio con cappotto e cappello scuro, baffoni bianchi e occhiali da vista, che cammina nel cimitero di Brooklyn reggendo una corona di fiori.
Mentre cammina, borbotta: « Tutti credevano che sarei stato io, il primo ad andarsene...E invece... ».
E mentre bofonchia queste parole, passa, una via l’altra, vicino alle tombe di un cimitero coperto di neve. La telecamera inquadra le lapidi. Gilda Radner, Chevy Chase, Bill Murray, Dan Aykroyd. Qualcuno di loro è morto di overdose, qualcun altro di chirurgia estetica, altri ancora di eccesso di velocità.
« Perché sono rimasto proprio io? Perché io ho vissuto così a lungo, mentre loro sono morti tutti? » - si chiede il vecchio. Poi rivolge uno sguardo in macchina, molto sornione ...
« Perché io sono un ballerino! »
Stacco. Parte la musica, ed ecco che, in campo lungo, le braccia tese, il vecchio John Belushi comincia a ballare in mezzo alle tombe…
già pubblicato sul blog il 23/1/2009
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