lunedì 19 luglio 2021

Domani !

Una vecchia foto. Otto uomini camminano per le strade di Barcellona. In cammino, e non già in marcia, ché non c'è niente di marziale nell'atteggiamento di questi otto uomini che hanno appena fatto a pezzi un intero esercito. C'è aria nuova per le strade di Barcellona, il venti luglio del 1936.

Il primo, da sinistra, si chiama José Perez Ibanez, ma tutti quelli che lo conoscono lo chiamano "El Valencia". Veste la tuta blu degli operai e ha sulla spalla una mitragliatrice Hotchins. Quello piccolo, alla sua sinistra, è Severino Campos. E' disarmato, ed è l'unico ad esserlo. E' quasi schiacciato fra "El Valencia" e Ricardo Sanz che a causa dello straccale che gli sega il torace appare quasi grasso. Mezzo passo indietro c'è Garcia Oliver, che fuma e sembra quasi guardarlo preoccupato. Aurelio Fernandez, invece sembra stia passeggiando distrattamente. Accanto a lui, Jover, detto "il cinese"; l'unico ad aver passato i quarant'anni. Guarda da un'altra parte. In abito da pescatore, Miguel Garcia Vivancos. A destra, chiude il gruppo Augustin Souchy, una borsa, forse di cuoio, nella mano destra.

Di questi uomini, di loro tutti, si può dire che sono abituati alla violenza  e prima di questi tre giorni hanno già ucciso. Hanno ucciso «pistoleros» e uomini della Falange, hanno fatto fuori industriali e anche religiosi. Hanno ucciso, ma non sono violenti. Hanno ucciso e hanno rapinato banche per poter pagare gli avvocati dei tanti finiti in galera, e per sé non hanno mai tenuto neanche un centesimo. Tutti e otto questi uomini, nei mesi a venire, comanderanno divisioni o brigate, e lo faranno senza mai diventare soldati di mestiere. Del resto il loro lavoro è sempre stato quello di meccanico, ebanista, manovale, operaio tessile, panettiere. Quasi tutti loro moriranno vecchi e dopo aver lavorato tutta una vita.

In queste poche ore di una giornata di cui la foto testimonia il culmine, senza rendersene conto sono diventati gli uomini più potenti di tutta la Catalogna. Di lì a pochi mesi, commetteranno degli errori che poi si riveleranno terribili, e quella rivoluzione - l'ultima del movimento operaio - affogherà nel sangue anche per colpa dei loro errori. Nei decenni successivi che verranno - dopo quel giorno e da quel giorno in poi - anche fra di loro ci sarà inimicizia, malevolenza e rancori che dureranno per tutto il resto della loro vita. Ma questo momento - che nella foto si è fermato come per magia - è il loro trionfo. Questo è il loro giorno. Perché hanno vinto, o forse solo perché sono ancora vivi!

Uno di loro, Garcia Oliver, tre giorni prima, poco prima di scendere in strada, era stato chiamato dal padrone del «Ritz», il quale gli aveva comunicato di avere scelto lui, tra i tanti dipendenti, per diventare il maitre di quell'albergo. Lui aveva accettato, fingendo riconoscenza, poi aveva salutato ed era uscito. Fuori, per strada, lo aspettano tre compagni. Uno gli porge un'Astra 9 mm.. Lui controlla che non abbia il colpo in canna, e poi tutti e quattro si avviano. Quattro giorni dopo, il Ritz verrà trasformato in una mensa popolare per gli operai, i mendicanti, le puttane ...


già pubblicato sul blog il 15/3/2010

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