mercoledì 1 maggio 2024

Campismi !!


Guerra ideologica tra "Sionisti" e campisti "Anti-Sionisti"
di Yves Coleman

- In seguito ai massacri del 7 ottobre commessi in Israele da alcuni gruppi palestinesi, sui social e sui "media mainstream" divampa una guerra di propaganda tra due campismi in competizione tra loro: il campismo " Sionista", che nega (o relativizza in maniera significativa) i massacri dei civili per mano dell'esercito israeliano; e il campismo " anti-Sionista" [*1], che nega (o minimizza fortemente) i massacri di civili israeliani avvenuti per mano di Hamas, dalla Jihad islamica e da altri gruppi o individui, il 7 ottobre 2023 -

Sionismo, nel 2024?
"Sionismo" e " Sionisti" sono dei termini alquanto assurdi, dal momento che lo "Stato degli Ebrei" esiste ormai da 77 anni,  e il progetto utopico di uno Stato che protegga gli ebrei del mondo si è concretizzato e ha dato vita a una forza militare ebraica concentrata su un unico territorio. Sarebbe un po' come chiamare gli Stati Uniti lo Stato washingtoniano, la Germania lo Stato bismarckiano o la Francia lo Stato napoleonico, congelando così la storia in una fase storica - e in più dando a questa fase storica un significato offensivo, come se si affermasse che lo Stato italiano deve essere chiamato fascista dal 1923 in poi, o lo Stato tedesco nazista dal 1933 ad oggi, in quanto sionismo=razzismo=fascismo, o persino uguale al nazismo. Oltretutto, la maggior parte degli ebrei che giunsero in Palestina tra il 1881 e il 1947 non furono motivati da un'adesione ideologica a una specifica corrente sionista: arrivarono lì semplicemente perché non avevano un altro posto dove andare [*2]! Infine, il fatto che questo Stato proclami a gran voce la sua volontà di accogliere e, soprattutto, proteggere tutti gli ebrei in caso di nuovi giudeocidi e persecuzioni di massa è qualcosa da prendere assolutamente sul serio; cosa che gli "Anti-sionisti" non fanno, riducendo questa paura a "paranoia", o a cinica manipolazione politica: gli ebrei della diaspora che criticano appassionatamente Israele, si definiscono "anti-Sionisti" e sostengono che a essere responsabile dell'antisemitismo [*3] è il "Sionismo", riducendolo a un progetto essenzialmente religioso e "suprematista", in modo da prenderne le distanze, il che, se sono veramente atei, ha poco senso. Tuttavia, non è forse proprio perché in qualche modo, inconsciamente, riconoscono una certa legittimità a Israele (una legittimità che va ben oltre il mito religioso della cosiddetta "terra promessa") che questi "ebrei anti-sionisti" si oppongono ferocemente alle politiche colonizzatrici dei suoi governi? Altrimenti, è difficile capire perché queste stesse persone non si preoccupino anche della sorte dei popoli del Sudan, del Tibet, dello Xinjiang (dove vengono perseguitati gli uiguri musulmani), della Repubblica Del Congo, della Birmania - o anche della Siria e dei suoi palestinesi massacrati da Assad !!! Quanto a quegli " anti-sionisti" che non hanno alcuna affinità culturale o familiare con la storia concreta degli ebrei, bisogna dire che il loro fanatico tropismo anti-israeliano è a dir poco sospetto. 

Digressione sull'analogia con il suprematismo
I termini "suprematisti" o "suprematisti bianchi", sono stati tranquillamente introdotti nel vocabolario politico francese, anche da parte dei giornalisti di un quotidiano borghese come Le Monde, per descrivere l'estrema destra israeliana. Assistiamo a una chiara esportazione ideologica di concetti relativi alla questione che hanno dovuto affrontare gli afro-americani che hanno dovuto combattere il KKK e, che devono ancora oggi affrontare milizie armate di estrema destra - cristiane o meno - (o neonaziste) che rivendicano teorie esplicitamente razziste, come abbiamo visto a Charlottesville e durante l'invasione del Campidoglio, o di altre istituzioni locali negli Stati Uniti. Questa realtà storica è stata affibbiata anche alla Palestina; come se i palestinesi si trovassero in una situazione paragonabile a quella degli afroamericani, e come se gli israeliani svolgessero lo stesso ruolo di cui hanno goduto per secoli i suprematisti bianchi americani [*4]. Per di più, negli Stati Uniti, tutto ciò va di pari passo con la denuncia degli ebrei in quanto gruppo "bianco" che gode di "privilegi", e con l'autoflagellazione dei cosiddetti ebrei di sinistra "de-coloniali". Questa assurda autoaccusa corrisponde esattamente alle fantasie anti-semite della Nation of Islam, che ha sempre falsamente accusato gli ebrei di trarre profitto dalla tratta degli schiavi.

Torniamo alla guerra tra campismo "Sionista" e "Anti-Sionista": al mito dei "popoli Semitici" e all'antisemitismo "puramente europeo ". Questi due schieramenti contrapposti fanno discorsi speculari e si accusano reciprocamente di negare il "genocidio" che sostengono sia stato commesso dall'altra fazione. Vale la pena di sottolineare una particolarità che contraddistingue questa propaganda reazionaria: in entrambi i casi, essa viene portata avanti in nome della lotta contro... l'antisemitismo. Questo almeno nella sinistra occidentale, dal momento che gli islamisti arabi in genere dichiarano:
* o che essi sono "semiti": questo "argomento" viene utilizzato non solo dagli islamisti, ma anche dagli "anti-sionisti" ignoranti e dai negazionisti dell'Olocausto di estrema destra. Ad ogni modo, va precisato che i Semiti non sono un popolo storicamente esistito: nel XIX secolo, i linguisti europei hanno stabilito una classificazione delle lingue, classificando l'arabo e ebraico (così come le lingue berbere, cuspidiche, ciadiane, accadiche, fenicie, aramaiche ed etiopiche) come lingue semitiche; questo sulla base della loro comune discendenza mitica dai figli di Shem (essendo Shem uno dei tre figli di Noè, si tratta di un personaggio privo di realtà storica o scientifica). Per estensione, alcuni dei popoli che avevano parlato o che parlano parzialmente le lingue semitiche vennero arbitrariamente classificati (nel XIX secolo) come popolazioni "semitiche". All'epoca si credeva nell'esistenza scientifica delle "razze" e si confondevano i concetti di nazione, razza, lingua e popolo. Oggi, a nessun "anti-sionista" verrebbe in mente di considerare gli etiopi o i ciadiani di oggi come Semiti. E tuttavia, se questi "anti-sionisti" si attenessero alla loro logica ottocentesca, si dovrebbe chiamarli così. Per di più, questa argomentazione si basa sull'idea ingenua secondo cui, quando i popoli sono "naturalmente" vicini, non possono detestarsi tra di loro. La storia, in particolare quella del XX secolo, dimostra esattamente il contrario. I genocidi di massa (armeni, ebrei, cambogiani, tutsi) e i massacri come quelli nei Balcani sono stati commessi da persone culturalmente (ed "etnicamente", linguisticamente) vicine alle loro vittime.
* oppure - come fa Hamas (e, a seguire, molti "anti-sionisti" militanti e/o accademici) - fingono che l'antisemitismo sia un problema "fondamentalmente" "europeo": «Hamas è del parere che il problema ebraico, l'antisemitismo e la persecuzione degli ebrei siano tutti fenomeni fondamentalmente legati alla storia europea, e non alla storia degli arabi e dei musulmani o al loro destino». (“Amended” Hamas Covenant of September 2016, art. 17. https://www.middleeasteye.net/news/hamas2017-document-full )

Sul versante "anti-sionista", i contorti "argomenti" utilizzati dai protagonisti - per esempio, dal programma YouTube "Paroles d'honneur" [*5] - non sono migliori delle ciniche affermazioni dei Sionisti cristiani anglosassoni [*6] o da dei soggetti ultra-reazionari come Alan Dershowitz (regolarmente contrapposto a Norman Finkelstein nei programmi di Piers Morgan [*7]) o Douglas Murray, divenuto improvvisamente una sorta di "esperto" di geopolitica sul conflitto israelo-palestinese [*8], arrivando persino a intervistare Netanyahu [*9]. Tutti gli intellettuali più diversi e i gruppi menzionati in questo articolo credono e affermano di essere "avversari politici" o persino "nemici" tra di loro, ma hanno comunque in comune una cosa essenziale: sono incapaci di riconoscere tanto i deliberati crimini di guerra dell'IDF [Israel Defense Forces][*10] quanto i programmi e le intenzioni antisemite-genocide di Hamas e della Jihad islamica; il che rende questi "Sionisti" e questi "anti-sionisti" dei Campisti (che se ne vergognano o ne vanno fieri, a seconda dei casi). Per di più, queste due tendenze cancellano ogni differenza tra civili e combattenti armati: i "Sionisti" affermano che i combattenti di Hamas non indossano uniformi e che i palestinesi iniziano a diventare individui violenti in giovanissima età; mentre gli "anti-sionisti" considerano tutti i civili israeliani come se fossero potenziali soldati, a prescindere dall'età, dal momento che vengono indottrinati «fin dalla fase del biberon». Questa duplice cancellazione, questa duplice disumanizzazione, si rivela efficace, poiché gli ostaggi israeliani (ma anche quelli di altre nazionalità, tra cui 39 lavoratori thailandesi!) non possono più essere considerati innocenti, come non lo possono essere le vittime civili palestinesi dei massicci e micidiali bombardamenti dell'IDF.

A partire dal campismo classico per arrivare ai nuovi campismi "Sionisti" e "Anti-sionisti"
Propongo di definire il campismo "anti-sionista" come una «dottrina secondo la quale i crimini antisemiti e i genocidi commessi da Hamas e dalla Jihad islamica non sono esistiti, ma sono il prodotto di miti, di fabbricazioni e di frodi». Da notare, che esistono sia campisti antisionisti light (timorosi) che campisti hardcore (inferociti). Se si applica la stessa definizione anche ai crimini dell'IDF, ne risulta che a sua volta il campismo "Sionista" è una «dottrina secondo la quale, i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità (per il momento [*11]) commessi dall'IDF non sono mai esistiti; ma sono un mito, una montatura, un imbroglio». Come i negazionisti dell'Olocausto, i campisti "Sionisti" e "Anti-sionisti" negano di distorcere la realtà o di falsificare i fatti. Tutti dispongono di "fonti affidabili", ma manipolano ugualmente le informazioni autentiche provenienti dal sito web israelo-palestinese +912, dal quotidiano israeliano Haaretz e dal canale Al-Jazeera (quest'ultimo è la punta di diamante della negazione dell'Olocausto [*12], ma è anche l'unico canale ad essere presente sul posto, motivo per cui i suoi giornalisti e corrispondenti vengono regolarmente presi di mira, "involontariamente" ovviamente, dal fuoco dell'IDF; su i24News e JNS TV, invece -che trasmettono un flusso permanente di propaganda fuorviante e cinica - non parlano mai in dettaglio dei risultati dei bombardamenti israeliani sia sulla popolazione palestinese che su tutti gli ospedali, le scuole, gli edifici amministrativi, le università e i condomini distrutti dall'IDF poiché, per loro, si tratta di "nidi di terroristi" che ospitano delle "bestie", o i loro complici. Il sito francese I24News è arrivato a invitare Julien Odoul, deputato dell'estrema destra Rassemblement National (il successore del Fronte Nazionale fondato da un gruppo di collaborazionisti fascisti e filonazisti), a parlare dell'antisemitismo della sinistra [*13] ; oppure il giornalista della rivista e del canale YouTube "Livre Noir" che si è infiltrato nel collettivo "Urgence Palestine" [*14], laddove questa pubblicazione, nello stesso numero, presenta due articoli compiacenti sui neonazisti. I Campi " Sionista" e " Anti-Sionista" sono maestri nell'esporre quelle che loro chiamano "manipolazioni mediatiche" e "cospirazioni" governative ("Imperialista americano" o “Sionista", da una parte, e "Antisemita", dall'altra); e si ammantano di indignazione morale per i massacri commessi da Tsahal (e dai coloni israeliani in Cisgiordania) o da Hamas e dalla Jihad islamica. Questa indignazione a senso unico si basa su un "ragionamento" assai limitato:
* I "Sionisti" spiegano infatti che la guerra produce sempre vittime collaterali [*15]; che Israele fa ogni sforzo per risparmiare i civili palestinesi; che Hamas usa la popolazione come uno scudo umano; e che bisogna eliminare il maggior numero possibile di membri di Hamas in modo che non possa più nuocere; e che se nessuno mette in discussione il bombardamento di Dresda (35.000 morti) il 13/14 febbraio 1945, o di Mosul (40.000 vittime civili) nel 2016-2017 , durante la guerra in Iraq [*16], perché mai si dovrebbe piangere sui morti di Gaza?
* Gli "Anti-sionisti" dichiarano che, nelle lotte anticoloniali, tutti i movimenti di resistenza hanno sempre ucciso civili innocenti al fine di ottenere la liberazione dei popoli oppressi di cui difendevano (o pretendevano di difendere) gli interessi; e che, in ogni caso, i "Sionisti" non hanno il diritto di difendersi [*17] e devono lasciarsi massacrare perché sono "coloni". La retorica dei campisti "Sionisti" e "Anti-Sionisti" può essere riassunta nel modo di dire «Non si può fare una frittata senza rompere le uova», oppure nella proposizione un po' più sofisticata «Il fine giustifica i mezzi [*18]». Tuttavia, come nel caso delle conquiste del cosiddetto "comunismo" sovietico e stalinista, ci è difficile capire dove sia l'omelette difficile capire dove si trovi la frittata che si suppone abbiano cucinato (o così tanto attivamente preparato)... Dal 1948, le strategie dello Stato di Israele e dei suoi governi, così come quelle dei cosiddetti movimenti di "liberazione nazionale" palestinesi, non hanno portato a risultati positivi né per gli israeliani né per i palestinesi. Lo "Stato ebraico" previsto nel 1947 dal piano di spartizione dell'ONU [*19] ( ovvero circa il 55% della Palestina sotto mandato britannico) controlla e occupa oggi, nel 2024, la maggior parte dello "Stato arabo" ipotizzato all'epoca ( che avrebbe dovuto disporre di circa il 44% della Palestina sotto mandato britannico - mentre il rimanente 1%, Gerusalemme, sarebbe stato posto sotto controllo internazionale) come testimoniano i quattro documenti allegati estratti da un articolo del 2018 di Cécile Marin su Le Monde diplomatique [*20] (vedi Immagine sopra)

Ma questa occupazione israeliana, sempre più violenta e assassina, sta portando lo Stato israeliano in un'impasse politica e militare sempre più profonda, fondata su una visione strategica e geopolitica suicida. Il colonnello Eran Lerman, ex membro dei servizi segreti israeliani ed ex consulente del governo [*21], distingue tre nemici ideologici di Israele, di importanza diseguale dall'inizio del XXI secolo: 1) al Qu'aida e i gruppi salafiti-jihadisti legati allo Stato Islamico (Iraq, Siria, Nigeria, Filippine, ecc.); 2) i Fratelli Musulmani (un movimento "islamista totalitario", secondo Lerman) e i suoi sostenitori, l'AKP turco e il Qatar; 3) l'Iran, il nemico più pericoloso, che ha ambizioni di egemonia nel mondo arabo-musulmano, utilizzando proxy (Hezbollah, Jihad islamica, milizie in Iraq e Siria) e alleati (Houtis e Hamas) pur restando diffidente nei loro confronti. Come unica soluzione, egli vede l'uso della forza (compresa la distruzione di tutti gli impianti nucleari in Iran) e un'alleanza con quello che chiama il "campo della stabilità", ovvero l'Autorità Palestinese, i curdi iracheni e alcuni Stati "arabo-musulmani" (Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Arabia Saudita) al fine di contrastare il nemico principale: l'Iran e i suoi ausiliari o satelliti. Allo stesso tempo, «Questo è un “campo”»; definito, in altri termini, più da ciò che rifiuta (le offerte islamiste per il potere, nelle loro varie forme e colori) e da ciò che lo spaventa (soprattutto, la sensazione che la politica americana li lasci esposti al pericolo, con l'amministrazione Obama fin troppo desiderosa di assecondare sia l'Iran che i Fratelli Musulmani), piuttosto che da ciò che approva come visione per il futuro. Su alcune questioni (...), ci sono dei profondi disaccordi, anche tra attori strettamente allineati come l'Egitto e l'Arabia Saudita. [*22] Quanto a movimenti come Hamas e la Jihad islamica (per non parlare di Hezbollah e di altri movimenti politico-religiosi), essi pretendono di condurre una "resistenza anticoloniale"quando invece stanno difendendo l'integrità della Ummah musulmana. dei territori, come afferma il Patto di Hamas "emendato" del 2016 [*23]. Il desiderio di Hamas e della Jihad islamica di annientare l'"entità Sionista" e di cacciare i "coloni" israeliani, "dal fiume al mare", corrisponde chiaramente a un progetto genocida antisemita - peraltro destinato al fallimento vista la sproporzione di forze, anche considerando la folle ipotesi dell'uso concomitante di armi nucleari da parte di Israele e Iran. La sinistra identitaria e "de-coloniale", così come l'estrema sinistra classica (o ciò che ne rimane), nella loro propaganda relativista, a malapena si distinguono da Hamas e dalla Jihad islamica, dal momento che minimizzano o travisano le intenzioni di questi movimenti islamisti (intenzioni che sono chiaramente annunciate nei loro documenti programmatici).[...] L'estrema sinistra presenta queste posizioni di Hamas come piccole differenze tattiche e, insieme alla sinistra identitaria, nega la portata e il significato dei crimini del 7 ottobre e del trattamento riservato agli ostaggi (stupro e omicidio il 7 ottobre, poi certamente la prigionia). Quanto ai Sionisti Cristiani anglosassoni o ai cosiddetti media "filo-israeliani", essi negano o minimizzano a loro volta i crimini commessi dall'IDF; trasmettono immagini di bancarelle piene di merci a Gaza; magnificano i lanci aerei di aiuti umanitari, o quelle poche decine di camion che l'IDF lascia passare [*24] (prima del 7 ottobre, a Gaza arrivavano cinquecento camion al giorno, e questo era già notoriamente insufficiente, dato il blocco), mentre sostengono che la maggior parte dei morti palestinesi erano soldati di Hamas, oppure impegnandosi in inutili polemiche sui dati del Ministero della Salute di Gaza [*25], ecc.
  
Il campismo " Sionista "...
Questo campismo "sionista" offre un'ampia gamma di sfumature, dai media anglosassoni "sionisti cristiani", che confondono gazani e islamisti, al canale in lingua francese I24, che elogia costantemente l'esercito israeliano, produce pseudo reportage incentrati sull'IDF o dà voce solo alle vittime dei massacri del 7 ottobre, senza mai intervistare le vittime dei bombardamenti israeliani (che potrebbe intervistare tranquillamente [*26], visto che lavora in stretta collaborazione con l'IDF!!!); o il programma in lingua francese Mosaïque [*27], rivolto a un'audience più intellettuale, e che si focalizza sulla psicologia collettiva degli "Arabi" e dei "Musulmani", in modo da coprire i crimini di guerra israeliani per mezzo di ipotesi culturaliste o essenzialiste. Questo programma invita persone che fanno l'apologia di Trump Guy Milliére [*28], oppure che ritengono (secondo lo storico Georges Bensoussan) che il rapporto tra combattenti di Hamas e vittime civili sia 50/50 - o tutt'al più costituito per 1/3 da combattenti di Hamas e per 2/3 di vittime palestinesi - sia la prova definitiva che Israele ha dimostrato una grande "moderazione".

...e il campismo " Anti-sionista " sono fratelli gemelli
Anche il campo "Anti-sionista" è molto eterogeneo: si va dall'agitatore Norman Finkelstein, che ha cominciato esultando per il 7 ottobre [*29], a Rima Hassan, avvocatessa e candidata alle elezioni europee per il movimento social-nazionalista (di "sinistra") "La France Insoumise". Ma ci sono anche altre personalità delle quali ci occuperemo più tardi, perché prima dobbiamo citare il caso della signora Hassan, secondo la rivista radicale...Forbes una delle 40 «donne dell'anno» !!!
È difficile trovare testi o discorsi che descrivano le posizioni di questa attivista e giurista franco-palestinese. Sui media, la signora Hassan ripete continuamente che l'esistenza di Hamas è "legittima", secondo quelli che sono i criteri dell'ONU, dal momento che questo movimento resiste alla colonizzazione israeliana. Si noti che Hamas, nel suo Patto del 2016 ("emendato"), negli articoli 23, 25 e 39, usa lo stesso linguaggio: «Resistenza e jihad per la liberazione della Palestina resteranno un diritto LEGITTIMO»; «Resistere all'occupazione con tutti i mezzi e i metodi è un diritto LEGITTIMO garantito dalle leggi divine e dalle norme internazionali»; «Da un punto di vista legale e umanitario, la liberazione della Palestina è un'attività LEGITTIMA, un atto di autodifesa» (le maiuscole sono mie). In ogni caso, in un suo recente discorso, Rima Hassan paragona il Giudeocidio a quella che lei definisce la «disappearance» [*30] dei Palestinesi. Sebbene stia attenta a spiegare che gli 800.000 palestinesi espulsi nel 1948 non siano realmente "scomparsi" (nel senso, aggiungerei, dei "desaparecidos" argentini i cui corpi non sono mai stati ritrovati), ma che essi vivono in campi di accoglienza in vari Paesi, oltre che a Gaza e altrove, l'ambiguità del termine "sparizione" colpisce. Per quanto la signora Hassan si rifugia dietro l'autorità di Edward Saïd, che ha tracciato un parallelo tra la Shoah e la Nakba, questo genere di paragone equivale a fare degli israeliani gli eredi dei nazisti, cosa oggi banale e diffusa a sinistra [*31]. Nella variegata tavolozza politica dei campisti "anti-sionisti", non va dimenticata la politica "de-coloniale" Françoise Vergès [*32], né il colonnello Jacques Baud, ufficiale dell'esercito svizzero e membro dei servizi segreti. Questo «esperto di armi chimiche e nucleari» è diventato il beniamino dei media "alternativi"... ma anche dell'estrema destra. Per quel che riguarda l'estrema destra, è stato intervistato da Sud Radio [*33] e da Livre Noir; per quanto riguarda la sinistra, ha parlato con "Media" [*34], social-nazionalista di "sinistra", e con il giornale belga "cittadino", femminista e antirazzista, "Allohanews" [*35]. Secondo Baud, Hamas non è affatto antisemita, come è dimostrato dal suo... Patto [*36], e in Sudan i cattolici non hanno alcun problema [*37]. Il colonnello Baud ha lavorato e vissuto per qualche tempo in quel Paese che si trovava sotto una dittatura militar-islamista, ma non si è accorto che tale regime è durato trent'anni e ha introdotto la pena di morte per apostasia! Più grande è la menzogna, e più è probabile che essa arrivi al campo "anti-sionista".

Alcune vecchie tecniche utilizzate dai campisti
I campisti "Sionisti" e "Anti-sionisti" utilizzano tattiche vecchie:
1) Entrambi gli schieramenti cercano di confutare le testimonianze delle vittime, enfatizzandone le contraddizioni e le implausibilità, sia che questo riguardi le donne israeliane violentate il 7 ottobre o dopo; o che riguardi le fake news sui «40 bambini decapitati» che gli "Anti-sionisti" si dilettano a rievocare all'infinito; così come le conseguenze criminali del blocco israeliano, prima, e poi quelle dei bombardamenti dell'IDF a Gaza, ecc.;
2) Essi utilizzano più fonti, ma non le contestualizzano mai, né tantomeno si preoccupano della loro autenticità: qualsiasi storia o voce viene accettata da entrambe le parti, purché serva alla loro causa (per i "Sionisti", i «40 bambini decapitati»); per gli "Anti-sionisti", gli elicotteri israeliani che avrebbero ucciso una gran parte dei partecipanti al Nova Festival, per cui (secondo Al-Jazeera) i corpi che non sono stati identificati sono quindi di palestinesi, e non di israeliani, ecc;
3) Denigrano, e cercano di ridicolizzare anche le descrizioni più terribili, tanto nel caso dei massacri di Hamas o di quelli dell'IDF, in particolare per quanto riguarda le sofferenze patite da bambini e donne;
4) Al fine di confondere i loro interlocutori disinformati, nelle loro affermazioni mescolano il vero con il falso (ad esempio, i campisti "Anti-sionisti" usano false citazioni di Herzl [*38], o di Ben Gourion [*39] accompagnandole con citazioni vere; oppure cercano di far credere che i fascisti e i nazisti sarebbero sempre stati a favore del sionismo [*40].
5) Attaccano qualsiasi relazione, o analisi politica seria che non sia conforme ai loro principi ideologici, accusando i giornalisti, gli storici o gli specialisti di geopolitica di mentire, di essere incompetenti, o addirittura di essere al servizio del "Sionismo" o del «terrorismo islamico».

Queste stesse tattiche sono state utilizzate dai negazionisti dell'Olocausto di estrema destra. Ciò che sembra invece relativamente nuovo è che sul versante "Sionista", i campisti approfittano delle mediocri polemiche che oppongono la sinistra identitaria alla destra, per denunciare il "wokismo", il totalitarismo "islamico-di sinistra" e gli attacchi alle "conquiste democratiche" dell'"Occidente liberale"; nel mentre che invece i campisti "Anti-sionisti" denunciano il "panico morale" propagandato dall'intellighenzia neoconservatrice, l'estensione globale dell'"illiberalismo", persino del "fascismo", a partire da Netanyahu a Orban passando per la Meloni, mescolando tutti questi temi in nome di una mitica "intersezionalità" dei soggetti e delle lotte: ecologia, transfobia, omofobia, sionismo, colonialismo, femminismo, razzismo, imperialismo e così via. Come conclusione, una rassegna concreta di alcuni esempi di incoerenza dei "campisti Anti-sionisti", i metodi e le argomentazioni incoerenti:

1) Il loro primo obiettivo è quello di minimizzare l'entità del massacro commesso il 7 ottobre e di far credere che l'IDF abbia deliberatamente ucciso degli israeliani, senza specificare né il luogo né il numero di persone uccise. Ad esempio, Wissam, nel suo programma YouTube "Paroles d'honneur", sostiene che «spesso, molti [*41] crimini attribuiti ad Hamas (...) sono stati poi smentiti dai giornalisti, in particolare da quelli di Haaretz, e dagli organismi internazionali [*42]». Tuttavia, però, Wissam non cita nessuno di questi crimini (in particolare, gli stupri), né fornisce alcun dato o fonte. Eccetto un singolo articolo del quotidiano francese Libération, di cui riproduce il titolo, ma non il contenuto. Infatti, Wissam sostiene che «l'ipotesi che gli elicotteri israeliani abbiano causato vittime tra i partecipanti al rave party, è da prendere sul serio», mentre invece il giornalista di Libération scrive che si tratta di una voce ampiamente diffusa da Hamas. In ogni caso, l'articolo di Haaretz non fornisce alcun dettaglio su questo elicottero, che nella confusione potrebbe aver commesso un terribile errore : «Un paragrafo all'inizio dell'articolo [del quotidiano israeliano] spiega che "secondo una fonte della polizia, le indagini indicano anche che un [*43] elicottero cannoniera delle forze armate israeliane che è arrivato sul posto e ha sparato sui terroristi ha colpito anche i partecipanti al festival» (...). «Non è tuttavia possibile dire se alcune persone siano morte in conseguenza di ciò». Haaretz «non fornisce una stima del numero di civili che potrebbero essere stati colpiti o uccisi. Il quotidiano non indica il luogo dell'incidente». Ovviamente, il nostro falsificatore "anti-sionista" nasconde questa informazione data dall'articolo pubblicato su Haaretz. E aggiunge: «Numerosi testimoni oculari mettono in dubbio la versione israeliana dell'attacco al kibbutz», senza citare una sola fonte, quando invece lo stesso articolo pubblicato sul quotidiano francese Libération si conclude con questa frase molto chiara: «Decine di video consultati da "Check News", a volte filmati da telecamere portate dagli assalitori, mostrano membri delle brigate di Hamas che giustiziano i civili con granate o con armi da fuoco, sia sul luogo del festival che nel kibbutz sotto attacco».
2) L'obiettivo è ovviamente quello di negare a Israele il diritto all'esistenza (ivi compreso quello di "Stato ebraico", così come richiesto dall'ONU nel 1947 [*44]), dal momento che il massacro del 7 ottobre è stato, secondo le "Paroles d'honneur", un semplice "attacco" (non un massacro?) da parte dei "palestinesi" (chi?) contro "il territorio israeliano, la Palestina occupata", che deve essere svuotato dei suoi abitanti ebrei e israeliani, così come dai thailandesi (si veda il punto successivo). Questa negazione del diritto di Israele all'esistenza non è nemmeno ipotizzata, come dimostra questo manifesto per una manifestazione social-nazionalista di "sinistra" del 19 aprile, dove Gaza, Israele e la Cisgiordania vengono rappresentati colorandoli in rosso, come un blocco. Ma questo piccolo errore visuale è rivelatore, così come quello verbale del quale parleremo nella prossima sezione.
3) Secondo il giornalista di "Paroles d'honneur", «I palestinesi hanno il diritto di difendersi, ma gli israeliani non hanno il diritto di farlo». Questa affermazione ha quanto meno il pregio della chiarezza. Ciò che i campisti "Anti-sionisti" difendono è il diritto dei "palestinesi" (chi?) di uccidere gli ebrei perché sono essi sono tutti "coloni", compresi i discendenti di quegli ebrei che sono lì da secoli, molto prima degli arabi o dei palestinesi. Inoltre, il 7 ottobre 2023, Hamas ha ucciso non solo civili e soldati israeliani, ma anche 39 braccianti thailandesi. Il massacro di 39 proletari asiatici, che non hanno nulla a che vedere né con il "Sionismo" né con la religione ebraica, non merita nemmeno di essere menzionato dai quei campisti "Anti-sionisti" e "Antimperialisti" che usano sempre la parola "razzializzato", tranne quando si tratta dei thailandesi assassinati da Hamas e dai suoi complici. Anche la filosofa Judith Butler [*45] ha taciuto sull'omicidio dei 39 thailandesi, dichiarando che quella che lei chiama «la rivolta del 7 ottobre» è stata un «atto di resistenza armata contro un apparato statale coloniale», e non è stato un attacco antisemita bensì "anti-israeliano". Un silenzio analogo, da parte di Michèle Sibony dell'UJFP (un gruppo simile al JVP, negli Stati Uniti): egli denuncia "massacri coloniali", "empatia selettiva", "islamofobia", la "gerarchia delle vittime", la "disumanizzazione", i "discorsi del padrone", le "centinaia di migliaia di sacrifici umani" (sic!) commessi dagli israeliani, ma dimentica però di menzionare i 39 lavoratori thailandesi uccisi da Hamas e si riferisce solo alle vittime «di Israele» [*46].
4) Nel momento in cui i militanti "anti-sionisti" si rendono conto che il loro sostegno a favore di Hamas è traballante, per celebrare quella che chiamano «l'eroica resistenza di Gaza» si appellano allora a ciò che essi ritengono essere la storia, collegandola alle lotte del passato. Così Norman Finkelstein evoca «la resistenza armata di John Brown alla schiavitù» e «gli ebrei che si ribellarono nel ghetto di Varsavia».[*47]. Come nel caso del relativista Wissam, anche lui sostiene che «Contro gli afrikaner, l'ANC si è resa colpevole di aver massacrato dei civili», come se si trattasse di gloriose imprese d'armi, e come se così avesse contribuito in qualche modo alla fine dell'apartheid. L'attacco più efferato, quello di Christchurch, ha ucciso 19 persone, tra cui 8 neri che non erano "afrikaner"; gli ignoranti campisti "anti-sionisti" hanno la deplorevole tendenza a scordarsi delle cosiddette vittime "razzializzate", allorché ad ucciderle sono i loro amici politici (ieri l'ANC, oggi Hamas). Alla disperata ricerca di munizioni "Anti-sioniste", "Paroles d'Honneur" invoca il sostegno dello scrittore fascista Drieu la Rochelle, il quale, nel 1967, aveva appoggiato Israele. Sfortunatamente per i suoi fan, Wissam non sa nemmeno di cosa sta parlando.
Come ha fatto notare un lettore nei commenti al video: «Pierre Drieu La Rochelle associa l'"ebreo" all'abitante della città che è sprofondato nel capitalismo. In altre parole, egli essenzializza l'ebreo in quanto simbolo del capitalismo cittadino (in una dialettica antisemita)»;  lo si vede, ad esempio, quando spiega loro che «[per La Rochelle]Gli ebrei sono noi stessi resi "grimacing" [smorfiosi] dalla vita della grande città. Mi sembra che stiate facendo lo stesso, essenzializzando l'uomo bianco in quanto simbolo del dominio in una dialettica altrettanto razzista. (...) La frase che avete appiccicato a Pierre Drieu La Rochelle è in gran parte estrapolata dal contesto (...), e soprattutto la difesa del progetto sionista è per lui secondaria, se non inesistente». Come per lo scrittore fascista Lucien Rebatet, anch'egli invocato come sostenitore di Israele dal falsificatore "antisionista" Wissam, attraverso una dichiarazione di sostegno allo Stato ebraico, fatta nel 1967 dopo una vita di sostegno alle idee antisemite. Se i campisti "anti-sionisti" fossero seri, farebbero più attenzione al prolungato supporto dato da Hitler e dai nazisti alla causa palestinese, così come al sostegno dei movimenti fascisti e neo-fascisti ai movimenti di liberazione nazionale nei Paesi cosiddetti "arabi" (o "arabo-musulmani"), e al sostegno dato dall'estrema destra neofascista italiana alla causa palestinese. Inoltre, lo stesso Wissam sottolinea come "gli anti-sionisti" e gli antifascisti abbiano talvolta dovuto espellere gli attivisti di estrema destra dalle manifestazioni per la Palestina; il che distrugge la sua tesi secondo cui «gli ebrei sono più al sicuro nei movimenti pro-Palestina» poiché «in questi ambienti il discorso antisemita è più criticato»...
Quindi, vuole farci credere che i luoghi in cui gli ebrei sarebbero più al sicuro sarebbero proprio i luoghi dove si riversano i partigiani di Soral e Dieudonné [*48] (e, aggiungerei, anche gli islamisti antisemiti "filopalestinesi")?

Yves Coleman"Ni patrie ni frontières", Aprile 29, 2024

NOTE:

[1] - L'"Anti-sionismo" è tanto confuso e incoerente, se possibile, quanto lo è il "Sionismo" a cui pretende di opporsi. Ecco perché metto sistematicamente entrambi i termini tra virgolette.
[2] - https://npnf.eu/spip.php?article1151 - “Has Doorbraak joined the herd of the “antizionist” deniers ?”
[3] - Ancora una volta, questa è la favola che ci viene servita da Michèle Sibony dell'UJFP in occasione di un "incontro ebraico internazionale" del 30 marzo 2024 - https://www.youtube.com/watch?v=kYrqNTZ28YM.
[4] - I "Sionisti Cristiani" americani non sono necessariamente di estrema destra, o addirittura razzisti nei confronti degli afroamericani, dal momento che mobilitano una parte conservatrice della comunità nera, mentre l'estrema destra fascista o neonazista americana, nota come suprematista, è invece per lo più "Anti-sionista".
[5] - "Réponse aux sionistes de gauche de Médiapart (et d’ailleurs)": https://www.youtube.com/watch?v=lTwQK4CEW50. Il testo può essere trovato su un blog Mediapart e qui:  https://npnf.eu/spip.php?article1144 .
[6]  -Senza dubbio, è sui video del Ayn Rand Center UK, o su Ayn Rand Institute che ho trovato i peggiori esempio di campismo "Sionista", come il video “Aid Workers Killed in Gaza-Were They Innocent?” dove lo speaker rimprovera Netanyahu per aver riconosciuto che l'omicidio degli operatori umanitari di World's Kitchen era un errore, e che dovevano essere liquidati!
[7] - https://www.youtube.com/watch?v=7ZEpPVOnIRM
[8] - See this video entitled “Douglas Murray’s Raw Opinion on the Israel-Gaza Conflict” https://www.youtube.com/watch?v =WRbtzDOtBAY&t=14s .
[9] - https://www.youtube.com/watch?v=F57xdV_mIsA.
[10] - Come dimostrato dall'uso dell'intelligenza artificiale per rilevare la possibile presenza di combattenti di Hamas calcolando la percentuale di vittime civili ( https://www.972mag.com/mass-assassination-factoryisrael-calculated-bombing-gaza/ ); oppure la volontà di controllare, già nel 2007, il cibo della popolazione di Gaza calcolando il numero di calorie a cui avrebbero dovuto avere diritto mentre, dal 7 ottobre, lasciava passare solo solo il 12% del cibo corrispondente ai suoi calcoli.
[11] - Scrivo "per il momento" perché, sebbene nulla impedisca allo Stato israeliano di compiere un giorno un genocidio (il fondamento di uno Stato non è la morale o l'umanesimo, ma l'uso della forza per difendere gli interessi delle classi dominanti pretendendo di servire gli interessi di un popolo su un determinato territorio), non dobbiamo abusare del termine, come hanno fatto i negazionisti dell'Olocausto di estrema destra per relativizzare i crimini nazisti; o gli stalinisti sovietici e i loro complici in tutto il mondo, in particolare per far dimenticare il patto tedesco-sovietico e la loro apatia di fronte al giudeocidio durante la Seconda guerra mondiale.
[12] -  Cf. Richard Sanders’ disgusting interview on his film about October 7 broadcast on Jazeera, https://www.youtube.com/watch?v=IIqzVIbQBoQ&t=792s .
[13] - https://www.i24news.tv/fr/actu/international/europe/artc-france-le-depute-julien-odoul-rndemande-la-dissolution-du-collectif-urgence-palestine
[14] - https://www.youtube.com/watch?v=9AwgWdA08Ak
[15] - Così, in merito all'uccisione ("involontaria"!?) di sette operatori umanitari dell'ONG World Central Kitchen da parte di tre successivi attacchi di droni israeliani, Benyamin Netanyahu ha dichiarato il 2 aprile 2024: «Sfortunatamente questo accade in tempo di guerra», e ha già affermato cinque mesi prima: «Ogni morte di civili è una tragedia (...) facciamo tutto il possibile per allontanare i civili dal pericolo"»(16/11/2023, sulla CBS).
[16] - https://www.sciencespo.fr/ceri/fr/oir/la-bataille-de-mossoul-lapogee-de-la-guerreconfessionnelle-en-irak .
[17] - See https://www.youtube.com/watch?v=lTwQK4CEW50 .
[18] - Su questo si legga l'eccellente testo di Moishe Postone su: https://francosenia.blogspot.com/2024/02/moishe-postone-sulla-rote-armee.html
[19] - “Resolution 181 adopted by the United Nations General Assembly on November 29, 1947, recommended the partition of Palestine between a Jewish state and an Arab state, proposing a «corpus separatum» for the Holy Places: 14,000 square kilometers, with 558,000 Jews and 405,000 Arabs for the  Jewish state; 11,500 square kilometers, with 804,000 Arabs and 10,000 Jews for the Arab state; 106,000 Arabs and 100,000 Jews for the international zone that would have included the Holy Places, Jerusalem  and Bethlehem. Between the two states, an economic, monetary, and customs union was planned.” https://mjp.univ-perp.fr/constit/il1947.htm
[20] - https://www.monde-diplomatique.fr/cartes/morcellement
[21] - “The Game of Camps: A Strategic Overview of the Middle East” - https://www.youtube.com/watch?v=nO2jw6N58HU
[22] - https://besacenter.org/wp-content/uploads/2016/09/MSPS124-1.pdf, 2016 .
[23] - Source: https://www.middleeasteye.net/news/hamas-2017-document-full .
[24] - Such as this article from the American Jewish Committee : “We are now trying to flood the area with supplies,” IDF spokesman Rear Admiral Daniel Hagari told reporters on March 13. (...) Israel believes food supplies are stable in the southern Gaza Strip, where markets are bustling and stocks are piling up in humanitarian agency warehouses”. Or this other one: “Hamas steals food from its citizens, but Israel is blamed”, https://www.jns.org/hamas-steals-food-from-its-citizens-yet-israel-gets-blamed/
[25] - ”Hamas falsifies casualty figures: ‘The numbers are not real‘"  https://www.jns.org/hamas-fakescasualty-figures-the-numbers-are-not-real/ .
[26] - Let’s be honest: I24News (very rarely) gives Palestinians a voice, but first they will go through the hands of Israeli cops and soldiers, as their bruised faces testify.
[27] - https://www.youtube.com/channel/UCLi6NkIfz2vIIB5rlDYj7kA/about
[28] - https://www.youtube.com/watch?v=c19HA9c4xFs
[29] "Per quanto mi riguarda, non rimpiangerò mai - al contrario, riscalda ogni fibra della mia anima - le scene dei bambini sorridenti di Gaza mentre i loro arroganti oppressori suprematisti ebrei sono stati finalmente umiliati. Le stelle del cielo guardano con benevolenza. Gloria, gloria, alleluia. Le anime di Gaza continuano a marciare". Per maggiori dettagli, si rimanda al mio articolo: "Su alcuni "ragionamenti" ingannevoli della sinistra compatibile con Hamas".:  https://npnf.eu/IMG/pdf/about_the_hamas-friendly_left-2.pdf
[30] - Anche il media Blast ha usato la parola "sparizione" in un programma intitolato "L'obiettivo di Israele è far sparire i palestinesi con Rony Brauman" ( https://www.youtube.com/watch?v=sFLwAyxkxOc ). E Brauman (ex presidente dell'ONG Medici senza frontiere) spiega che questa strana "sparizione" equivale a un genocidio, ma che genocidio non significa sterminio di tutti i palestinesi. Dubito che la maggior parte degli "antisionisti" sia in grado di capire la differenza, data la loro retorica negazionista dell'Olocausto e l'ignoranza della storia del popolo ebraico e del nazismo. È un disservizio per le giovani generazioni usare i termini genocidio o sparizione. Queste giovani generazioni, come gli attuali studenti di Sciences Po - la futura "élite della nazione", sembra? - che nella loro recente protesta non conoscevano il significato di mani insanguinate e hanno spiegato di essere nati dopo il 2000 - la nuova scusa dell'analfabetismo politico è stata immediatamente ripresa da diversi siti web "radicali".
[31] - Come dimostrano la compiacente intervista a Blast e il compiacimento del cabarettista Guillaume Meurice ( https://www.youtube.com/watch?v=D-5sz_JLYOo) che ha fatto una "battuta" su "Netanyahu, un nazista senza prepuzio", o l'evocazione di Eichmann da parte di Mélenchon sul presidente dell'Università di Lille.
[32] - Si rifiuta di considerare i massacri del 7 ottobre come crimini (cfr. il suo intervento all'incontro con Judith Butler, 3 marzo 2024) e considera sia Hamas che "gli Houthi" (sic) come "combattenti della resistenza". Per quanto pretenda di essere "decoloniale", la signora Vergès ignora che gli Houti preferiscono chiamarsi "i partigiani di Dio" perché rifiutano "Houthi" come appellativo tribale.
[33] - https://www.youtube.com/watch?v=WF2tScntZSE
[34] - https://www.youtube.com/watch?v=ba0MCF4Jqk4
[35] - https://www.youtube.com/watch?v=6-7UXQwnK4M. Un media doppiamente relativista, visto che il suo intervistatore insiste nel paragonare il "sionismo" al nazismo e suggerisce (con l'assenso del colonnello-spia svizzero Baud) che la maggior parte dei partecipanti al rave party sono stati uccisi dagli stessi israeliani!
[36] - Hamas Covenant of 1988 ( https://avalon.law.yale.edu/20th_century/hamas.asp ) è totalmente impregnato di antigiudaismo e antisemitismo, come dimostrano le seguenti citazioni:
° "La nostra lotta contro gli ebrei è molto grande e molto seria".
° "Il Giorno del Giudizio non verrà finché i musulmani non combatteranno gli ebrei (uccidendo gli ebrei), quando l'ebreo si nasconderà dietro pietre e alberi". (riferito da al-Bukhari e da Moslem)."
° "Israele, l'ebraismo e gli ebrei sfidano l'Islam e il popolo musulmano. "Che i codardi non dormano mai"".
° "Il loro piano è incarnato nei "Protocolli degli Anziani di Sion", e la loro attuale condotta è la migliore prova di quanto stiamo dicendo".
° "Non c'è via d'uscita se non concentrando tutti i poteri e le energie per affrontare questa nazista e feroce invasione tartara".
° " Sono stati gli artefici della Prima Guerra Mondiale, quando sono riusciti a distruggere il Califfato islamico, ottenendo guadagni finanziari e controllando le risorse. Hanno ottenuto la Dichiarazione Balfour, hanno formato la Società delle Nazioni attraverso la quale hanno potuto governare il mondo. Furono artefici della Seconda guerra mondiale, attraverso la quale ottennero enormi guadagni finanziari con il commercio di armamenti e spianarono la strada alla creazione del loro Stato.  Sono stati loro a istigare la sostituzione della Società delle Nazioni con le Nazioni Unite e il Consiglio di Sicurezza per poter governare il mondo attraverso di loro. Non c'è guerra in corso da nessuna parte senza che ci sia il loro zampino". (Questa versione è stata presumibilmente "modificata" nel 2016).
[37] - Eppure la persecuzione anticristiana in questo Paese è stata denunciata almeno dal 1992 dal Vaticano. Un giornalista del quotidiano cattolico La Croix ha scritto il 20 luglio 2022: "Il governo di transizione del Sudan, che è succeduto alla dittatura militare-islamista, si è impegnato per la libertà religiosa. Ma il colpo di Stato dell'ottobre 2021 ha segnato il ritorno dei discorsi di odio e di altri arresti arbitrari contro la piccola minoranza cristiana".
[38] - La citazione errata più nota è "Una terra senza popolo per un popolo senza terra", la cui invenzione è stata attribuita a molti intellettuali sionisti (sebbene sia stata usata per la prima volta nel 1843 da un pensatore evangelico scozzese) e che è stata ritenuta fondamentale dagli antisionisti, in barba alla verità storica: Cf. https://k-larevue.com/une-terre-sans-peuple-pour-un-peuple-sans-terre/
[39] - Rima Hassan, ad esempio, ha diffuso ampiamente due citazioni immaginarie di Ben Gourion: "Israele diventerà uno Stato di apartheid se non riuscirà a liberarsi della sua popolazione araba"; e "Cacciateli via, i vecchi moriranno e i giovani dimenticheranno", la prima in un programma televisivo virale su YouTube, la seconda su Facebook.
[40] - Cf. the articles written by Gerry Ben Noah (https://www.workersliberty.org/index.php/story/2019-02-13/critique-lenni-brenners-zionism-age-dictators) and Paul Bogdanor ( http://fathomjournal.org/anantisemitic-hoax-lenni-brenner-on-zionist-collaboration-with-the-nazis/ ) ; and my articles: «L’antisionisme: une vieille position toujours actuelle dans l’extrême droite antisémite nordaméricaine” (https://npnf.eu/spip.php?article1148) and “Continuité de l’antisionisme fasciste italien: Ordine Nuovo – Casa Pound – Forza Nuova” (https://npnf.eu/spip.php?article1149).
[41] - I’ve underlined certain words in bold in the quotes from “Paroles d’honneur”.
[42] - Bad luck for the “anti-Zionist” campists, the UN report released on March 4, 2024, despite its caution, leaves little doubt: https://www.liberation.fr/international/moyen-orient/attaque-du-hamas-lonudit-avoir-de-bonnes-raisons-de-croire-que-des-viols-ont-ete-commis-sur-des-victimes-et-des-otages20240305_SWSDFVYESVCETDBSSZPTEDLU7Y/
[43] - Underlined by me.
[44] - Una risoluzione che Hamas rifiuta, anche nel suo Patto "emendato" del 2016. Permettetemi di ripetere questa informazione, ignorata da tutti gli "antisionisti".
[45] - L'intervento integrale di Judith Butler del 3 marzo 2024 può essere ascoltato qui: "Contre l'antisémitisme et pour la paix révolutionnaire" (Contro l'antisemitismo e per la pace rivoluzionaria) https://www.youtube.com/watch?v=rlQNBJOq-0E. Si noti l'assurda innovazione teorica della "pace rivoluzionaria" per una persona che sostiene Hamas come "movimento di resistenza"... Dopo l'"amore rivoluzionario" di Houria Bouteldja per gli ebrei  (https://mitpress.mit.edu/9781635900033/whites-jews-and-us/), avremo presto un "omicidio rivoluzionario" o una "tortura rivoluzionaria"?
[46] -  https://www.youtube.com/watch?v=kYrqNTZ28YM
[47] - Cfr. il mio articolo "Norman Finkelstein pourra-t-il tomber encore plus bas après ses declarations sur le massacre du 7 octobre?" (Norman Finkelstein può sprofondare più in basso dopo le sue dichiarazioni sul massacro del 7 ottobre 2023?). (https://npnf.eu/spip.php?article1122 ).
[48] - Alain Soral è uno scrittore, editore e agitatore "nazional-socialista" famoso sui social network. Dieudonné è un cabarettista che ha fatto coppia per anni con un comico ebreo, Elie Seimoun, ed è stato un'icona del movimento antirazzista. Con centinaia di migliaia di seguaci come Soral, Dieudonné è stato persino candidato a sinistra contro il Fronte Nazionale in un'elezione locale nel 1997, finché non è diventato... negazionista dell'Olocausto, intorno al 2004, e candidato per un misterioso partito "antisionista" (finanziato dall'Iran) con il fascista Soral nel 2012. Entrambi sono propagandisti antisemiti e antisionisti e pretendono di difendere i musulmani con argomenti diversi, essendo Dieudonné un cattolico e Soral un ateo in stile nazista. Nel 2009, Dieudonné è stato invitato dal regime di Teheran a partecipare a un festival di cortometraggi di 10 giorni come membro della giuria.

fonte: Ni patrie ni frontières

Nessun commento: