A quanto sembra, quest'estate verrà pubblicata una nuova versione di uno dei "capolavori rovinati" di Sam Peckinpah: e così potremo finalmente vedere il "personal cut" del suo Pat Garrett & Billy The Kid (una versione più breve, di “soli”106 minuti, del Director Cut, era già stata rieditata dalla MGM per il mercato Home Video, nel 1988).
A proposito di Peckinpah, si racconta che Rudolph (Rudy) Wurlitzer - la cui sceneggiatura per il film di Pat Garrett venne grossolanamente rielaborata da Peckinpah - temesse e detestasse a tal punto il regista da averne fatto un personaggio principale (con l'appropriato pseudonimo di Wesley Hardin) per un suo libro, "Slow Fade", nel quale viene ritratto come un regista megalomane e drogato. In altre occasioni, Wurlitzer ha raccontato anche cosa avvenne la prima volta che Bob Dylan incontrò Sam Peckinpah:
«Era sera tardi, e Bob e io stavamo camminando, diretti verso casa di Sam, quando si sentì un urlo e vedemmo una cameriera terrorizzata che correva fuori. Subito dopo sentimmo uno sparo e io pensai: "Oh, cavolo, questo finirà per mandare all'aria tutta la storia con Bob". Entrando in casa, trovammo Sam in piedi, davanti a uno specchio, del tutto nudo. Lo specchio era stato completamente distrutto, mentre lui aveva una bottiglia in una mano e una pistola nell'altra. E io dissi: "Sam, questo è Bob Dylan"».
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