I collassologhi, hanno fondato una teoria - la Collassologia - che è allo stesso tempo, simultaneamente, sia fatalista che naturalista.
Fatalista, nel senso che secondo loro il il collasso non è evitabile: ragion per cui giudicheranno inutile qualsiasi tentativo di trasformazione globale che oggi viene messo in atto (è «inutile combattere», sostengono Pablo Servigne & Raphael Stevens & Gauthier Chapelle nel loro "Un'altra fine del mondo è possibile", pubblicato in Italia da Treccani ). Naturalista perché, per naturalizzare sistematicamente il mondo sociale moderno, attinge alle scienze naturali borghesi. Pertanto, per loro, fatalismo e naturalismo procedono insieme e di pari passo: così, dal momento che il sociale è naturalizzato ecco che diventa del tutto inutile lottare contro le sue leggi implacabili. In questo saggio, tale discorso verrà criticato alla radice. Nel libro vengono analizzate e commentate tre opere dei collassologhi ("Come tutto può crollare", "Un'altra fine del mondo è possibile", "Mutuo soccorso, l'altra legge della giungla"). Si scoprirà così che i collassologhi in realtà non vogliono farci effettivamente uscire dal capitalismo, ma cercano piuttosto di adattare la società capitalista al crollo.
UNE CRITIQUE ANTICAPITALISTE DE LA COLLAPSOLOGIE, di BENOIT BOHY-BUNEL. Collection : Questions contemporaines. 13,5 €
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