Un complotto permanente contro il mondo intero
- Saggi su Guy Debord -
di Anselm Jappe
«Un complotto permanente contro il mondo intero»: era stata questa la definizione che Guy Debord aveva dato della casa editrice che lo pubblicava; "Champ Libre". E la stessa definizione avrebbe potuto essere applicata anche alla traiettoria pubblica di Debord stesso. Considerato come apparentemente "accettabile" dopo la sua morte avvenuta nel 1994, secondo alcuni si sarebbe addirittura trasformato in un'icona e ina una gloria nazionale, tuttavia il fondatore dell'Internazionale situazionista non è mai diventato - nonostante tutte le accuse e le illazioni in tal senso - un autore come tutti gli altri.
Questo libro si propone di recuperare la potenza inquietante della sua opera: vengono esaminate, tra le altre cose, insieme alla fine dell'arte e alla fine della politica, anche la sua lettura di Marx, il suo contributo alla riflessione storica e i parallelismi possibili (o meno) con gli scritti di Theodor Adorno, di Hannah Arendt e di Jean Baudrillard. Viene evocato e discusso quello che ha costituito il suo curioso recupero messo in atto da parte del mondo dell'arte, nonché la questione della sua "attualità". Tra le persone che sostengono e pretendono di richiamarsi a Debord e ai situazionisti, troviamo gli individui più eterogenei e differenti tra loro: a queste persone, vale la pena ricordare come l'autore de "La società dello spettacolo" abbia sempre inteso comunque opporsi pressoché al mondo intero. Dopo aver letto questi testi, sia gli storici che gli artisti, così come, tanto i militanti quanto i cineasti che l'hanno fatto, ora si chiederanno se poi hanno fatto davvero così bene a includere Debord tra quelli che sarebbero i loro amici.
- in uscita il 3 febbraio 2023 - 192 pages. 16 euros, isbn 9782373091168 -
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