lunedì 15 marzo 2021

Traduttori di sé stessi …

«Un grande scrittore "è un distruttore che migliora l'esistenza, e l'arricchisce minandola, compromettendola", scrive E.M.Cioran a proposito di Samuel Beckett.
E questo distruttore di lingue, infermo, ammalato, sdraiato sullo stesso letto dove pochi giorni dopo sarebbe morto, prende la penna per trafiggere il bianco del foglio di carta: comment dire - comment dire

Poi, come se girasse la pagina e ne vedesse l'altro lato attraverso un foro, la parte esterna della sua lingua sempre straniera, scrive in inglese: what is the word - what is the word

Beckett, dice Steiner, "è uno sradicato che si trova a casa propria in diversi luoghi". La lingua che abita Beckett - traduttore di sé stesso, costituisce uno spazio intermedio tra un luogo ed un altro, forma un fuori e un dentro: come la cornice di una porta. "Comment dire?". Chissà forse anche Gherashim Luca pensava qualcosa del genere nel momento in cui stava per gettarsi giù da un ponte dell'Île Saint-Louis.
Luca viveva in Francia da trenta o quarant'anni, da tutta una vita: è lo stesso. Il poeta aveva lasciato la Romania e il rumeno, perseguitato da quello stesso potere cha ha scacciato tanti altri dal proprio parse, dalle loro case, in quel breve XX secolo. Luca si era messo a scrivere poesie balbettanti, pieni di lacune. Ha abitato una lingua straniera e l'ha portata ai limiti della sua sintassi, dall'altro lato della grammatica.

La sua poesia Passionément comincia:

" pas pas paspaspas pas
pasppas ppas pas paspas
le pas pas le faux pas le pas
paspaspas le pas le mau
le mauve le mauvais pas
"

e poi prosegue:

"je je t’aime
je t’aime je t’ai je
t’aime aime aime je t’aime
passionné é aime je
t’aime passioném
he t’aime
passionnément aimante je
t’aime je t’aime passionnément
je t’ai je t’aime passionné né
je t’aime passionné
je t’aime passionnément je t’aime
je t’aime passio passionnément
"

Appoggiato al parapetto del ponte, prima di buttarsi in acqua, ha tremato il corpo di Gherasim Luca?
Ha balbettato come in quell'ultimo verso che inciampa in "passio" e cade: "passionnément"?
La poesia comincia con un "faux pas", un passo falso, e tutto ciò che segue poi è una caduta - verso dove?
"Quando una lingua arriva ad essere così tesa" - scrive Deleuze - "da cominciare a balbettare, a mormorare o a incespicare... allora il linguaggio nella sua totalità raggiunge quel limite che segna il suo esterno e che lo obbliga a confrontarsi con il silenzio". La poesia di Luca è il collassare della lingua nel silenzio. E l'ultima riga va intesa, pertanto, come un urlo emesso sott'acqua.
Gherasim Luca si buttò nella Senna il 9 febbraio del 1994. Il Pont Marie fu l'ultimo appiglio - una corda lenta sul flusso della Senna - a questo balbettio. Dopo il salto finale - what is the word? - solamente il silenzio. Il suo corpo venne ritrovato un mese dopo, lontano dall'Île Saint-Louis.

- da: Valeria Luiselli - "Papeles Falsos", Sextopiso. 2012  -

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