lunedì 1 giugno 2020

Il fallimento dell’America


« Io penso che ciò cui stiamo assistendo, è che l'America, in quanto esperimento sociale, ha fallito. Ciò che intendo dire è che i neri, la loro storia, per più di 200 anni, hanno visto il fallimento dell'America, hanno visto che la sua economia capitalista non è in grado di far sì che le persone possano vivere delle vite decenti. Lo Stato-Nazione, il suo sistema di giustizia penale ed il suo sistema legale non sono riusciti a produrre la protezione dei diritti e della libertà. Ed ora, con la nostra cultura, così orientata al mercato, ciascuno viene messo in vendita, tutto è in vendita, non si riesce ad assicurare quel genere di nutrimento reale per l'anima, e non c'è più alcun significato, alcuno scopo. E così, si arriva a questa tempesta perfetta di quelli che sono tutti quanti i molteplici fallimenti, ai diversi livelli, dell'impero americano, e di questo Martin King ce ne aveva già parlato... Il sistema non può più riformarsi da sé solo. Ci abbiamo provato a mettere delle facce nere nei posti di comando. E troppo spesso abbiamo visto che i nostri politici neri, la classe professionale, la classe media, diventano troppo accomodanti nei confronti di uno Stato-Nazione militarizzato, troppo asservito alla cultura di mercato delle celebrità, allo status quo, al potere, alla fama, a tutte quelle cose superficiali che significano così tanto per molti nostri cari connazionali. E così avviene che ci troviamo un gangster neofascista alla Casa Bianca, il quale non si preoccupa di niente. C'è un'ala neoliberista del Partito Democratico, che ora, dopo il crollo di fratello Bernie, si trova alla guida del partito, e non sa proprio che pesci pigliare, e tutto ciò che riesce a fare è mostrare più facce nere possibile. Ma il più delle volte tutte queste facce nere non fanno altro che perdere ancora più legittimità, dal momento che il movimento "Black Lives Matter" era emerso sotto la guida di un presidente nero, un procuratore generale nero, e un ministro della Sicurezza nazionale nero, e tutti loro non sono riusciti a fare un bel niente. Così quando si parla delle masse di neri, dei preziosi poveri e della classe operaia nera, marrone, rossa, gialla, di qualsiasi colore, sono proprio loro quelli che rimangono fuori e si sentono del tutto impotenti, inermi, senza speranza, ed ecco che allora c'è la ribellione. »                        (Cornell West - 29/5/2020)

fonte: RealClear Politics

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