lunedì 23 settembre 2024

Storicamente specifico…

Éric J. Hobsbawm e "L'età degli Imperi, 1875-1914" (Laterza).

Il concetto di imperialismo non è per noi un concetto trans-storico che si possa applicare indistintamente tanto all'antica Roma quanto alla formazione sociale capitalistica. Benché Hobsbawm rimanga in parte un marxista tradizionale - con quella che è la sua critica del capitale, svolta a partire dal punto di vista del lavoro - è tuttavia comunque lecito seguirlo nella sua argomentazione che dimostra - in contrasto con alcune tesi liberali antistoriche, come quelle di Jacques Marseille, in Francia - quanto sia storicamente specifico il concetto di imperialismo: «Questa la ragione per cui i riferimenti alle forme antiche di ingrandimento politico e militare sulle quali il termine è basato» egli osserva «sono fuor di proposito. Imperi e imperatori erano realtà di vecchia data, ma l’imperialismo era una novità assoluta. Il termine (che non compare negli scritti di Marx, morto nel 1883) entrò per la prima volta nel linguaggio politico britannico nel 1870-80, ed era ancora considerato un neologismo alla fine di quel decennio. Si impose di prepotenza nell’uso generale negli anni 1890. Nel 1900, quando gli intellettuali cominciarono a scrivere libri sull’argomento, esso era, per citare uno dei primi di costoro, il liberale britannico J.A. Hobson, "sulla bocca di tutti... e usato per designare il moto più poderoso della attuale vita politica del mondo occidentale"»

fonte: @Palim Psao

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