Spazi occupati, che dovrebbero essere di discussione e di confronto, quando invece sanciscono il formarsi di micro-comunità - anche in competizione tra loro - che vanno a occupare un territorio e dove - rispetto alla quale occupazione - l'aggregazione prescinde da qualsivoglia analisi. Diversamente, come si può fare altrimenti a spiegare queste variegate composizioni che, cinquant'anni fa, avrebbero senz'altro confluito nella destra del PCI. Nemmeno al Manifesto sarebbero arrivati! Qualsiasi critica, sembra che non possa essere vista altro che come un attacco all'identità così in malo modo costituitasi, e laddove l'iniziativa finisce per assumere giocoforza in sé proprio quello spirito della «concorrenza» cui dovrebbero voler porre fine.
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