Il 10 giugno 1975, sul quotidiano “L'Ora”, viene pubblicata un'intervista di Ferdinando Scianna a Italo Calvino, dal titolo "Un silenzioso che ha molto da dire". Tra le altre cose, Scianna chiede a Calvino cosa pensi della recente candidatura politica di Leonardo Sciascia (a diventare consigliere comunale a Palermo). Calvino, dice che - in altre parole - proprio nella misura in cui Sciascia è (o in quanto può essere) un politico atipico, egli può pertanto fare del bene alla politica italiana. «Credo di essere un amico di Sciascia», dice Calvino, «ma la nostra amicizia non si misura di certo dal numero di parole scambiate. Sciascia è un uomo molto silenzioso»: in un mondo in cui tutti parlano sempre tanto, aggiunge Calvino, «l'ingresso in politica di un uomo silenzioso, ma che tante cose ha da dire, è un fatto enormemente positivo» (l'intervista si trova anche in "Italo Calvino e Leonardo Sciascia, "L’ILLUMINISMO MIO E TUO. Carteggio 1953-1985, a cura di Mario Barenghi e Paolo Squillacioti”, Mondadori).
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