sabato 4 luglio 2020

La mente del moralista

Freud era affascinato da quelli che, nel pensiero e nella cultura, erano segni di "s-divinizzazione",  i quali si verificavano attraverso eventi di rottura di un’immaginaria situazione di tranquillità e di armonia:  in tal senso, ci dà gli esempi di Copernico, Galileo e Darwin, visti in quanto responsabili dell'approfondimento della decentralizzazione del soggetto  (che non è più il centro dell'universo; che non è più il centro degli esseri viventi). Una tale rottura viene interiorizzata da Freud; per mezzo dell'idea dell'inconscio, il soggetto non è più "signore" nella "propria casa", vale a dire, la rappresentazione che viene fornita dal soggetto risponde assai spesso a degli stimoli sotterranei che vengono inviati da complessi meccanismi di repressione e di rimozione, e vengono frequentemente organizzati a partire fin dall'infanzia.
Un'altra figura autoritaria che Freud ha contribuito a mettere in discussione è stato Kant: l'imperativo della morale che dev'essere categorico e interiorizzato in egual misura da tutti, lo troviamo disseminato in innumerevoli forma di adattamento alla moralità (che ora troviamo ormai come storicamente situata, e non più inviata dall'alto, eterna ed immutabile).
Non si tratta più di applicare l'universale ad ogni vita individuale, bensì di rendere l'universale applicabile a ciascun caso specifico. In tal senso, Freud dissolve anche quello che era il progetto centralizzatore di Nietzsche, che parla di «volontà» allo stesso modo in cui si parlava una volta della «Verità». Per Freud, i diversi approcci del soggetto nei confronti del mondo sono delle strategie di auto-descrizione, di auto-creazione, di auto-modellazione; il lavoro psicoanalitico implica l'elaborazione cosciente di tutte queste strategie inconsce di sopravvivenza; ossia, trasformare la rappresentazione automatica in narrativa (Susan Sontag parla di questo nel suo primo libro, "Freud: La mente del Moralista", del 1959, pubblicato usando lo pseudonimo "Philip Rieff").

fonte: Um túnel no fim da luz

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