Marx essoterico e Marx esoterico
- di Roman Rosdolsky -
Sono passati più di cento anni da quando Marx ha cominciato a scrivere le sue lezioni di economia.
Si tratta di un lasso considerevole di tempo, soprattutto se si pensa alle immense trasformazioni che il mondo ha conosciuto a partire da allora. Ragion per cui, quindi, sarebbe un miracolo se tutte le proposte fatte da Marx conservassero ancora oggi una completa validità, e non ce ne fossero alcune fra di esse che sono state rese obsolete dal successivo sviluppo del sistema. Di certo, se queste proposte le si considerano nella loro totalità, il sistema economico di Marx ha dimostrato di essere valido nei confronti della storia.
Ma Karl Marx è stato un figlio del suoi tempi, nonostante tutta la sua genialità, i quali tempi erano soggetti all'influenza dei fatti empirici e all'abitudine del modo di pensare del suo tempo. All'interno del suo sistema, dobbiamo differenziare ragionamenti, aventi ciascuno una portata ed un peso storico variabili. In tal senso si può assolutamente parlare di un Marx essoterico e di un Marx esoterico - nel senso che noi vogliamo comprendere la differenza esistente fra la teoria originale e quelle che sono le conclusioni e le proiezioni che ne sono derivate. È ovvio che la prima può conservare tutta la sua completa validità, anche se le seconde hanno dovuto rivelarsi premature o superate. Ed è altrettanto ovvio che un utilizzo fruttuoso della teoria marxiana è possibile solamente se distinguiamo gli elementi essoterici dagli elementi esoterici, e se sappiamo come fare a separare ciò che è determinato storicamente da ciò che nel sistema marxiano rimane ancora valido.
- Roman Rosdolsky - da "Arbeit und Wirtschaft", 11., Jg., Nr. 11, 1, November 1957, S. 348 -
fonte: Critique de la valeur-dissociation. Repenser une théorie critique du capitalisme
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