domenica 4 maggio 2025

MEGA !!

Le vicissitudini della Gesamtausgabe (MEGA) di Marx-Engels dagli anni '20 ad oggi
di Kevin B. Anderson

A tutt'oggi oggi esiste un numero significativo di scritti di Marx, specialmente quelli relativi agli argomenti di questo studio, i quali però non sono mai stati pubblicati in nessuna lingua. Perché, più di un secolo dopo la sua morte, la situazione continua a essere ancora la stessa? Infatti, il problema, ha avuto inizio già con Engels e continua ancora oggi. Sebbene avesse lavorato a lungo e duramente, per modificare e pubblicare quella che, nel 1890, considerava l'edizione definitiva del I Libro del Capitale, e dei Libri II e III di quell'opera, nel 1885 e nel 1894 - curando e sistemando attentamente i manoscritti di Marx, Engels non pianificò, né propose la pubblicazione di tutti gli scritti di Marx. Un po’ di più venne fatto sotto la Seconda Internazionale, dopo Engels.

Riazanov e la prima "Marx-Engels Gesamtausgabe"
Per risolvere l'impasse ci volle la rivoluzione russa del 1917. Grazie al forte incoraggiamento da parte di Lenin, e al sostegno finanziario del nuovo stato sovietico, il rinomato studioso di Marx, David Riazanov, insieme ai suoi colleghi,  in Unione Sovietica nei primi anni '20, avrebbe avviato la prima "Marx-Engels Gesamtausgabe" (MEGA1). Tuttavia, dal momento che era ancora la Seconda Internazionale, non comunista, a possedere i manoscritti e le lettere di Marx ed Engels, il direttore della neonata Scuola di Francoforte, Carl Gruenberg - che intratteneva relazioni sia con i comunisti che con i socialisti - divenne l'intermediario, e i funzionari della Scuola di Francoforte vennero incaricati, in base a un accordo formale, di fotocopiare tutti i documenti di Marx ed Engels che si trovavano negli archivi del Partito Socialdemocratico Tedesco a Berlino, per l'Istituto Marx-Engels di Riazanov a Mosca «mediante una registrazione completa di tutte quelle peculiarità e caratteristiche speciali degli originali, che non possono essere registrate tramite la fotografia». [*1] Pertanto, fu Riazanov a delineare un piano a lungo termine per la MEGA1, una piccola parte del quale verrà pubblicata tra il 1928 e il 1935. MEGA1 venne divisa in tre sezioni; ciascuna di esse doveva contenere gli scritti nella lingua originale in cui Marx o Engels li avevano scritti (di solito tedesco, inglese o francese), oltre a un rigoroso apparato accademico.

Sezione I. Opere filosofiche, economiche, storiche e politiche
Di questa sezione, MEGA1 pubblicò otto volumi, i quali coprono gli anni fino al 1850, e tra di essi ci sono i Manoscritti economico-filosofici e L'ideologia tedesca; nessuno dei quali era stato pubblicato da Engels, o dalla Seconda Internazionale. Precedentemente, nel 1927, Riazanov aveva pubblicato in una traduzione russa, per la prima volta, i Manoscritti del 1844,

Sezione II. Il Capitale e i manoscritti che riferivano a esso
Questa sezione doveva coprire tutte le edizioni del I Libro del Capitale, così come Marx le aveva scritte, o Engels le aveva curate, dalla prima edizione tedesca del 1867 fino alla quarta edizione definitiva di Engels, del 1890. avrebbe dovuto includere anche i libri II e III, curati da Engels, oltre ai manoscritti originali di tali volumi, così come gli altri testi, quali i Grundrisse e le Teorie del plusvalore. Di questa sezione della MEGA1 non venne pubblicato niente, sebbene i Grundrisse sarebbero apparsi, come volume separato, nel 1939-1941.

Sezione III. Corrispondenza di Marx ed Engels
Vennero pubblicati solo quattro volumi, i quali coprono tutte le lettere conosciute intercorse fra Marx ed Engels, tra il 1844 e il 1883; ma non le lettere di terzi o a terzi.

Malgrado si fosse impegnato a pubblicare tutta l'opera di Marx, Riazanov rifiutò l'idea di divulgare quello che era un materiale specifico: come i quaderni fatti di citazioni: opere come i Quaderni etnologici nei quali Marx aveva copiato estratti, oppure aveva riassunto e commentato quei testi che aveva studiato nel corso della sua vita. In una relazione del 1923, all'Accademia socialista di Mosca, riguardo quali fossero i piani per MEGA1 - un documento che venne poi pubblicato anche in Germania, l'anno successivo, dal direttore della Scuola di Francoforte, Gruenberg -  Riazanov faceva riferimento al quarto «gruppo finale» degli scritti di Marx, ossia "I Quaderni", che egli indicava come fossero utili principalmente per i biografi di Marx. Citava in particolare, i «tre quaderni sulla crisi economica del 1857 [...], una rassegna cronologica della storia del mondo fino alla metà del XVII secolo», nonché «alcuni quaderni di matematica». Per l'ultimo di essi, la cui pubblicazione era prevista, venne fatta un'eccezione. Poi, in quello che appare come un sorprendente empito di condiscendenza, nei confronti di Marx, Riazanov, un editore generalmente severo, aggiunse:
«Se nel 1881-1882 egli perse la sua capacità di creazione intellettuale intensiva e indipendente, tuttavia non perse mai la capacità di ricerca. A volte, riconsiderando questi quaderni, sorge spontanea la domanda: perché ha sprecato così tanto tempo su questo riassunto sistematico e fondamentale, oppure, perché ha dedicato così tanto lavoro, quanto ne aveva già dedicato nel 1881, a un libro di base sulla geologia, riassumendolo capitolo per capitolo? Nel 63° anno della sua vita; questa appare come un'imperdonabile pedanteria. Eccone qui un altro esempio: nel 1878 ricevette una copia del libro di Morgan. In 98 pagine di quella che era la sua minuscola calligrafia (dovete sapere che una sua pagina equivale minimo ad almeno 2,2 pagine stampate), egli fa un riassunto dettagliato di Morgan. Era questo ciò a cui il  Marx vecchio stava lavorando.» [*2]
Una simile posizione, ci aiuta a spiegare perché non esistesse un piano per includere  in MEGA1 i taccuini di Marx. Da spirito indipendente qual era, Riazanov dichiarò pubblicamente di essere un marxista, ma non un leninista. Alla fine degli anni '20, l'editore cominciò a sentire su di sé  la pesante mano del regime stalinista. Poi, nel 1931, Stalin ordinò che egli fosse arrestato e deportato in un campo di lavoro, dove infine venne giustiziato nel 1938. MEGA1 cessò le sue pubblicazioni nel 1935, essendo diventata anch'essa vittima dello stalinismo. [*3] Per esempio, la pubblicazione dei Manoscritti matematici di Marx, che era già stata curata dal giovane matematico tedesco Julius Gumbel (raccomandato da Albert Einstein) ,e persino già presentata in bozze nel 1927, non apparirà fino al 1968. Seguendo quello che era lo stile stalinista, questa edizione del 1968 non menziona affatto Gumbel. [*4]

Le opere complete di Marx ed Engels
Rjazanov aveva inoltre sviluppato anche un piano per pubblicare una raccolta più limitata delle opere complete di Marx ed Engels, pubblicate in russo tra il 1928 e il 1946. Sarà questa edizione a divenire poi la base per la collezione tedesca Marx-Engels Werke (MEW, 1956-1968); così come per le altre edizioni in un'unica lingua, come i Marx-Engels Collected Works (MECW, 1975-2004), in inglese. Prendendo come esempio l'ultima edizione, essa si  divideva in tre parti:
I. Volumi 1-27: libri, articoli e manoscritti editi e inediti di Marx ed Engels;
II. Volumi 28-37: i principali scritti economici di Marx, dai Grundrisse al Capitale;
III. Volumi 38-50: Lettere di Marx ed Engels.

Come tutte le edizioni staliniane, la MECW presenta anche, tra gli altri problemi, delle gravi omissioni. Le prefazioni e le note esplicative, sono spesso dogmatiche e talvolta fuorvianti. A volte, si sorvola su quelle che erano le divergenze tra Marx ed Engels. I duri attacchi, da parte di entrambi, nei confronti delle ambizioni territoriali dell'Impero russo, così come il loro forte sostegno al movimento anti-russo - e che li vede entrambi schierati con i polacchi e con i ceceni - vengono a volte nascosti, se non addirittura attribuiti a degli errori di Marx ed Engels. Ma il problema più grande con MECW, MEW e con le altre edizioni simili, è che non sono MEGA. Ad esempio, viene inclusa una sola versione del I Libro del Capitale, ed è quella che tralascia tutto l'intero processo di revisioni fatte da Marx nelle sue diverse edizioni, così come tralascia tutto il materiale importante che proviene dall'edizione francese, soppressa da Engels. Né, tantomeno, vengono riprodotte le bozze di Marx relative ai libri II e III del Capitale; nella serie troviamo solo i volumi curati da Engels. Infine, a essere incluse sono pochissime tra tutte le lettere di Marx o di Engels, e in queste edizioni non appare quasi nessuno dei libri di citazioni.

Le Œuvres de Marx, a cura di Rubel
Nel corso dei lunghi anni precedenti il 1989 - allorché l'Unione Sovietica e la Germania dell'Est esercitavano quello che era quasi un monopolio sulla pubblicazione degli scritti di Marx - le edizioni indipendenti, le cronologie e le biografie di Marx organizzate dal marxista francese Maximilien Rubel erano diventate come una sorta di alternativa libertaria, sebbene su piccola scala. Nel 1952, Rubel è il coautore di un attacco all'Istituto Marx-Engels-Lenin di Mosca per quello che era il suo "silenzio" circa «il destino di Riazanov e della sua impresa», sottolineando che Stalin «non poteva tollerare la pubblicazione, nella sua interezza, di un'opera che stigmatizzasse il suo dispotismo per mezzo della lotta spietata che Marx ed Engels avevano condotto contro tutti gli stati di polizia: quelli di Luigi Napoleone, quello della Prussia, lo zarismo». [*5] Un decennio dopo, Rubel, che fino a quel momento aveva ottenuto finanziamenti da un istituto accademico francese, avrebbe cominciato a pubblicare la sua edizione delle Œuvres con l'editore più prestigioso di Francia, Gallimard. Dal 1963 al 1994, sono stati pubblicati quattro grandi volumi, ciascuno con circa 1.500 pagine di Marx, e 500 pagine di prefazioni accademiche e note a piè di pagina fatte da Rubel. Contrariamente a quanto avveniva nelle edizioni staliniane, apparivano le divergenze tra Marx ed Engels, soprattutto per quanto riguarda il Capitale. La posizione di Rubel era spesso segnata da un virulento anti-hegelismo; [*6] inoltre, egli era contrario anche alla pubblicazione dei libri di citazioni. Poco prima della sua morte, avvenuta nel 1996, Rubel diede una risposta sorprendentemente negativa a un intervistatore che gli chiedeva se, nei prossimi anni, avremmo potuto aspettarci del nuovo importante materiale importante, proveniente da Marx, in quanto risultato del secondo MEGA: «Francamente, non credo. Riazanov voleva pubblicare solo quaranta volumi, semplicemente perché riteneva inutile pubblicare tutti i libri di citazioni (più di duecento!)». [*7]

La seconda "Marx-Engels Gesamtausgabe": prima e dopo il 1989
Nel 1975, da Mosca e Berlino Est venne avviato MEGA2. In puro stile stalinista, i redattori non fecero alcun riferimento all'opera pionieristica di Riazanov, che ne era stato il suo illustre e martire predecessore. Come per la MECW e altre edizioni simili, le prefazioni e le note avevano un carattere dogmatico, sebbene l'effettiva revisione dei testi di Marx fosse piuttosto meticolosa. Dopo il crollo della Germania dell'Est e dell'Unione Sovietica, avvenuto nel 1989-1991, il finanziamento di MEGA2 venne a essere gravemente ostacolato. Dopo un periodo di difficoltà, cominciò a ricevere nuovi finanziamenti dalle fondazioni occidentali; negli ultimi anni soprattutto attraverso l'Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam e l'Accademia delle Scienze di Berlino-Brandeburgo. Per quanto l'attuale livello di finanziamento fosse molto più limitato, rispetto a prima del 1989, e l'editing sia stato leggermente ridotto, il controllo editoriale era passato a un gruppo variegato di studiosi di Marx, per lo più accademici occidentali. Ad esempio, il comitato consultivo post-1989 includeva figure di fama internazionale come Shlomo Avineri, Bertell Ollman, Immanuel Wallerstein [*8] e i compianti Eric Hobsbawm, Iring Fetscher, Eugene Kamenka e Maximilien Rubel (il quale si dimise poco prima della sua morte). Il controllo editoriale generale è nelle mani della Fondazione Internazionale Marx-Engels, affiliata all'Istituto Internazionale di Storia Sociale e all'Accademia delle Scienze di Berlino-Brandeburgo, mentre gruppi di redattori lavorano in Germania, Russia, Francia, Giappone, Stati Uniti e altri paesi. MEGA2 comprende quattro sezioni [*8], l'ultima delle quali è responsabile per i libri di citazioni.

Sezione I. Opere, articoli e bozze
Dei 32 volumi, che sono ora previsti, ne sono stati pubblicati 17. Particolarmente degno di nota, in questa sezione, è il volume I/2, il quale include i manoscritti di Marx del 1844. Qui, per la prima volta, vengono pubblicate due versioni di questi manoscritti:  quella stabilita da MEGA1 - che è stata la base per le traduzioni inglesi fino ad ora - e una nuova versione, più grezza nella forma, ma più vicina all'originale. È interessante notare come, nelle prime dieci pagine della nuova versione, Marx stia scrivendo tre saggi, contemporaneamente, in colonne verticali separate. Il volume 1/2 di MEGA2 mostra che Marx abbozzò, in almeno due parti, quella che oggi viene conosciuta come la "Critica della dialettica hegeliana" del 1844; con la sezione su Feuerbach separata dal testo in cui Marx esalta «la dialettica della negatività in quanto principio di movimento e creazione» della Fenomenologia dello Spirito di Hegel. [*9]

Sezione II. Capitale e studi preliminari
Dei 15 volumi finora pianificati, 13 sono stati pubblicati, rendendo così questa la sezione più completa di MEGA2. Ciò che è già stato pubblicato comprende tutte le edizioni del I Libro del Capitale, che Marx ed Engels hanno preparato per la pubblicazione. Qui a essere importante è il volume 11/20 di MEGA2, una ristampa di quella che è stata la quarta edizione tedesca di Engels del 1890, ma con un'importante aggiunta: un'appendice che raccoglie 60 pagine di testo, alcune delle quali molto significative, provenienti dall'edizione francese di Marx, del 1872-1875, del I Libro. Tale materiale non venne incluso da Engels nel I Libro, e non è mai ancora apparso nelle principali edizioni standard tedesche o inglesi dell'opera. [*10] Ci sono altri 10 volumi che includono le bozze di Marx per quelli che sarebbero poi diventati i libri II e III del Capitale, e che ora possono essere facilmente confrontati con le versioni pubblicate da Engels. [*11]

Sezione III. Corrispondenza
Dei 35 volumi previsti, 12, che coprono la maggior parte degli anni fino al 1865, sono stati pubblicati. Un volume di MEGA2 include tutte le lettere sopravvissute di Marx ed Engels, così come quelle che sono state scritte a loro.

Sezione IV. Quaderni di citazioni
Dei 32 volumi previsti, ne sono stati pubblicati 11. A essere qui più notevole, sono i testi inediti in qualsiasi lingua. Sebbene le "Note su Stato e anarchia di Bakunin" e le “Note su Adolph Wagner" erano già state incluse nel MECW, così come parti dei Quaderni di citazione del 1879-1882 sulle società non occidentali e pre-capitaliste e i Manoscritti matematici siano stati pubblicati separatamente, rimane ancora una vasta gamma di nuovi materiali della sezione IV che attendono di essere pubblicati. Tra i volumi già pubblicati c'è il volume IV/3 di MEGA2, acclamato nel 1998 come il primo volume prodotto secondo le nuove linee editoriali, a cura di Georgi Bagaturia, Lev Curbanov, Olga Koroleva e Ljudmilla Vasina, insieme a Jürgen Rojahn. Esso contiene i quaderni, dal 1844 al 1847, su economisti politici come Jean-Baptiste Say, Jean-Charles-Leonard Sismondi, Charles Babbage, Andrew Ure e Nassau Senior. Nessuno di questi testi era mai stato precedentemente pubblicato, in nessuna lingua. [*12] I quaderni delle citazioni di Marx destinati alla pubblicazione includono, oltre a un considerevole materiale di economia politica, i seguenti: 1) annotazioni del 1853 e del 1880-1881 sull'Indonesia, queste ultime previste come di prossima pubblicazione nel volume IV/27 di MEGA2, e nella raccolta di testi di Marx "Comune, Impero e classe: quaderni sulle società non occidentali e precapitalistiche"(in corso di stampa); 2) appunti del 1852 sulla storia delle donne e delle relazioni di genere; 3) molte annotazioni degli anni 1870 e 1880 sull'agricoltura in Russia, così come altre sulla coltivazione delle praterie negli Stati Uniti; 4) note sull'Irlanda negli anni 1860; 5) cenni sull'agricoltura in età romana e carolingia; e 6) una lunga cronologia della storia del mondo scritta durante il decennio 1880. In questo modo, la pubblicazione di un'edizione completa degli scritti di Marx è riuscita a sopravvivere allo stalinismo e al nazismo. Il lavoro in corso su MEGA2 poggia sulle spalle di coloro che, durante il turbolento XX secolo, hanno lavorato per raccogliere, conservare e pubblicare gli scritti originali di Marx, a volte a costo della loro vita.

Kevin B. Anderson – Pubblicato il 10/3/2025 su https://blogdaboitempo.com.br/

NOTE:

1 - Citato in Rolf Wiggershaus, The Frankfurt School: Its History, Theories, and Political Significance [1986] (Cambridge, MIT Press, 1994), p. 32.

2 - La maggior parte di queste citazioni dal rapporto di Riazanov sono tradotte in Raia Dunaievskaya, Rosa Luxemburg, Women's Liberation, and Marx's Philosophy of Revolution, op. cit., pp. 177-8. Per il rapporto completo in tedesco, vedi David Riazanov, "Neueste Mitteilungen über den literarischen Nachlass von Karl Marx und Friedrich Engels", op. cit.

3 - Da parte loro, i socialdemocratici tedeschi dovettero impegnarsi a cercare di salvare i manoscritti originali di Marx ed Engels dalle fiamme del nazismo. Il materiale fu inviato nei Paesi Bassi e poi in Inghilterra per sicurezza. Oggi i manoscritti si trovano presso l'Istituto di Storia Sociale di Amsterdam, che detiene circa i due terzi degli originali. La maggior parte del resto degli originali degli scritti di Marx si trova a Mosca, nell'Archivio di Stato russo di storia socio-politica (ex Istituto Marx-Engels-Lenin).

4 - Annette Vogt, "Emil Julius Gumbel (1891-1966): der erste Herausgeber der mathematischen Manuscripte von Karl Marx", in MEGA-Studien 2, 1995. Per una traduzione in inglese, vedi Karl Marx, Mathematical Manuscripts [1968] (Londra, New Park, 1983).

5 - Maximilien Rubel e Alexandre Bracke-Desrousseaux, "L'Occident doit à Marx et à Engels une édition monumentale de leurs oeuvres", La Revue socialiste, v. 59, jul. 1952, p. 113 (corsivo nell'originale).

6 - Kevin B. Anderson, "La marxologia di Rubel: una critica", Capital & Class, vol. 47, 1992; idem, "Maximilien Rubel, 1905-1996, Libertarian Marx Editor", Capital & Class, v. 62, 1997.

7 - Nicolas Weill, "Un penseur du XXe siècle et non du XIXe. Un entretien avec Maximilien Rubel", Le Monde des Livres, set. 1995.

8 - Con nostra tristezza, Immanuel Wallerstein è venuto a mancare mentre ci stavamo occupando dell'edizione brasiliana di quest'opera, il 31 agosto 2019, un mese prima del suo 89° compleanno. (N.E.)

9 - MEGA2 I/2, p. 292.

10 - Come abbiamo sottolineato nelle note di questo volume, questo materiale non era incluso nemmeno nell'edizione brasiliana di Boitempo; Tuttavia, questa edizione contiene diverse modifiche rispetto all'edizione francese nelle note a piè di pagina.

11 - Per alcune discussioni su questo, si veda Riccardo Bellofiore e Roberto Fineschi (a cura di), Re-reading Marx: New Perspectives after the Critical Edition (Basingstoke, Palgrave Macmillan, 2009).

12 - Per una discussione di questo volume, si veda Paresh Chattopadhyay, "On 'Karl Marx—Exzerpte und Notizen: Sommer 1844 bis Anfang 1847, in Gesamtausgabe (MEGA), vierte Abteilung, Band 3", Historical Materialism, v. 12, no. 4, 2004.

 

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