È antisemita chiamare "parassiti" i padroni?
- Personificazione del Capitale, i «veri creatori della ricchezza» ed opposizione Finanza/Capitale industriale -
L'altro giorno mi è stato chiesto se chiamare i padroni "parassiti" fosse antisemita. A mio avviso, è meglio evitare di usare questo termine poiché riecheggia il linguaggio dell'estrema destra e incoraggia una visione distorta del capitalismo. Se si vuole comprendere il motivo per cui questo e altri termini o espressioni ambigui, possono essere antisemiti, bisogna anche cominciare a capire perché possono essere problematici, e quali sono i presupposti che li rendono equivoci, o addirittura ambigui. Ciò consentirà ai vostri interlocutori di cogliere meglio, in futuro, il perché alcuni elementi del loro vocabolario politico possono essere considerati antisemiti, sperando che così possano evitare le trappole che portano poi ad accuse di antisemitismo. L'incapacità di comprendere queste argomentazioni - e la relazione esistente tra l'antisemitismo, la critica più ampia del "capitale finanziario e industriale", e la personificazione del Capitale (questi ultimi due elementi vengono comunemente usati dall'estrema destra) - ha spesso messo in difficoltà quei militanti progressisti che avevano ben altre intenzioni. Per esempio, le accuse di antisemitismo rivolte al movimento Occupy Wall Street, sono state in gran parte provocate dalla diffusione di questo genere di immagini e narrazioni riguardo la critica dell'economia capitalista. Ne testimonia la promozione, fatta da Matt Taibi, dell'immagine di un vampiro dell'abisso [*1], al fine criticare Goldman-Sachs, una banca storicamente "ebraica". Oppure, per il fatto che per spiegare la cosa abbia pubblicato [*2] gli scritti di Eduard Limonov, fascista russo e sostenitore di Terza Posizione. Cosa questa, che non ha fatto altro che aggravare il problema.
Basandosi sul lavoro di Marx, la sinistra considera generalmente il capitalismo come se fosse un sistema olistico e onnicomprensivo. I capitalisti pagano i propri dipendenti per il loro lavoro, ma guadagnano sulle loro spalle senza svolgere quei compiti che fanno svolgere agli altri. Ma Marx non opera una distinzione tra i settori di attività economica: il capitalismo è altrettanto problematico per tutti. Esiste tuttavia un altro modo di vedere le cose, che si concentra sui "produttori" [*3], ossia sui "veri creatori di ricchezza". Questo punto di vista si ritrova comunemente nei movimenti populisti ed è fortemente utilizzato dall'estrema destra, in particolare dagli antisemiti. "I sostenitori del 'lavoro produttivo” valorizzano coloro che sostengono essere i veri "creatori della ricchezza" di una nazione: gli operai che creano dei prodotti materiali, come gli operai delle fabbriche e gli agricoltori. Li contrappongono a quelli che lavorano in delle industrie il cui "prodotto" ha una forma astratta e immateriale, come le banche, la pubblicità o l'istruzione. (Tutto ciò viene a volte presentato come se si trattasse di una divisione tra "capitale industriale" e "capitale finanziario" (una distinzione questa, che che il Partito Nazista promuoveva nella sua propaganda). In questo discorso, i lavoratori vengono presentati come sottoposti alla pressione congiunta delle élite dall'alto, da una parte, e quella dei "parassiti" sotto di loro nella scala sociale, dall'altra: ad esempio, sono schiacciati dalle tasse che servono per sostenere chi non lavora.
Esistono diverse versioni di questo discorso, progressista, implicitamente razzista e antisemita, ma anche apertamente razziste e antisemite. Così, ad esempio, i sindacati elogeranno gli operai delle fabbriche e attaccheranno i banchieri con lo slogan: «Main Street non Wall Street». Questa espressione è politicamente neutra. Si tratta di una versione moderatamente razzista che consiste nel contrapporre «gli autenti americani del Midwest ai banchieri della East Coast e agli immigrati clandestini» (cioè coloro che i "veri" lavoratori sono costretti a sostenere con le loro tasse). Infine, c'è anche una versione apertamente razzista e antisemita: «I neri e gli immigrati, sostenuti dall'élite ebraica, vivono come parassiti sulle spalle dei bianchi.» Per l'estrema destra, i lavoratori virtuosi sono sempre quello specifico gruppo nazionale o razziale che scelgono di difendere. I suoi nemici sono i banchieri e/o gli ebrei, a seconda di quanto la narrazione divenga esplicitamente antisemita. Il problema è questo: Perché, come sostengono i sostenitori del "capitale produttore" e del "lavoro produttore", un tipo di industria capitalistica sarebbe cattiva mentre invece un'altra sarebbe buona, o quanto meno perché mai non dovrebbe essere oggetto di immagini demonizzanti? Perché il proprietario di una fabbrica che si appropria del plusvalore del lavoro dei suoi operai dovrebbe essere buono mentre il banchiere sarebbe cattivo? Entrambi occupano semplicemente delle posizioni diverse all'interno dello stesso sistema capitalistico, e hanno bisogno l'uno dell'altro: il banchiere presta denaro al padrone per costruire la sua fabbrica. Direttamente o indirettamente, entrambi i loro profitti provengono dai prodotti dei lavoratori, che non ricevono l'intero valore dei beni che producono. L'elogio dei "veri creatori di ricchezza", e più in generale la divisione tra capitalismo finanziario e capitalismo industriale vengono talvolta definiti come una critica "tronca" o "incompleta" del capitalismo.Il capitalismo presenta diversi elementi che funzionano in modo interconnesso. Ciascun individuo specifico che occupa un posto di lavoro è sostituibile da un'altra persona; il problema non è quello di sostituire una "persona cattiva" per far sì che tutto vada bene. E gli individui specifici che occupano un posto di un lavoro non hanno molte possibilità di resistere a quello che è il loro ruolo nel sistema. Un proprietario di una fabbrica può essere sostituito da qualsiasi altro, e un padrone che non volesse sfruttare i suoi lavoratori non sarebbe in grado di rimanere competitivo e andrebbe ben presto in bancarotta.
La "personificazione" del Capitale, che si spinge oltre l'elogio dei "buoni produttori", ha molto in comune con l'apologia dei veri "creatori di ricchezza". In questo approccio, quelle posizioni economiche - come quella dei banchieri - vengono trasformate in individui specifici. Così, piuttosto che limitarsi a denunciare semplicemente i banchieri in quanto tali, si prendono di mira dei banchieri specifici, come i Rothschild o George Soros. Per risolvere i problemi sociali, non sono più i banchieri a dover essere eliminati (come fanno i sostenitori di un buon "capitale produttore"), ma solo quei banchieri specifici - inevitabilmente ebrei. Queste posizioni sono spesso rappresentate sotto forma di singoli caricature individuali, come il grasso banchiere con cappello a cilindro e monocolo. Questi "parassiti" vengono spesso caricaturizzati sotto forma di animali non umani, di solito considerati impuri o dannosi per l'uomo, come maiali, scarafaggi, ratti, parassiti, ecc. La disumanizzazione apre la strada allo sterminio. L'esistenza dei padroni pone dei problemi a partire dalla loro posizione nell'economia capitalista, e non perché essi possano essere equiparati ad animali pericolosi. A differenza dell'estrema destra, la sinistra dovrebbe rifiutarsi di disumanizzare coloro cui si oppone. Le narrazioni antisemite cristiane medievali risalgono almeno all'inizio delle Crociate (1096 D.C.). Soprattutto, sono servite ad accusare gli ebrei di esercitare il mestiere di usurai e di complottare per danneggiare i cristiani, associandoli, allo stesso tempo, a Satana e agli animali: I maiali erano molto diffusi, e questo ha portato all'immagine della "Judensau" (la «scrofa degli ebre»), che si può trovare ancora oggi sulle chiese. Con l'avvento dell'Illuminismo e del capitalismo, questo antisemitismo religioso più antico, si è mescolato a delle nuove narrazioni basate sull'odio. Gli ebrei venivano ora ritenuti responsabili degli sconvolgimenti sociali provocati dal liberalismo e dal capitalismo. Li si accusava di tradire i loro paesi, di essere parte di complotti segreti, di gestire la finanza internazionale, di controllare i media e di manipolare il sistema educativo. Spesso, gli antisemiti raffiguravano gli ebrei per mezzo di immagini di animali simili alle piovre e ai ragni. I nazisti tedeschi ripresero queste rappresentazioni antisemite, estendendole ulteriormente e sostenendo nella loro propaganda che gli ebrei fossero scarafaggi, parassiti e insetti: tutte le creature che dovevano essere sterminate.
Ecco perché è antisemita chiamare "parassita" un padrone! Se lo fate specificamente perché il vostro padrone è ebreo, allora è antisemita. Se lo fate perché chiamate parassiti tutti i padroni, anche se non avete un'intenzione antisemita, le vostre parole avranno un effetto antisemita. Ma anche se il vostro padrone non è ebreo, e la vostra idea di etichettare un padrone non ha provenienza antisemita, e quindi la vostra opinione può non essere antisemita, rimane ancora sbagliato. Allo stesso modo, riferirsi ad alcuni settori del capitalismo come "parassitari" - mentre altri settori sono invece esenti da qualsiasi etichetta demonizzante - rispecchia l'ideologia dei «veri creatori di ricchezza» o dei veri "produttori". E anche se non è vostra intenzione, l'uso dell'immagine del "parassita" sposa inevitabilmente la visione politica del mondo che viene propagandata dall'estrema destra. Constaterete che delle persone le quali hanno opinioni odiose, cominceranno a essere d'accordo con voi e e ne approfitteranno per affermare che voi sostenete le loro opinioni, o per cercare di reclutare persone che hanno quelle idee. Pertanto, anche se non è necessariamente antisemita trattare i padroni - o i banchieri, gli insegnanti o i giornalisti che siano - come "parassiti", farlo non è di certo un riflesso delle «migliori pratiche» in materia di propaganda anticapitalista. E la cosa potrebbe avere anche delle conseguenze inaspettate. Che cosa accade allorché si denuncia un ebreo come parassita, quando questi non fa altro che gestire un'azienda come fa qualsiasi altro capitalista? Nonostante voi considerate che il capitalismo sia un sistema, e che aree come la finanza e l'immobiliare non sono né migliori né peggiori di altri settori economici, l'uso di termini come "parassita" rafforzerà una narrativa sui «veri creatori della ricchezza» nelle menti di coloro che vi ascoltano; il che può renderli più suscettibili di essere reclutati dall'estrema destra, ivi compresi dagli antisemiti.
( Pubblicato il 2 aprile 2020 su www.patreon.com/posts/is-it-to-call-35575455 )
NOTE:
[*1] - L'articolo di Matt Taibi su Rolling Stone (5/04/2010) iniziava così: «La prima cosa da sapere su Goldman Sachs è che è ovunque. La banca d'investimento più potente del mondo, è un grande vampiro dell'abisso che si avvolge intorno al volto dell'umanità, spingendo senza sosta il suo imbuto sanguigno dentro tutto ciò che odora di denaro». La metafora di Taibi si riferiva a un cefalopode lungo trenta centimetri con otto "braccia". In seguito è stato utilizzato in "The Goldman Sachs Conspiracy", un libro scritto da un giornalista finanziario e blogger, Li Delin, e che poi è diventato un bestseller negli Stati Uniti. Il titolo del precedente libro di questo autore cinese era "Eliminate All Competitors - How Goldman Sachs is Taking Over the World". Anche un altro "giornalista e docente aziendale" che scrive da anni su Le Monde (Marc Roche) ha sfruttato lo stesso filo conduttore in un libro e in un documentario, entrambi intitolati "La banca. Come Goldman Sachs gestisce il mondo".
[*2] - Si veda "The eXile: Sex, Drugs And Libel In the New Russia", Grove, Press, 2000, una raccolta di articoli scritti da Matt Taibi e Mark Ames per "The eXile", che viene pubblicato a Mosca dal 1997 in poi, in versione cartacea e su Internet. Questo giornale gratuito in lingua inglese dichiarava di essere "satirico" («Noi prendiamo per il culo tutti», dichiarava il suo fondatore). Il testo sopra citato è stato prefato da Limonov, un collaboratore abituale della pubblicazione, di cui Taibi era uno dei caporedattori.
[*3] Spencer Sunshine utilizza più volte nel suo testo il termine «produttivismo»; che non è un termine artistico. Il termine «produttivismo» non ha un equivalente in francese, almeno nel senso preciso in cui egli lo usa qui, vale a dire, l'apologia del "lavoro produttivo" e del "capitale produttivo" (due nozioni utilizzate da Hitler) in le attività bancarie, borsistiche, finanziarie e persino intellettuali che si suppone siano svolte da "parassiti". Ho quindi alternato le espressioni che si riferiscono a e "creatori di ricchezza" per rendere il "produttivismo".
GLOSSARIO
Judensau: secondo il Times of Israel del 26/02/2020: «In Europa esistono ancora una trentina di Judensau, soprattutto in Germania. Ce ne sono tre in Francia, tutti in regioni che hanno avuto un'influenza germanica nel Medioevo. La cappella di Notre-Dame du Carmel nella cattedrale di Metz ne possiede una. Altri due si trovano a Colmar. Uno è collocato sulla facciata della cattedrale, l'altro come gargoyle nella collegiata di Saint-Martin». L'associazione peggiorativa tra la scrofa (o il maiale) e gli ebrei venne poi ripresa nelle pubblicazioni antisemite in Europa ma anche da molti teologi commentatori del Corano, tra cui il famoso Al Tabari.
Limonov, Eduard (1943-2020): piccolo criminale, andò in esilio negli Stati Uniti dopo aver frequentato gli ambienti artistici dissidenti dell'URSS. Stabilì legami con gli scrittori francesi reazionari e la rivista rosso-bruna "L'Idiot International", diretta dal fascista Jean-Edern Hallier. Si è recato in Serbia durante le guerre jugoslave, quindi è tornato in Russia dove nel 1993 ha fondato con Alexander Dugin il Partito Nazional-Bolscevico. In seguito, il suo itinerario politico conoscerà molti zigzag simile a quello di molti altri intellettuali fascisti. Con la pubblicazione del suo libro su Limonov, Emmanuel Carrère ha contribuito a presentarlo come «un ragazzo che ha avuto un'esistenza libera e avventurosa, sprezzante del pericolo e delle convenzioni, e non [un] militante di estrema destra» (intervista con Carrère pubblicata in Madame Figaro del 12/09/2011 con il titolo rivelatore: "Questi figuri che vivono al di fuori mi affascinano"). Questo ritratto auto-indulgente corrisponde esattamente all'immagine cool che I fascisti vogliono ritrarre!
Main Street: questo termine, che indica la "strada principale" di una città, ha molti significati. Può anche riferirsi a tutte le piccole e medie imprese americane; oppure ai piccoli azionisti contro i grandi azionisti; infine, può essere usato in senso peggiorativo per indicare «il materialismo, la mediocrità o il campanilismo che si suppone caratterizzino la vita delle piccole città», secondo l'Oxford Dictionary.Lo slogan sindacale citato da Spencer Sunshine («Mean Street non Wall Street») è così neutrale. Non possiamo forse vedere in esso anche un'opposizione (falsa ma tra le valorose e produttive piccole imprese (e i loro dipendenti), da un lato, e, dall'altro, il mercato azionario e i suoi azionisti rapaci e "globalisti" (Wall Street)?
Taibi, Matt (1970-): giornalista americano dall'immagine pseudo-radicale, utilizza un linguaggio crudo e provocatorio, e ha scritto per pubblicazioni alla moda come Rolling Stone Stone, The Beast, Playboy, ecc. Quando è stato accusato di aver usato tropi antisemiti su Goldman Sachs, sul loro spirito "tribale" e sul loro "potere occulto", si è difeso spiegando che i dirigenti dell'azienda probabilmente non erano ebrei praticanti! Un'eco della sua prosa in francese si trova qui: https://www.parismatch.com/Actu/International/Goldman-Sachs-la-pieuvre-par-neuf-155057
Terza Posizione : questo termine è stato utilizzato da diversi movimenti fascisti in Italia (Terza Posizione), Argentina (Peron e i suoi sostenitori), Regno Unito e Stati Uniti. Tutte quante pretendono di costituire una terza posizione tra il capitalismo e il comunismo, e queste correnti hanno forti affinità con il fascismo classico e con le "teorie" dei fratelli Otto e Gregor Strasser, membri della NSDAP (Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori). Negli Stati Uniti esisteva un gruppo fascista chiamato Terza Posizione Americana (che nel 2013 ha cambiato il suo nome in Partito della Libertà Americana).
fonte: http://www.mondialisme.org/
Nessun commento:
Posta un commento