Il colpo di scena finale (The Twist Ending), è un espediente che viene utilizzato in tutta la narrativa, e sembra essere particolarmente diffuso nei romanzi noir. Funziona sorprendendo il pubblico, spingendolo in principio verso una direzione, per poi poterli togliergli alla fine il tappeto da sotto i piedi.
Se fatto bene, gli spettatori apprezzeranno il brivido e lo shock in più.
Se fatto male, invece, finirà per sortire l'effetto per cui il pubblico potrebbe anche sentirsi imbrogliato.
I più comuni includono:
* - L'Inversione di identità: il protagonista si rivela essere l'assassino, oppure il narratore si rivela essere tutt'altro che un osservatore neutrale, come inizialmente si pensava .
* - Era tutto quanto un sogno: è uno dei finali più comuni, tant'è che gli insegnanti di narrativa dicono agli studenti di non farne mai uso.
* - Il protagonista è morto: si scopre che il narratore, o il protagonista erano sempre stati per tutto il tempo... morti.
* - Ritorno alla Terra: quello che ci è stato fatto credere che fosse un pianeta alieno, distopico, in realtà per tutto il tempo era sempre il nostro vecchio pianeta Terra.
Questo tropo funziona anche con un film che sembra sia ambientato in un diverso periodo temporale.
Carnival of Souls (1962) - Durata 78 min B/N. Regia: Herk Harvey. Soggetto: Herk Harvey. Sceneggiatura: John Clifford. Fotografia: Maurice Prather. Montaggio: Bill de Jarnette e Dan Palmquist. Musiche: Gene Moore.
Nella scena iniziale, una donna di nome Mary e i suoi amici vengono coinvolti in una gara di velocità automobilistica, la quale si conclude con la loro auto che precipita giù da un ponte. Tutti gli altri muoiono, ma Mary riesce a salvarsi, uscendo dall'auto e nuotando fino a terra. Si trasferisce quindi nello Utah e lavora come organista in una chiesa. Mary si sente attratta da un vecchio luna park abbandonato alla periferia della città, dove viene tormentata dalle anime dei defunti. Solo alla fine del film si scopre che Mary era morta anche lei nell'incidente iniziale, ed era questo il motivo per cui poteva vedere le altre persone morte.
Negli annali dell'horror, Carnival of Souls viene considerato come il primo utilizzo del finale «Il protagonista è morto».
Nessun commento:
Posta un commento