venerdì 3 giugno 2022

Il dito sul grilletto

Le loro armi non ti proteggeranno, ma possono farti restare ucciso
- Perché né la polizia né il controllo delle armi sono sufficienti a fermare le sparatorie -

Dopo una settimana e mezza da quando, in una sparatoria di massa in un supermercato di Buffalo, un 18enne suprematista bianco ha ucciso dieci persone, in Texas un altro 18enne ha ucciso diciannove bambini e due insegnanti in una scuola di Uvalde, frequentata prevalentemente da bambini latini della classe operaia. In seguito, anche il marito di una di queste insegnanti è morto per un attacco di cuore causato dal dolore. La città di Uvalde ha stanziato quasi mezzo milione di dollari per i servizi di sicurezza e il monitoraggio delle scuole, a cui si aggiungono altri 69.000 dollari del governo statale del Texas, spesi in metal detector, barriere, sistemi di sicurezza, «sistemi di allarme per fare in modo che si attivino dei tiratori a livello di campus» e altra roba simile. Ma, nonostante riceva quasi il 40% del bilancio comunale - oltre a un ulteriore mezzo milione di dollari di sovvenzioni statali - la polizia di Uvalde, durante il massacro, ci ha messo un tempo insolitamente lungo prima di riuscire a intervenire, mentre i genitori la imploravano di fare qualcosa. Come documentato dagli anarchici, la militarizzazione della polizia non è servita in alcun modo a proteggere le persone dalle sparatorie di massa. Nel 2020, le armi da fuoco sono diventate la principale causa della morte di bambini negli Stati Uniti. E questo va visto insieme al fatto che le uccisioni da parte della polizia erano già tra le principali cause di morte dei giovanissimi. Una società basata sulla coercizione e sul controllo non serve a proteggerci. Tutti i soldi, usati dai governi cittadini, statali e federali e che sono stati destinati ai dipartimenti di polizia, hanno reso tale polizia la forza più potente della nostra società, ma questo non è servito a rendere noi più sicuri. I poliziotti non usano le armi per evitare che ci venga fatto del male, ma solo per proteggere loro stessi, e per perseguire i loro propri interessi e per dominarci. Secondo i tribunali, gli agenti di polizia non hanno come priorità il dovere di proteggere gli studenti dall'essere uccisi. La polizia non serve a questo. Il ruolo della polizia non è quello di proteggere, ma piuttosto di controllare. Il loro compito non è quello di prevenire le crisi, ma stabilire chi è che ne deve soffrire. A tal proposito, le immagini dei poliziotti che trattengono fisicamente i genitori mentre i loro figli vengono uccisi, la dice lunga su questo. Sia il partito repubblicano che quello democratico stanno sfruttando questo momento al fine di ribadire quali sono i loro punti di vista circa chi dovrebbe, o non dovrebbe, avere armi. Ma nessuno di loro è in grado di riconoscere quali sono le cause profonde del problema. Pertanto, tutti propongono delle risposte che possono solo alimentare lo stesso circolo vizioso che ha prodotto questa tragedia.

I Repubblicani...
I repubblicani, da tempo legati alla National Rifle Association e all'industria delle armi, hanno risposto a questo massacro chiedendo più polizia e più guardie nelle scuole. Il loro intento è sempre stato quello di cercare di ridurre i finanziamenti per le scuole, e controllare ciò che vi si può insegnare, o anche solo dire, al loro interno, ma allo stesso tempo intendono convogliare sempre più risorse verso l'industria della sicurezza. Ovviamente, inondare la nostra società di un numero sempre maggiore di armi non ridurrà certo il numero delle sparatorie; e questo riferito sia a quelle della polizia in servizio, che a quelle della polizia fuori servizio, o di altri che hanno accesso alle armi. Alcuni repubblicani hanno inserito le sparatorie di massa nel loro programma, cercando di sfruttare queste tragedie come opportunità per diffondere disinformazione e odio. Il deputato dell'Arizona Paul Gosar, noto per aver partecipato alle conferenze dei nazionalisti bianchi, ha dichiarato che l'assassino era un «immigrato illegale transessuale di sinistra», ripetendo in tal modo quella che era una menzogna apparsa sulla piattaforma di reclutamento di estrema destra 4chan. Anche la stella mediatica di destra, Candace Owens, ha diffuso tale menzogna. Non è certo una coincidenza che poco dopo un gruppo di bigotti abbia ripetuto questa affermazione mentre aggrediva una ragazza trans minorenne. Alcuni repubblicani di base sono abbastanza creduloni da credere a queste bugie che vengono costantemente aggiornate per poter tenere testa ai fact-checkers operanti nel ciclo delle notizie. Certo, ci sono altri repubblicani che le riconoscono sicuramente come false, ma tuttavia in un mondo di fake news, le falsità proclamate con coraggio vengono interpretate come se fossero una dimostrazione di forza. Questa strategia cinica crea così un ciclo che si autoalimenta. Quanto più le cose peggiorano, tanto più la società precipita nella violenza autodistruttiva, e così aumentano ancora di più le opportunità per dare la colpa di questa violenza a un Altro - sia esso trans, di sinistra, senza documenti o nero - contro il quale viene richiesta una potenza ancora più violenta. Ecco perché nessuna sparatoria di massa - e quest'anno ce ne sono già state 214 - riuscirà mai a screditare i repubblicani, per quanto riguarda la loro base.

...I Democratici …
I Democratici, invece, hanno chiesto un maggiore controllo delle armi. Alcuni democratici di sinistra sono riusciti perfino ad arrivare a capire che nessuna misura di polizia riuscirà a fermare le sparatorie di massa. Ma il problema è: chi potrebbe far rispettare le leggi più severe sulle armi? La polizia, naturalmente. E la polizia applicherebbe queste leggi nella maniera altrettanto selettiva, con lo stesso razzismo e con la stessa violenza con cui applica tutte le altre leggi in vigore. Negli Stati Uniti ci sono più di 400 milioni di armi da fuoco di proprietà privata, ben più di una per ogni essere umano. Ora che tutte queste armi sono in circolazione, sarà difficile rimettere il genio nella bottiglia. Le campagne di riacquisto potrebbero avere un piccolo impatto, ma finché ci saranno nazionalisti bianchi e poliziotti armati, vedremo anche che le altre persone, giustamente, esiteranno a rinunciare alle loro armi. Fino a quando la nostra società non sarà pronta per un disarmo multilaterale - compreso quello dello Stato - quelle armi rimarranno in circolazione, e gli sforzi della polizia per controllarle porteranno solo ad altre incarcerazioni e ad altre violenze da parte della polizia. Se negli Stati Uniti, alla fine di un invasivo giro di vite senza precedenti, dovesse essere solo la polizia ad avere accesso alle armi da fuoco, ciò non porrebbe fine alle sparatorie di massa da parte dei suprematisti bianchi, come quella di Buffalo. La polizia è assolutamente coinvolta nei movimenti suprematisti bianchi; anche senza contare gli omicidi che commette nell'esercizio delle sue funzioni. Quando i Democratici criticano il comportamento della polizia - ad esempio la vigliaccheria dei poliziotti di Uvalde - la cosa spesso serve solo a razionalizzare ancora di più la necessità di destinare maggiori risorse alla polizia e ai suoi surrogati. Finché la logica del sistema giudiziario punitivo rimarrà indiscussa, anche le critiche più feroci verranno usate per giustificare la richiesta di nuovi gruppi, e di programmi di formazione per la polizia. I Repubblicani non vogliono ostacolare l'accesso alle armi da parte dei vigilanti bianchi, perché li considerano essenziali alla preservazione dell'ordine sociale dominante. I Democratici vogliono che lo Stato abbia il monopolio della forza, perché credono che questo sia il modo migliore per preservare lo stesso ordine sociale. Con Biden, i Democratici hanno fatto tutto il possibile per riabilitare l'immagine della polizia, associando falsamente il costante aumento della violenza e della disperazione ai movimenti per l'abolizione della polizia, e agli sforzi per abolire quelle disuguaglianze, di ricchezza e di potere, che la polizia ha il compito di imporre.

...e Noi
Qual è la soluzione, allora? Cosa possiamo fare per porre fine alle sparatorie di massa?
Se la polizia esiste per proteggere i ricchi (e loro stessi), ecco che allora, con l'aumento delle disparità di ricchezza e di potere, la polizia proteggerà sempre meno persone. Questo non è un segno del loro fallimento: è esattamente ciò che hanno sempre fatto. Il divario tra ricchi e poveri è aumentato costantemente da decenni, insieme alla violenza della polizia e alle sparatorie di massa. La disperazione e lo sconforto che ne deriva, contribuiscono a far sì che le persone diventino assassini di massa. La stessa cosa vale anche per i capri espiatori e la demagogia che sorgono sempre più in una società così profondamente diseguale, paurosa e acrimoniosa. Se vogliamo fermare le sparatorie, nel lungo periodo, dobbiamo abolire tutti i meccanismi che creano queste disuguaglianze, così come tutte le forze che preservano il capitalismo, la supremazia bianca e il patriarcato. A tal proposito, la lotta per fermare le sparatorie di massa deve porsi degli obiettivi molto più ampi, se vuole avere successo. Nel corso delle esercitazioni contro i killer attivi nelle scuole di tutti gli Stati Uniti, ai bambini viene insegnato che in caso di sparatoria, la cosa migliore da fare è reagire: lanciare i libri di testo, le sedie o qualsiasi cosa su cui si possa mettere le mani contro il killer. Questa è la risposta di una società che non intende proteggere i bambini, che non li ha mai protetti. Questo indica che siamo davvero soli. Dobbiamo capirlo e cominciare a organizzarci di conseguenza, piuttosto che riporre la nostra fiducia nei politici di qualsiasi partito. Uno dei ruoli fondamentali della polizia, è quello di scoraggiarci dal risolvere i problemi da soli, in modo da delegare alle autorità sia la nostra sicurezza che la risoluzione dei conflitti. Eppure la maggior parte dei genitori vorrebbe rischiare di più per poter proteggere i propri figli, più di quanto non farebbe mai la polizia. Che cosa sarebbe stato necessario ai genitori di Uvalde, per poter affrontare con successo la sparatoria, da soli, sfidando la polizia? Quali istituzioni di base avrebbero dovuto esistere, quali risorse e quali competenze avrebbero dovuto circolare? È orribile doverlo riconoscere, ma ci troviamo in una situazione in cui sempre più persone non hanno alternative migliori della polizia. Se dipende da noi affrontare queste sparatorie, allora, piuttosto che guardare ai Democratici, per rafforzare il controllo delle armi attraverso la legislazione e le azioni di polizia, potremmo invece iniziare a chiederci come potrebbe essere una campagna di azione diretta rivolta all'industria delle armi stessa. Cosa accadrebbe se potessimo fare completamento a meno della macchina Rube Goldberg della politica di partito, e tagliassimo i margini di profitto delle aziende che hanno fatto il pieno di vendite di armi da fuoco? Senza autodeterminazione non c'è sicurezza. Per essere sicuri, dobbiamo essere noi a definire ciò che conta come sicurezza, e dobbiamo avere il potere di plasmare le condizioni della nostra vita. Finora, i partecipanti più efficaci al movimento contro le sparatorie di massa sono stati gli studenti che hanno inscenato manifestazioni di protesta nelle loro scuole. Un altro punto di partenza è assicurarsi che gli studenti organizzatori abbiano tutto il sostegno e le risorse necessarie per capire da soli come preservare al meglio le proprie vite.

«Se la scuola ha insegnato qualcosa agli studenti di oggi, è che coloro che prendono decisioni per loro conto non sempre hanno a cuore i loro interessi. Nel mondo in cui si affacciano - afflitto da tremende disparità, minacciato da una catastrofe climatica e dilaniato da conflitti civili - la cosa più importante che potrebbero imparare, è come agire collettivamente per difendersi l'un l'altro. È questa l'abilità di cui avranno bisogno, più di qualsiasi prerequisito o formazione professionale».

- CrimethInc – 27/5/2022 -

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