domenica 1 dicembre 2019

E come sardine è stato. Indubbiamente!

Se gli organizzatori avevano voluto - come sembra sia stato - enfatizzare la questione spaziale legata al fattore del contenimento per cm. quadrato, la cosa ha avuto successo; e così, in una piazza assolutamente inadatta ci siamo (io compreso, finché poi non ha prevalso la mia insopprimibile claustrofobia) trovati in tanti ad essere stipati, per l’appunto come sardine, molti loro malgrado. Chiunque avvezzo a questa città avrebbe optato per Santa Croce, ma tant'è ed è ormai del tutto inutile recriminare.
Un movimento, in quanto tale, deve per l'appunto assolvere al suo precipuo compito di ... muovere, più che di muoversi (
troppo stipato, com’era, per farlo!), e questo movimento, ieri, è riuscito nel suo intento di muovere le acque stagnanti della città, ponendo tutto il suo peso sul dibattito della politica nazionale, altrettanto stagnante.
Non so, francamente, se tutto questo (
compreso il nome che si è dato) avrà un futuro, così come non so se continuerà ad attrarre a sé qualche passato (ieri si è visto - forse evocato da me!! - persino "Pancho" Pardi) e molto presente (pare che il sindaco Nardella sia stato festeggiato - senza porre alcuna ironia nel verbo "festeggiare"), mentre sembra invece (sottolineo così qui la contrapposizione!) che una bandiera rossa con la falce ed il martello sia stata cacciata dall'adunata. Contraddizioni. Leggo (nella ressa, non sono riuscito a vederli) che hanno partecipato, con le loro richieste, anche i compagni che si rifanno a quel che un tempo si è chiamato "antagonismo", e che conservano ancora l'antico vizio delle convocazioni e dei volantini firmati da una selva di sigle (non so quanto esistenti quest'ultime).
Ripeto, contraddizioni in questo "movimento" che nasce come negazione, ma che non vuole esserlo. Curioso! Ieri, parlando, l'unica cosa che mi è venuta in mente, mentre ero in cerca di analogie, è stata la campagna del '72 che voleva impedire i comizi fascisti.
Alle sardine, c'è da dire - inseguendo il demone dell'analogia -, di impedire i raduni leghisti negli alberghi non gliene cale proprio. E forse fanno anche bene!
Loro, piuttosto, fra le molte cose, conservano la fede, oltre che nella Costituzione, anche nel «potere che nasce dalle urne», e partono male, perché non riescono nemmeno a vedere quella che è la concretezza della loro azione, sottomettendola a qualcos'altro che con ogni probabilità sarà sempre più minoritario, il voto. Per fortuna!
Logica vuole, però, che se accadrà che si troveranno ad andare avanti nel loro "muoversi" dovranno, giocoforza, dare fastidio a qualcuno - pena l'inutilità - ed ecco che allora il successivo passaggio sarà di dover fare i conti con quello strumento che così tanto bene ha sempre fatto, e continua a fare, in tutto il mondo, ai movimenti: la dialettica dei manganelli (ma anche degli idranti, ed oggi delle pallottole di gomma, le cosiddette flash-ball) della polizia, la quale serve a ...ragionare meglio. Se così sarà, allora ne riparleremo allora!

Salud!

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