domenica 28 dicembre 2025

IL DIO DECAPITATO…

 

   Nella sua "Lettera ai sordomuti per l'uso dell'udito e del parlato" (pubblicata nel 1751, pochi mesi prima del primo volume dell'Enciclopedia), Diderot tratta diversi temi, e rappresenta una costellazione di scene eterogenee; qualcosa di assai tipico dell'ambiente "illuminista" in generale. Le citazioni di Diderot, fatte nelle lingue originali, sono degne di nota - vale a dire, Omero citato dal greco, Virgilio e Lucrezio dal latino, e Torquato Tasso citato dall'italiano - e, in tale argomentare, la cura di Diderot nel circoscrivere alla lettera del testo i propri commenti, riesce ad attirare l'attenzione: un metodo di lettura attenta questo, che, oltre tutto, come Diderot ben sapeva, ebbe inizio (in una certa qual misura) con i grammatici alessandrini, nel loro lavoro su Omero. Uno dei momenti più interessanti della lettera di Diderot, è quando discute i momenti in cui un passaggio, dal letterario al visivo, non appare garantito, desiderato, o nemmeno persino esteticamente coerente. Per costruire l'argomento, Diderot salva un passaggio dall'Eneide di Virgilio, versetti 124-127 del primo libro: «Nettuno percepì che il mare era agitato da grande rumore e che le acque calme sul fondo erano in rivolta; violentemente scosso, alza lo sguardo dal basso, alzando la testa sopra le onde.». Diderot, sostiene che ciò che funziona nella poesia non funziona nella pittura; sarebbe un po' come portare sulla tela l'impressionante immagine dello spostamento del dio dalle profondità verso la superficie, e tutto ciò che il dipinto potrebbe mostrare, nel caso specifico di questi versi, sarebbe l'immagine del dio decapitato: Nettuno, quasi come una povera testa mozzata che galleggia nel mare, nulla di più lontano dalla magnificenza prodotta dai versi di Virgilio, i quali riescono invece a metterci in contatto  sia con la metamorfosi del destino di Enea (il quale Enea soffriva il mare), che l'improvvisa consapevolezza di Nettuno che ci sia qualcosa che non vada nei suoi domini!

fonte: Um túnel no fim da luz

Nessun commento: