sabato 20 settembre 2025

«Tutto sotto controllo sulla nave che affonda» !!

È impressionante vedere leggere Robert Kurz discutere di "Intelligenza Artificiale" e processi produttivi già negli anni '80!!

«Ed è proprio la ricerca sulle attuali nuove tecnologie, in particolare la microelettronica, l'informatizzazione e "l'intelligenza artificiale"(AI), nella loro relazione concreta con il futuro del processo di valorizzazione capitalistica, a far sì che queste vaghe speranze scoppino come delle bolle di sapone. Infatti, a differenza di tutti quelli che sono stati i precedenti impulsi di innovazione tecnologica, di portata simile, vediamo come questi nuovi supporti tecnologici abbiano, per la prima volta, un vero e proprio potenziale di automazione puro, il quale è ben lungi dal favorire - com'è avvenuto con l'industria automobilistica fordista - una prospettiva più ampia ai fini di una rinnovata capacità del capitale di assorbire forza lavoro viva su larga scala.  Ed è questo che distingue, fondamentalmente, le nuove tecnologie da tutte le precedenti epoche di industrializzazione che ci sono state nella storia capitalista.

   Queste nuove tecnologie, non potranno assorbire nuovamente delle grandi quantità di salariati, né per quanto riguarda la loro vera e propria produzione, né per quanto riguarda quelle che saranno le loro implicazioni che interesseranno le “vecchie” industrie, oppure (ancora più difficilmente) per tutte le produzioni non industriali; ma piuttosto, al contrario, esse sostituiranno ed elimineranno il lavoro produttivo umano, in progressione geometrica, da tutti i settori della riproduzione sociale.  Chi crede ciecamente in un nuovo boom dell'accumulazione industriale, realizzato attraverso e grazie alle “nuove tecnologie”, dovrebbe imparare qualcosa di più sull'informatica contemporanea:

   "Macchine grandi e costose, verranno acquistate solo se saranno dotate di una certa quota di intelligenza artificiale incorporata. Gli eventuali errori, e incidenti, verranno diagnosticati dalle stesse unità attive e intelligenti [...]. Attualmente, nella gestione e nella produzione di merci, si rende quotidianamente necessaria dal 50 al 60% della popolazione attiva. Grazie a un'automazione fino ad ora inimmaginabile, sotto l'impatto dell'informatica e della tecnologia dell'intelligenza artificiale, tale percentuale scenderà (!) al 5-6%  [...]. Per la più parte degli scienziati di questo settore, si tratta chiaramente di una rivoluzione tecnologica imminente, tanto che io non capisco perché non sia stato fatto quanto meno uno studio sociologico che esaminasse queste potenziali trasformazioni. Chi si aspettava che il numero dei disoccupati sarebbe salito a 6 milioni?"; come ad esempio ha detto il professore di informatica Jörg Siekmann (Kaiserlautern), portavoce della commissione per l'intelligenza artificiale della società per l'informatica.  

   Ora, questa previsione attuale, che coincide anche con degli altri studi competenti fatti negli ultimi anni (cfr. ad esempio COY, 1985), e che solo ora sta raggiungendo un alto livello di concretezza, smentisce tutti quei teorici astratti della sovraccumulazione, per quel che riguarda una presunta “nuova accumulazione accelerata di capitale” imminente, considerata come se fosse una “legge eterna”; così come smentisce l'errata logica causale empirica delle teorie delle cosiddette “onde lunghe”, la quale stabilisce un collegamento apparentemente inevitabile tra nuove tecnologie e nuovi cicli di accumulazione di lunga durata».

- Robert Kurz, da “Tutto sotto controllo sulla nave che affonda” (1989), ne: "La crisi del valore di scambio", pp. 99-100. -

grazie a @Marcos Barreira

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