domenica 26 febbraio 2023

Mettersi in riga !!

« La società esiste solo in quanto insieme globale di pratiche sociali. Gli ordini sociali che obbediscono a una costituzione feticista, così come l'ordine dominante, non fanno eccezione. L'autonomizzazione del legame sociale in quanto potenza estranea contrapposta agli individui, non è un fatto positivo da presupporre semplicemente a livello analitico. Al contrario, si tratta di una separazione che gli individui riproducono attivamente giorno dopo giorno, sia nelle loro azioni che nel loro pensiero. Il dominio oggettivato esiste solo nella forma di un dominio esercitato sugli individui, vale a dire, come pratica permanente di auto-miglioramento che coincide con l'incessante instaurazione e con il rinnovamento della forma di pensiero e azione che fonda questa società: la forma-soggetto. Quando Marx classificò la società delle merci vedendola come un sistema paradossale di "socialità asociale", egli aveva in mente quella che era la sua struttura di feticcio oggettivato. Ma a essere paradossale non è solo il risultato, la relazione sociale, quanto piuttosto quel comportamento stesso che porta a tale risultato; ovvero il comportamento della società delle merci. I membri della società delle merci vengono consegnati a quello che è il loro contesto sociale complessivo in un modo assai più diretto di quanto non accadesse agli esseri umani nelle epoche precedenti. Essi, oggi, per mettersi in riga, vengono sottoposti a pressioni sempre maggiori. L'adattamento mimetico al vincolo di forma, è dovuto proprio al fatto che gli individui agiscono come se si trovassero per definizione a completa distanza dal legame sociale. La monade della merce trasforma magicamente la società in un potere estraneo che ha una vita propria, il quale si comporta come se fosse un essere profondo, in modo solipsistico, vale a dire, non toccato nella sua essenza dal contesto sociale. Ed è proprio questo tipo di pratica sociale che la forma-soggetto rappresenta. In esso, esiste il vero fantasma dell'attore auto-identico che si oppone al legame sociale dall'esterno, rispetto a cui il dominio del valore ha la sua controparte, la sua forma di realizzazione e il suo presupposto. Ora, se il paradosso fondamentale di una "socialità asociale" non designa la struttura oggettivata, ma già proprio la pratica sociale, a questo punto emerge innanzitutto un'implicazione: l'intreccio, definito nel capitolo precedente come caratteristica fondamentale della metafisica del valore, tra imperialismo della forma e dissociazione forzata, deve poter essere rintracciabile fino al livello della forma-soggetto, e va visto come momento costitutivo. Inoltre, l'intreccio tra la pretesa di validità universale da un lato, e l'interiorizzazione di una pratica indispensabile dall'altro, caratterizza in primo luogo anche la forma-soggetto, e ha in essa il suo punto di partenza logico. »

da: Ernst Lohoff, "L'incanto del mondo. La forma-soggetto e la storia della sua costituzione - uno schema" (su: https://www.krisis.org/2005/die-verzauberung-der-welt/)

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