« Si era autonominato apostolo del sabotaggio, aveva un sorprendente dono della parola, passava da un lavoro all'altro trasformando i "mangiaufo" in Wobblies e insegnando loro quella che lui chiamava la "tecnica del perder tempo". La insegnò anche a me. Mi diceva: "Non darci così sotto con quella pala, ragazzo! Non romperti la schiena!"
Mi viene a mente quello che un branco di buoni a nulla fece giù a Bedford, nell'Indiana, nel 1908, quando il padrone disse loro che c'era una riduzione sulla paga.
Allora loro andarono in un negozio di utensili e si fecero accorciare le pale e dissero al padrone: “paga piccola, pala piccola”.
Gli era scattata la molla giusta: era una forma di sabotaggio istintivo e spontaneo, anche se il sabotaggio, voglio dire la parola "sabotaggio", era allora sconosciuto in questo paese.
E va ancora bene, paga piccola, pala piccola. Prendi tre e cinquanta: pensi che valga tanto il tuo lavoro? Non essere scemo. E allora: pala piccola, e quando nessuno ti guarda, niente pala.
E che vadano al diavolo! Perdi tempo, sciopera sul lavoro. Capito?
Io trovavo che perder tempo, anche quando ero diventato più o meno padrone della tecnica, era più faticoso che lavorare davvero, ma il mio maestro ne era profondamente soddisfatto.
Mi incoraggiava dicendomi che un po' alla volta ci avrei fatto l'abitudine. »
Louis Adamic – da "DYNAMITE" – collettivo editoriale librirossi – seimila lire
- già pubblicato sul blog il 21/12/2007 -
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