Un western Illuminista?
- di José Geraldo Couto -
"Notizie dal Mondo", di Paul Greengrass, in programmazione su Netflix, è uno di quei western riflessivi che di tanto in tano appaiono per illuminare retrospettivamente il genere, il più tradizionale di tutto il cinema americano. A grandi linee, può essere ridotto alla storia di un ultrasessantenne che si guadagna da vivere andando di città in città per leggere pubblicamente le notizie che appaiono sulla diversa stampa. Quest'uomo è un veterano sudista della guerra civile, il capitano Jefferson Kyle Kidd (Tom Hanks). Un giorno incontra una ragazzina bionda mezzo selvaggia (la favolosa Helenza Zengel) che non parla né capisce l'inglese. Il suo nome è Johanna e sei anni prima era stata rapita dagli indiani Kaiowa, che avevano ucciso i suoi genitori tedeschi e l'avevano cresciuta come una di loro, fino a quando il villaggio non era stato distrutto e gli abitanti massacrati dai coloni bianchi. «Due volte orfana», come viene detto da uno dei personaggi, Johanna è una creaturina insolita e intrattabile, e così il tormentato capitano Kidd si fa carico della missione di trovare per lei una casa che la possa accogliere. Il viaggio di questo improbabile Duo, che si svolge attraverso villaggi precari, piste incerte, deserti e montagne si rivela come un'immersione nel cuore di un'America lacerata da violente dispute sociali, politiche ed etniche. Il territorio attraversato da Nord a Sud è quello del Texas, e l'anno in cui avviene è il 1870, cinque anni dopo la fine della guerra civile.
Cicatrici viventi
Senza smettere mai di concentrarsi sul vincolo affettivo che si viene a stabilire tra i due personaggi, il film riesce comunque ad esibire in questo loro viaggio una notevole varietà di quelli che sono i temi fondamentali della storia americana: lo sterminio degli indiani, la disputa territoriale con il Messico, il rifiuto da parte del Sud di accettare la sconfitta subita dal Nord e la fine della schiavitù, l'espansione verso Ovest per mezzo della nascenti ferrovie, ecc. Un paese nato sulla base della sparatoria e della rissa si lascia dietro molti traumi e molte cicatrici; alcune delle quali ancora assai vive. «Prima il Texas», grida un malvivente ad un certo punto, preannunciando così la parola d'ordine di Trump e dei suoi seguaci xenofobi e suprematisti, «America First». Così come, allo stesso modo, rivisita dei temi scottanti della Storia, il film "Notizie dal Mondo" dialoga anche con il genere western. Esistono western solari che esprimono tutta la potenza di quello che era un paese nascente e in espansione, come "Ombre Rosse" di John Ford (1939), o "Fiume Rosso" di Howard Kawks (1948); ed esistono western crepuscolari che pongono l'accento sulla sconfitta, sulla perdita, sul lutto: "Sentieri Selvaggi", di John Ford (1956), "Sfida nell'Alta Sierra", di Sam Peckinpah (1962), "Gli Spietati", di Clint Eastwood (1992). "Notizie dal Mondo" fa parte, evidentemente, della seconda schiera. Ma con alcune sfumature. Sebbene abbia praticamente inizio sulle rive di quel Fiume Rosso celebrato dal film di Hawks (e che segnava la frontiera con il Messico fino alla cosiddetta annessione del Texas, avvenuta nel 1945), il suo più evidente riferimento è il classico "Sentieri Selvaggi", nel quale un altro ex combattente sudista attraversa mezza America in cerca della nipote rapita dai Comanches e allevata come una di loro. Ma, a differenza del rancore revancista del veterano interpretato da John Wayne, per il quale l'unico indiano buono era un un diano morto, il capitano Kidd ha un atteggiamento tollerante e civilizzato, tentando di capire l'altro e le sue ragioni.
La forza della parola
È qui che risiede il punto di svolta di "Notizie dal Mondo" rispetto al genere. Ex tipografo che ha visto il suo mestiere distrutto dalla guerra, Kidd è un apostolo della parola scritta. Leggendo per le popolazioni rozze e incolte delle profondità interne della regione, egli alterna i diversi ruoli di predicatore, intrattenitore e agitatore politico. È un agente di informazione, di conoscenza, di illuminazione. Una figura che infrange le idee preconcette e destabilizza le relazioni di potere. In contrasto con l'immagine di cinismo e opportunismo che viene associata alla stampa, in western come "L'uomo che uccise Liberty Valance", di John Ford (1962) e come "Gli Spietati", di Clint Eastwood (1992), qui la parola stampata viene invece vista come strumento di informazione e di emancipazione. «Compri dei libri per lei», dice Kidd ad un parente di Johanna, «le piacciono le storie.»[*] "Notizie dal Mondo" è un western illuminista anche in quella che è la sua struttura visiva. Nonostante l'esuberanza dei paesaggi, il mondo sociale che mostra è una manciata di villaggi sporchi e scuri, avvolti dal fango e dalla polvere. Nelle scene notturne, la stupenda fotografia lascia sempre delle vaste zone di oscurità, e forse non lo fa solo per un tentativo di essere fedele alla precaria illuminazione dell'epoca, ma anche per sottolineare che ci troviamo in un'epoca di tenebre. Quello che resiste, è un profondo mito americano; quello dell'uomo integro, disposto e risoluto a fare quello che giudica giusto, anche se per farlo deve affrontare grandi pericoli e avversità. Questo personaggio, che in passato ha avuto il volto di Henry Fonda, James Stewart, Gary Cooper e Gregory Peck, è qui incarnato con dignità e competenza da Tom Hanks.
Lo spettro degli indiani
Degno di nota è il modo in cui nel film vengono presentati i nativi. Emergono in una delle scene più belle e sorprendenti - una colossale tempesta di sabbia - e non sono nient'altro se non dei volti silenziosi, come se fossero fantasmi di un mondo al quale né Kidd né noi, spettatori, possono avere accesso. Quel che rimane di quest'«altra umanità» perduta è l'idioma che Johanna preserva e cerca di insegnare al capitano. In un passaggio altrettanto ispirato, in cui la bambina cerca di
esprimere l'idea di «spirito» attraverso dei gesti circolari nei quali unisce la terra al cielo, Kidd risponde con la linea retta del concetto occidentale di progresso. Il tempo ciclico dei nativi americani, in contrasto col tempo lineare e progressivo dei presunti civilizzati. La cosa migliore, è che tutta questa densità di significati e di riferimenti non pregiudica affatto l'efficacia del dramma umano e dell'avventura, garantendo suspense, inseguimenti, scatti, sorprese e colpi di scena, a dimostrare che, ancora una volta, intrattenimento e riflessione non si escludono necessariamente a vicenda: cosa che il protagonista, del resto, esemplifica per mezzo delle sue letture pubbliche. L'ultima notizia che viene letta da Kidd, per la gioia del pubblico, è la storia di un uomo caduto nel torpore, e dato per morto, viene sepolto vivo, ma che avendo battuto con forza da dentro la bara, venne disseppellito. Forse, non è stata una scelta casuale. E secondo quelli che sono i versi di Nelson Sargento, anche il western, come il Samba, agonizza ma non muore.
José Geraldo Couto - Pubblicato il 18/2/2021 sul Blog do Cinema do Instituto Moreira Salles -
[*]: N.d.T.: E «mi piacciono le storie!» lo ripete anche un altro personaggio del film, il quale probabilmente non sa leggere.
fonte: OutrasPalavras
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