sabato 16 marzo 2013

Boicottare il Social Forum!

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Questo appello al boicottaggio ha un senso. Si tratta sempre della medesima trappola neo-riformista, elaborata a partire dagli anni '90 dagli sciacalli para-polizieschi di ATTAC e da tutti i loro amici pseudo-critici, graziosamente sovvenzionati dal sistema globale di disinformazione e manipolazione delle popolazioni. Tunisi è la nuova città alla moda per tutta la contro-rivoluzione. Quegli stessi che hanno dato le loro competenze al regime di Ben Ali, ora tornano sotto un altro travestimento per soffocare lo slancio dei tunisini verso la libertà.

Tunis2013

LIBERI E LIBERTARI DEL MONDO,
nel mese di marzo 2013 si terrà a Tunisi il Social Forum Mondiale. Noi crediamo che l'approccio riformista e liberale della burocrazia organizzata del Forum non apporterà niente all'elaborazione di un progetto rivoluzionario per i popoli del mondo. Anche se questo evento si presenta come l'occasione di un incontro fra i rivoluzionari provenienti dai diversi angoli del mondo, l'obiettivo ultimo, la distruzione del sistema capitalistico, non sarà affatto all'ordine del giorno.
Questo forum si svolgerà in un momento in cui il mondo è attraversato da un'ondata di rivolte e movimenti sociali. Scioperi, sit-in, occupazioni e sommosse si scatenano e si alternano. La rabbia oltrepassa le frontiere d'Oriente e d'Occidente. Gli Stati cosiddetti democratici vengono messi in causa quanto le peggiori dittature. Dalla Spagna all'Egitto e dalla Grecia alla Tunisia, qual è dunque il motore di questo slancio rivoluzionario, la cui potenza minaccia gli Stati del capitalismo?
La crisi economica non è più il dominio degli "esperti" e degli altri analisti professionali; i politici al comando, così come i loro oppositori, ammettono la loro impotenza a porre fine all'aumento della disoccupazione, della precarietà, della denutrizione, delle malattie, dell'inquinamento ...
I discorsi mediatici ripetitivi non sono altro che una moltiplicazione degli appelli a "sopportare le disgrazie con pazienza" in attesa di soluzioni che mai arriveranno. La realtà è che le grandi crisi del capitalismo turbano i suoi meccanismi di propagazione e di invasione del mondo e non lasciano al loro passaggio altro che insicurezza e caos.
I governi cambiano, si succedono le elezioni, l'accesso al potere alterna "destra" e "sinistra", liberali e fondamentalisti. Malgrado l'entità degli investimenti, malgrado l'immensità delle campagne mediatiche che fanno le lodi delle illusioni della "transizione democratica", delle "libertà politiche" o della "libertà d'espressione" ... la disillusione domina.
Il Social Forum Mondiale, sostenuto e finanziato dai capitalisti e dai loro apparati, non è altro che un tentativo di convincere le vittime del sistema capitalistico che le ragioni della crisi economica risiederebbero in quello che loro chiamano "il neo-liberismo", "la globalizzazione selvaggia", "le speculazioni finanziarie" e l'aggravarsi del debito, proponendo come unica alternativa allo sfruttamento e alla precarietà, la riforma di quello stesso sistema che è la fonte di tutti i mali.

LIBERTARI DEI POPOLI DEL MONDO,
i dannati della terra superano il disastro del loro quotidiano e si sollevano, si rivoltano ed insorgono. Essi sanno oggi che, nella loro unione e nella loro determinazione, devono liberare la loro esistenza, così come quella delle generazioni future, dalla morsa del capitalismo.
Noi, dannati e rivoluzionari di questa terra, dobbiamo continuare l'insurrezione per la liberazione delle nostre esistenze dalla morsa del capitalismo assassino. Non c'è potere più grande che quello della nostra unione e della nostra determinazione a soffocare, in un ultimo abbraccio, questo sistema che tanto ci reprime.
Noi boicottiamo questo Forum e ci opponiamo non solo perché non abbiamo niente a che fare con le burocrazie associative e sindacali che l'organizzano, e che vi partecipano solamente perché tende ad assicurare la collaborazione colonialista e la sottomissione sociale, cara alla borghesia e ai suoi media e alla sua mediocrità politica. No, noi boicottiamo a priori tutti i movimenti di riforma, che siano di sinistra o di destra.

NOI SIAMO GLI ALLEATI DELLA RIVOLUZIONE SOCIALE.
La crisi si accentua e si fa sentire sempre di più, noi vediamo nascere giorno per giorno movimenti di disobbedienza generalizzata, rivolte che non smettono di propagarsi. Queste diverse crisi hanno alimentato un movimento rivoluzionario in più paesi, la Tunisia, l'Egitto, lo Yemen, il Bahrein ... E dei movimenti sociali dalle forme inedite che hanno toccato la Grecia, la Spagna, il Portogallo, l'Islanda ed anche l'Inghilterra e gli Stati Uniti.

LIBERTARI DEI POPOLI DEL MONDO,
questo appello è il nostro. E' l'appello dei folli, dei disoccupati laureati e senza laurea, degli agricoltori senza terra, delle donne senza voce, degli operai sfruttati in fondo alle miniere inquinanti, di tutti quelli che i burocrati del Social Forum pretendono di rappresentare, dopo averli estromessi dall'organizzazione dei dibattiti. Il nostro appello è quello dei disobbedienti e dei rivoluzionari, quello degli altri movimenti sociali che si oppongono al sistema capitalista e all'autoritarismo degli Stati.

POLITICI, MEDIA E IDEOLOGIE ...
I mercanti di illusioni e di paure, vestiti dello loro divise riformiste, mentre si oppongono al capitalismo, non sono altro che parte interessata dello stesso sistema. Basta guardare i componenti di questo Forum, così come i suoi dirigenti ed i suoi comunicati, per rendersi conto che la radice, l'essenza del sistema capitalista, non verrà mai attaccata e che, questo Forum non è altro che l'ennesimo tentativo riformista il cui unico obiettivo è quello di canalizzare la rabbia di miliardi di individui che si stanno ribellando contro la fame, la povertà e la precarietà, gridando un solo slogan:
"IL POPOLO VUOLE LA CADUTA DEL SISTEMA"
Questo è il grido che risuona e il cui eco arriva da Piazza Tahrir a Wall Street, da Atene a Tunisi e da Barcellona al Bahrein e affinché esso non rimanga un semplice slogan, bisogna chiamare le cose col loro proprio nome:
"IL POPOLO VUOLE LA CADUTA DEL CAPITALISMO"
Il capitalismo è il sistema, di cui quello o quell'altro presidente, quello o quell'altro partito politico, quello o quell'altro re, non solo altro che delle pedine temporanee, i docili esecutori dei suoi meccanismi, poco importa le forme di governo che esso adotta.

LIBERTARI DEI POPOLI DEL MONDO,
le forze mediatiche del capitalismo mondiale spendono miliardi per veicolare le idee illusorie delle transizioni democratiche. Esse si oppongono a tutte le esperienze e a tutti i tentativi autogestionali da parte dei lavoratori per la gestione delle loro risorse, che rappresentano la più grande minaccia ai loro interessi.
Facciamo appello a tutte le forze rivoluzionarie, ai movimenti e alle organizzazioni di lotta contro il capitalismo, per lavorare all'unione internazionale contro gli Stati pseudo-democratici o dittatoriali, che siano a diritto civile o religioso, che i loro partiti al potere siano conservatori o liberali.

LA CRISI E' IL CAPITALISMO. ABOLIRE IL SISTEMA SIGNIFICA ABOLIRE IL CAPITALISMO.

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